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Sound Storm (Valerio Sbriglione)

Di Fabio Vellata - 5 Gennaio 2013 - 0:10
Sound Storm (Valerio Sbriglione)


“Immortalia” è il frutto di un lungo lavoro di composizione, dedizione e ricerca, durato circa due anni. Sapevamo fin dalle prime versioni definitive che non si trattava di un disco qualsiasi, eravamo ben consapevoli di aver davvero creato qualcosa non dico di nuovo, ma di innovativo forse sì…
(Valerio Sbriglione)


 

Autori nel corso del 2012 appena concluso di “Immortalia”, convincente ed acclamato secondo capitolo discografico, gli italianissimi Sound Storm si confermano come uno degli astri nascenti di maggiori prospettive in campo heavy power.
Una buona occasione quella fornita del nuovo album, per scambiare qualche parere con Valerio Sbriglione, chitarrista e membro fondatore della band torinese…

Intervista raccolta da Gregorio Fuentes
 

Ciao Valerio!
Per prima cosa partiamo dall’inizio: per chi non vi conosce potete fare un riassunto della storia della band?

I Sound Storm nascono a Torino parecchi anni fa, come spesso accade, da un gruppo di amici che volevano suonare insieme cover di band famose. In questo gruppo di amici c’eravamo io e Federico (Brignolo, drummer).
Si trattava quasi di un gioco…Quando poi abbiamo capito, e soprattutto abbiamo sentito il bisogno, di fare qualcosa di nostro, sono iniziati i cambi di line up.
Man mano si sono uniti Philippe (D’ Orange, singer), Massimiliano (Flak, basso) e, dopo due sostituzioni, Davide (Cristofoli, tastiere).
Il nostro primo album “Twilight Opera” è stato pubblicato nel 2009 da Rising Records, ed ha avuto un buon successo anche a livello internazionale. Oltre ai live in piccoli e medi club abbiamo suonato nel più grande festival portoghese con Blind Guardian e Angra e siamo stati protagonisti di un tour da headliner in Messico nel 2010. A fine 2011 abbiamo iniziato le registrazioni per “Immortalia” negli studi di Ettore Rigotti, nostro attuale produttore, e abbiamo firmato un contratto mondiale con Scarlet Records e Rubicon Music per il Giappone. Dopo uno show come supporto esclusivo degli Epica ad Agosto al Velvet di Rimini, siamo stati in tour in tutta Europa (tranne in Italia…) con i Tristania a Settembre, e a Dicembre siamo stati main support del tour italiano degli Haggard.
A grandi linee questa è la nostra carriera fino a questo momento…

Per quanto riguarda il nome si sa, è stato un vero e proprio successo!

Sinceramente non mi ero mai interrogato sul successo del nome fino a questo momento, se però me lo dici tu mi fido!

Come mai lo avete scelto?

L’idea è nata dal fatto che “Sound Storm” rappresenta una vera e propria tempesta di suono, non un filone musicale preciso o uno stile in particolare, ma il nostro sound unico e personale, che deriva dall’ insieme delle nostre influenze con ovviamente una ricca personalizzazione di come intendiamo noi la musica.

Quali sono i gruppi che influenzano il vostro modo di comporre?

Più che di gruppi parlerei di generi e stili musicali. Posso dire infatti che all’ interno della band ci sono davvero tantissime influenze musicali derivanti dalle esperienze personali di ognuno di noi. Sicuramente io e Federico siamo quelli più “estremi”: io personalmente ascolto molto black metal sinfonico e soprattutto death metal scandinavo, adoro le atmosfere epiche e fredde di questa musica. Ascolto anche moltissima musica classica e, forse ancora di più, colonne sonore: da Verdi e Mendelssohn ad Hans Zimmer e Danny Elfman.
Adoro poi anche le musiche celtiche tradizionali e il folk irlandese ma anche i “nuovi” gruppi metal come Protest the Hero e Trivium …insomma, mi piace ascoltare di tutto!
Ci sono poi influenze più “tradizionali” nella band, come heavy metal classico degli anni ’80 e ’90.
Credo sia questo il segreto, ognuno di noi ha un background piuttosto diversificato e questo ci permette di spaziare tra più generi musicali, anche del tutto diversi tra loro.

