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Speculum Mortis

Di - 22 Novembre 2005 - 20:01
Speculum Mortis

Bene, ringraziando per la disponibilità gli Speculum Mortis che si prestano alle domande di TrueMetal, parto subito col chiedervi di illustrarci i “tratti salienti” che vi descrivono. Ad esempio, leggo che non siete proprio degli sbarbatelli, sia come età anagrafica che per esperienze musicali che iniziano negli anni ’90…

Count Decameron 
Si, stiamo invecchiando… , la nostra “età anagrafica” ci ha dato però la fortuna di poter vivere in prima persona la nascente scena black metal dei primi anni ’90 e di parteciparvi attivamente. Abbiamo avuto modo di suonare in molte band, sin dal 1992, con le quali abbiamo dovuto combattere per cercare di fare qualcosa di serio. Lord of Pestilence suonava infatti nei Dracona gruppo con il quale ha inciso nel ’99 un mini-CD e prima ancora negli Spleen Badside e nei Mordor. Nel ’95 conobbe Nurthur e insieme collaborarono al progetto Dissacred, poi le loro strade si divisero fino a ricongiungersi nel 2004 per il progetto Speculum Mortis. Nurthur inoltre, nel ’99 incise un album solista dai sapori molto old-school. 

Lord of Pestilence
Naturalmente anche per noi non sono mancati i problemi con espulsioni di elementi poco consoni al nostro progetto, sino a diventare gli Speculum Mortis , gruppo motivato per il genere proposto. 

Direi che è obbligatorio parlare subito del concept che vi guida come band e che ha dato il “la” alla composizione di 1348 ( qui la recensione ): la peste. Questo si lega, come detto nella recensione, anche al Vs. nome.

C. Decameron
Come già citato in più parti, Speculum Mortis è un manoscritto del XIV secolo inerente la peste nera di quel periodo. Vuol dire letteralmente Specchio della morte. La decisione deriva dal fatto che oltre alla nostra passione per la musica metal estrema, siamo appassionati di storia ed eventi macabri del passato e per noi, l’evento più significativo della storia del genere umano, è dubbio la peste del 1348 e a questo abbiamo voluto legare il nostro nome. 

Da come lo trattate, apparite preparati sull’argomento “pestilenza”. Da dove scaturisce questa passione? Forse ammirazione per quei fatti? I più nichilisti e fanatici della distruzione potrebbero dire, facendosi una sadica risata, che quella volta è stata una bella pulizia di inutili essere umani…

C. Decameron
Gli esseri umani sono sempre inutili in confronto alla terra, alla natura e alla forza degli eventi. Noi riconosciamo la superiorità della natura sull’uomo. Comunque, come detto prima, la peste fu un evento catastrofico sia in termini di vite umane, morirono infatti 20 milioni di persone, sia in termini di usi e costumi della società dell’epoca. Quel disastro si è poi riflettuto in tutte le forme artistiche successive, vedi la nascita della danza macabra. Sull’argomento ci siamo preparati molto, consultando testi recenti ed antichi, visionando rappresentazioni artistiche dell’epoca e studiando la musica di quel periodo per poter dare più profondità alle nostre canzoni. 

Nurthur
E’ un dato di fatto che l’uomo è in origine parte della natura ed in quanto tale è assoggettato alle sue leggi. La peste è sicuramente stata una “regolazione” naturale e chi è sopravvissuto si è trovato di fronte non solo le fatiche della ricostruzione, ma anche enormi possibilità e disponibilità di materie prime (non a caso il rinascimento è stato caratterizzato da un enorme salto di qualità della vita). Questo, se noti, è avvenuto in tempi recenti anche dopo le grandi guerre….

A tutto questo si lega in un certo senso “Vado Mori”. Volete chiarire al pubblico di cosa tratta questa canzone, come è strutturata e che messaggio comunica?

C. Decameron
E’ vero. Il Vado Mori è una antica poesia, antecedente sia la danza macabra sia la peste nera, recitata in latino con voce richiamante i canti gregoriani e con un sottofondo di tastiera dalla ritmica marziale. Ogni quartina della poesia parla di una categoria di uomini che, come in una immaginaria danza, va in processione verso la morte che non risparmia nessuno sia esso Re, papa, guerriero o semplicemente contadino. Questo a simboleggiare la totale mancanza di potere, da parte dell’uomo, di ingannare o sconfiggere l’inevitabile. Vado a morire nulla è più certo, quel che è incerto è il giorno e il luogo…

Trovate fascinoso quanto me il periodo medievale? Ve lo chiedo perchè, per tutto l’immaginario che ruota attorno al black metal, quel periodo è una fonte inesauribile di sensazioni misteriose.

C. Decameron
Sono fortemente appassionati di storia e quindi anche del periodo medievale di cui mi affascinano la storia, i luoghi, gli eventi, la musica, l’arte, gli usi e i costumi. Concordo, inoltre, che il medioevo è avvolto da un aurea misteriosa che lo rende affascinante e pieno di argomenti trattabili in ambito black metal, ma non è l’unico periodo interessante. 

Nurthur
Pensare al medioevo come il periodo più interessante e arcano è un luogo comune che non mi sento di condividere appieno. Il medioevo è stato un periodo estremamente bigotto dove l’evoluzione del genere umano è stata definitivamente segnata dal controllo della chiesa. Secondo me rappresenta solo un’età di passaggio nella progressiva perdita dei valori individuali e del proprio clan.

Parliamo dell’atmosfera del disco: l’inserimento di vari scorci che ho definito “ambientali” quali il suono degli zoccoli, il mare che scroscia ed il rumore del legno delle navi, il tocco “medievaleggiante”, sono tutti punti in più che arricchiscono l’atmosfera del disco. C’è una discreta cura del contorno nel vs. comporre…

C. Decameron
Costruendo un concept ci siamo dovuti calare completamente in ogni aspetto collegato all’argomento. Questo ci ha portato ad un attento studio sia dei testi che delle musiche. Nel concepire 1348 volevamo fare immaginare visivamente all’ascoltatore l’argomento, proiettandolo in quel periodo e immergendolo nei suoni e nei rumori tipici. Nell’intro le onde e le barche anticipano la tastiera che cresce creando un senso di movimento e dinamicità, mentre successivamente, alla fine di “Macabre Triumph“, abbiamo voluto ricreare i suoni di un paesino qualunque devastato dall’incedere della morte rappresentata a cavallo. 

Sia nella musica, che nelle foto (una in particolare nel sito), mi è sembrato di carpire la vs. particolare ammirazione per gli Emperor, pur limitandovi a semplici citazioni musicali. A quale delle due incarnazioni vi sentiti più vicini? Io ad esempio, se penso agli EMPEROR con tutte le lettere maiuscole (!!!) penso soltanto a quelli di “In The Nightside…”.

Nurthur
Sono daccordo che In The Nightside Eclipse sia il miglior lavoro degli EMPEROR e rappresenti un cardine del black metal, ma anche tutta la produzione precedente a IX Equilibrium è di alto livello. Gli Emperor a differenza di altri gruppi hanno raggiunto un buon equilibrio tra tecnica e violenza musicale, in quanto nè l’una nè l’altra sono utili quando fini a se stessi. Purtroppo negli ultimi lavori la ricerca per la tecnica e la “sofisticazione” hanno preso progressivamente il sopravvento..

Cosa pensate del ritorno “a gettone dell’Imperatore”? Avrete sentito che la band s’è fatta rivedere su qualche palco per delle date live, avendone già dichiarate altre tra l’essere headliners al Wacken 2006.

Nurthur
Il modo in cui sono ritornati sul palco (con una buffonata, secondo me) per preannunciare la reunion con concerti da headliner (Wacken, Inferno Fest.) è senza dubbio una mossa commerciale, corredata dall’uscita di vinili a tiratura limitata che in questo modo vedranno sicuramente il sold out… Però loro sono liberi di fare quello che vogliono, nessuno gli impedisce di suonare e fare soldi, anzi, meglio per loro. Ognuno pensa e agisce come meglio crede

Nella recensione ho fatto degli appunti, per me doverosi, alla voce, che ho trovato sicuramente caratteristica ma fuori da certi canoni black che io preferisco. Ho anche ipotizzato dei motivi che vi hanno portato a questa scelta. Vorrei sentire il Vs. punto di vista su questo argomento.