I Sound Storm nascono con un Demo seguito da un EP autoprodotto: ci raccontate questa esperienza con i vostri primi lavori ?

Anche noi abbiamo fatto la nostra gavetta, cosa che oggi si fa sempre meno! Mi ricordo che ai tempi del primo demo avevamo una nostra saletta in cui facevamo sia le prove e sia le prime registrazioni casalinghe. A riascoltarlo oggi mi rendo conto di quanto fosse davvero indecente la qualità! (ride) Però, nel suo piccolo, aveva avuto un discreto successo. Per il primo EP invece ci eravamo rivolti (totalmente inesperti!) ad uno studio di Torino. Il risultato non era malaccio, ma ovviamente la resa era del tutto inappropriata alle nostre esigenze. In ogni caso le recensioni che avevamo ottenuto erano davvero incoraggianti, soprattutto in Francia, ed è per questo che ci siamo convinti a dover andare avanti! (ride).

E di Twilight Opera cosa ci potete raccontare?

“Twilight Opera” era il frutto di queste due esperienze precedenti. Sicuramente più preparati sia tecnicamente che a livello compositivo, ingaggiammo un coro lirico e un quartetto d’archi per registrare il disco negli studi di Frank Andiver, mentre il mastering fu affidato a Mika Jussila dei Finnvox studio. Tutto questo avveniva nel 2008, mentre la release fu curata dalla Rising Records nel 2009.
Posso dire che l’accoglienza da parte della critica è stata molto buona, non come ci aspettavamo, ma bisogna tener conto che si trattava di un album di debutto composto in maggior parte da brani nati quando eravamo davvero giovani (seppur rivisti e riarrangiati). Non posso nemmeno tacere la pessima esperienza avuta con l’etichetta, davvero da sconsigliare a chiunque voglia anche solo tentare perché magari attirato da un nome estero.
In ogni caso già in Twilight Opera si possono trovare elementi presenti anche in Immortalia, seppure sono consapevole che il livello è nettamente superiore: nelle prime esperienze demo abbiamo iniziato a seminare, in Twilight Opera abbiamo fatto una prima revisione e trasformazione, in Immortalia abbiamo raggiunto il livello massimo di quello che per noi è la musica…Sarà difficile fare di più nel prossimo lavoro! (ride)

Metal oltremare…accennavi, proprio poco fa, della vostra avventura dall’altra parte dell’oceano atlantico. Com’è stata questa esperienza in Messico? L’accoglienza della gente locale ?

Beh, è stata un’esperienza che definire unica è riduttivo. Non abbiamo mai visto un pubblico così accogliente, caloroso e…pazzo direi! Tieni conto che siamo stati in Messico nel 2010 con un solo album all’attivo e che non era nemmeno distribuito lì, ma nonostante questo siamo stati trattati veramente come delle rockstar. Ancora oggi, a distanza di quasi tre anni, abbiamo tantissima gente che ci scrive e ci chiede di tornare in Messico. Cosa che non escludo tra l’altro, chissà…

Parliamo del vostro ultimo disco. Recensito in svariate lingue, ed accolto con grande emozione: “Immortalia”.  Raccontateci di questo lavoro.

“Immortalia” è il frutto di un lungo lavoro di composizione, dedizione e ricerca, durato circa due anni. Sapevamo fin dalle prime versioni definitive che non si trattava di un disco qualsiasi, eravamo ben consapevoli di aver davvero creato qualcosa non dico di nuovo, ma di innovativo forse sì. Fortunatamente il feedback ricevuto finora è davvero qualcosa di incredibile, forse non ci aspettavamo un’accoglienza come questa. Immortalia è incentrato sul tema della ricerca della vita eterna, argomento trattato da diversi punti di vista e accompagnato dalla musica in uno stile piuttosto “visivo”. Per chi fosse interessato alle tematiche dei testi, abbiamo riadattato alcuni capolavori classici al nostro stile e ovviamente personalizzato il tutto in chiave metal. Alcuni temi trattati sono il dottor Frankestein, Dorian Gray, la contessa Bathory, ecc.

E per quanto riguarda la scelta del nome?