Lord of Pestilence
Mi aspettavo pareri contrastanti sul tipo di screaming che ho adottato per 1348. Non l’ho fatto per essere originale ma perché ho voluto descrivere il concetto della morte nera esasperando toni freddi e aspri, che a mio parere ben sottolineano la ferocia della peste e la disperazione degli uomini sopraffatti dal loro destino. 

Nella bio, molto esaustiva peraltro, sono riportati molti interessanti particolari utili del disco, soprattutto sull’argomento principe, oltre a spiegazioni di ogni singolo brano. Cosa pensate della mia “proposta” di provare ad includere queste note nel futuro booklet?

C. Decameron
Il booklet, che è di 12 pagine, contiene tutti i testi e alcune foto del gruppo (ndr – la versione promo in mio possesso contiene un artwork ridotto all’osso per ovvi motivi). Inoltre alcuni dei testi sono stati affiancati ad una immagine che ne richiamasse l’argomento come per esempio “San Leonardo Fossamala” ha come sfondo l’Isola dei Morti di Bocklin, così come il “Vado Mori” è rappresentato su una scena della danza macabra. Non mancano inoltre uno scorcio di un quadro di Brugel e un omaggio a Quorthon, al quale abbiamo voluto dedicare la nostra prima registrazione.

Nurthur
Includere note di commento oltre ai testi vorrebbe dire allegare al cd un piccolo libro, magari sarà meglio rimandare spiegazioni più approfondite ad una specifica sezione nel nostro nuovo sito.

   

Il disco, al momento, non ha un’etichetta che lo supporti. Aggiornarci sulle trattative. Avete qualche contatto interessante che vi piacerebbe andasse in porto?

C. Decameron
Al momento siamo in procinto di legarci con una etichetta ucraina per la produzione, la distribuzione e la promozione del primo nostro album a livello internazionale. Vi faremo senz’altro sapere quando la cosa andrà in porto. 

Come mai questa decisione di preparare il disco da soli e, solo dopo, di cercare una casa discografica per la promozione? Avete fatto di necessità virtù o è una scelta voluta al 100%?

C. Decameron
È stata una scelta guidata dal buon senso.

Nurthur
In ogni caso, soprattutto in Italia, ci sono poche label che ti producono senza le necessarie referenze o “spinte”. Tutto quello che esce per gli Speculum Mortis è dovuto solo alle nostre forze ed al reale apprezzamento di alcune persone.

Volevo farvi i complimenti per l’artwork in copertina. Chi ha lavorato alla sua realizzazione e come è stata concepita? L’immagine della morte che miete vittime è molto suggestiva.

C. Decameron
Grazie per i complimenti che sono sempre ben accetti. Il dipinto che rappresenta la morte è sempre di Bocklin e si chiama manco a dirlo “La Peste”. È stata una idea di Lord of Pestilence, idea che è stata poi sviluppata da tutti e realizzata infine da Nurthur che ne ha curato anche il booklet. Il dipinto è stato messo dietro la foto di una arcata in pietra per trasmettere a chi lo vede la sensazione di poter dare letteralmente uno sguardo all’anno 1348 al di là di essa. 

Vedendo le foto sul sito, alcune live, si deduce il fatto che non chiudete la porta ai concerti. Che date avete in programma per il futuro?

C. Decameron
Il 21 gennaio dovremmo suonare allo Screem Bloody Gore di Crevalcore al TROLL METAL FEST, mentre il 25 marzo all’EXTREME BLOOD FEST al Last Heroes di Gallarate (VA). Altre date sono da confermare e verranno pubblicate appena possibile sul nostro sito. 

Bene, è giunto il momento dei saluti, vi ringrazio per la gentile partecipazione e vi lascio il “microfono” per chiudere con un messaggio.

C. Decameron
Volevamo ringraziare la redazione di TrueMetal e in particolar modo te per la recensione e per averci dato la possibilità di dire la nostra. In secondo luogo volevamo annunciarvi in anteprima che siamo già al lavoro sul prossimo album che dovrebbe uscire a metà del 2006 e sarà un concept sulla famiglia Borgia. Dunque ci risentiremo presto. 

Lord of Pestilence
Aggiungo che chi fosse interessato all’acquisto di 1348 può contattarci sul nostro sito. Grazie ancora e a presto.