Immortalia è un termine latino che significa semplicemente “le cose immortali”. Per chi mastica il latino sa che si usava il genere neutro per indicare questo tipo di definizioni… Ok, professorino mode off! (ride).

Com’è stato accolto dal pubblico nei vari live?

Direi molto bene, a partire dal concerto con gli Epica ad Agosto dove abbiamo avuto l’opportunità di presentare in anteprima alcuni brani, accolti ottimamente dal pubblico, passando poi per il tour in Europa con i Tristania e in Italia con gli Haggard. Tutte occasioni in cui abbiamo davvero avuto modo di tastare con mano la vicinanza del pubblico alla band, e questo ci ha reso sia molto soddisfatti del lavoro svolto sia appagati per il calore umano.

Ecco, parlando di live, siete stati impegnati in un tour europeo insieme a Tristania. Come è andato?

Alla grande! Grande accoglienza anche all’estero da parte del pubblico anzitutto, e poi splendida esperienza con ottimi musicisti. Oltre ai Tristania, persone davvero cordiali e alla mano, anche Sarah J. Deva e le due bands francesi Kells e Fenrir si sono dimostrate sia ottimi musicisti che persone con cui trascorrere gradevolmente del tempo insieme. Un’ esperienza realmente appagante e soprattutto formativa, sotto molti punti di vista. L’unico neo è la conferma che ancora una volta il nostro Paese è davvero lo zimbello dell’ Europa (e forse non solo), e che proprio per questo motivo non abbiamo fatto nemmeno una tappa in Italia.

Qualche aneddoto di questa esperienza?

Beh ce ne sono veramente tanti ovviamente…ad esempio, è stato epico parcheggiare il tourbus a Camden Town (Londra) davanti al locale e scoprire che dopo 20 min scattava la multa…E i vigili inglesi ovviamente, non hanno avuto pietà (anche le preghiere dell’autista non sono servite!). Inoltre da buoni Italiani siamo partiti con un paio di pacchi di caffè e la moka, dopo pochi giorni abbiamo iniziato a fare da barman per chiunque! (ride) Lasciamo perdere i retroscena dei vari backstage, sono successe cose che non si possono raccontare….!

Forse non ve ne siete resi conto, ma Sound Storm è al momento il referente italiano, anzi probabilmente Europeo, per quanto riguarda questo stile musicale. Vi sentite a vostro agio nell’essere considerati dei termine di paragone?

Beh, che dire…Credo che questo sia il più bel complimento mai ricevuto fino a questo momento. Essere ritenuti referenti di un genere musicale vuol dire aver posto le basi per tutto quello che verrà in seguito in questo settore.
E non c’è miglior riconoscimento per tutto il duro lavoro che abbiamo svolto.
Più che essere a nostro agio, che è un’attività alquanto passiva, ne siamo profondamente orgogliosi.

Mosse future?

Per il prossimo anno stiamo già lavorando duramente per suonare il più possibile, in Italia e soprattutto in Europa. Non escludo che ci possano essere exploit anche fuori Europa, ma è tutto da vedere…Stiamo anche lavorando per partecipare a qualche festival estivo, speriamo di concludere a breve le prime conferme. Nel frattempo, stiamo già raccogliendo le idee per il successore di “Immortalia”… Insomma, c’è parecchia roba che bolle in pentola!

Prima di salutarci, qualche parola ai fan?

Vorrei ringraziare tutti coloro che ci hanno seguiti in questo splendido anno, grazie per il sincero supporto e il caloroso benvenuto per “Immortalia”.
Vorrei inoltre invitare coloro che ancora non ci avessero ascoltati a dare una chance a “Immortalia”, senza pregiudizi e liberi da ogni sorta di preconcetto su come classificare la nostra musica: credo chiunque potrebbe trovare qualcosa di interessante.
Grazie per lo spazio concessoci, vi aspettiamo sul nostro sito ufficiale, sul profilo Facebook e ovviamente ad uno dei nostri show…Metal!

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Sito Ufficiale Sound Storm

Pagina Myspace Sound Storm

 

Discografia Sound Storm:

  • The Storm Is Coming… – Demo – 2005     
  • Northern Wilderness – EP – 2007     
  • Twilight Opera – Full-length – 2009
  • Immortalia – Full-length – 2012