Status Minor (Markku Kuikka e Jukka Karinen)
E’ passato qualche tempo ormai dall’uscita di Dialog, primo full length ufficiale dei finnici Status Minor che ha lanciato la band di Helsinki nel panorama progressive metal internazionale. Abbiamo approfittato dell’occasione per raggiungere il cantante Markku Kuikka e il tastierista Jukka Karinen e scambiare quattro chiacchiere per quanto riguarda la lavorazione del disco, l’accoglienza ricevuta da quest’ultimo lavoro e a proposito di eventuali altri progetti in serbo per il futuro. Buona lettura!
Ciao ragazzi e benvenuti sulle pagine di Truemetal.it! Che ne direste come prima cosa di introdurre la band ai lettori che ancora non vi conoscono?
Markku: Ciao Lorenzo! Noi siamo gli Status Minor, proveniamo dalla Finlandia e proponiamo un metal particolarmente melodico dalle marcate influenze progressive. Il nostro disco di debutto si intitola Dialog ed è stato pubblicato nel corso del 2009 dalla Lion Music.
Da dove avete preso l’idea per il vostro monicker Status Minor?
Jukka: Eravamo alla ricerca di un nome ideale per la nostra band, di un monicker che rappresentasse in pieno la musica che volevamo suonare. Un giorno è spuntato Sami (Sami Saarinen, chitarrista e fondatore del gruppo, ndr) e ci ha suggerito appunto questo “Status Minor”. Ci siamo guardati tutti in faccia e abbiamo pensato che calzasse a pennello con quello che volevamo esprimere con la nostra musica.
Iniziamo a parlare di Dialog, il vostro disco di debutto. Si tratta di un lavoro abbastanza sfaccettato, dove la componente progressive è sicuramente quella principale, ma nel quale fanno capolino anche numerose influenze di altri generi (soprattutto power, ma anche heavy, etc). Voi come descrivereste il sound proposto all’interno di questo album?
Markku: Guarda, è un disco abbastanza vario, una commistione di generi musicali diversi tra loro. Sicuramente come hai detto tu la componente progressive è quella più importante nell’economia di questo sound, però il nostro obiettivo era scrivere delle canzoni diverse l’una dall’altra, come delle piccole tessere di un mosaico che si completano a vicenda e che, tutte insieme, danno origine a un quadro più vasto e variegato.
Quando avete cominciato a lavorare su questo Dialog e quanto tempo vi ha preso nel complesso?
Markku: Il lavoro vero è proprio è cominciato nella primavera del 2008, quando Sami ha iniziato a comporre le prime canzoni, e questa fase di scrittura è durata all’incirca fino al dicembre di quello stesso anno. Verso gennaio del 2009 abbiamo iniziato a registrare il tutto, e ci abbiamo messo all’incirca una ventina/trentina di giorni. Siamo riusciti a fare tutto abbastanza velocemente direi.
Di cosa trattano a grandi linee i testi di Dialog? Sono per caso collegati tra loro da un concept o comunque da una tematica comune?
Markku: Ad essere onesti non c’è un argomento vero e proprio. I testi che ho scritto io derivano dalla mia vita e dalle mie esperienze personali. Tutto qui.
Jukka: Anche i miei testi non è che siano incentrati su un tema vero e proprio. Sono praticamente una serie di riflessioni personali a proposito di esperienze di vita vissuta, come ti ha appena detto anche Markku. Alcune cose derivano dalla mia esperienza diretta, mentre per altre ho preso spunto da vicende occorse ai miei amici.
C’è una canzone in particolare che preferite rispetto alle altre all’interno di Dialog? Se si, per quali motivi?
Markku: Non c’è un pezzo preferito rispetto agli altri. Sai, quando componi delle canzoni finisci ad appassionarti a tutte le tracce allo stesso modo, perché in ognuna di queste ritrovi al suo interno una parte di te. Pertanto potrei dirti ad esempio, faccio un nome a caso, Fade Away, dal momento che ha un gran tiro in sede live ed è a mio parere un pezzo davvero molto emozionante, oppure, non so, Masquerade, visto che è un brano estremamente struggente e malinconico, ma saprei di non dire il vero. Sono sinceramente affezionato davvero a tutti i brani qui presenti, nessuno escluso.
Siete soddisfatti del lavoro svolto dalla vostra attuale etichetta, la finnica Lion Music? Come siete entrati in contatto con loro?
Markku: Sono entrato in contatto per la prima volta con Lars Mattsson della Lion Music nel 2006/2007 circa, per una questione che riguardava la mia band precedente. Lars era interessato ad offrirci un contratto discografico, ma a causa di vari problemi che non sto qui ad elencare la cosa si concluse con un nulla di fatto. Quando abbiamo iniziato a registrare Dialog con gli Status Minor ho contattato nuovamente Lars, e questa volta per fortuna siamo riusciti a trovare un accordo. L’etichetta ci ha fatto un’ottima pubblicità, e questo ci ha sicuramente permesso di raccogliere degli ottimi consensi a livello europeo sia dal pubblico che dalla critica specializzata. Inoltre Lion Music ha dei gruppi estremamente interessanti all’interno del proprio roster, su tutti direi i Seventh Wonder, ed è davvero molto eccitante fare parte di questa squadra. Non dimentichiamoci che in fin dei conti stiamo parlando di un’etichetta indipendente con delle risorse economiche limitate.
Da cosa avete tratto ispirazione per quanto riguarda l’artwork di questo disco?
Markku: L’artwork è opera di Matti Kuusniemi, un grande amico di Sami. E’ sempre stato molto vicino agli ambienti della band, e appena gli abbiamo chiesto un’immagine che potesse rappresentare il nostro album ci ha mostrato questa illustrazione, e subito ci ha colpito particolarmente.
Avevate già avuto delle esperienze in studio di registrazione in precedenza, oppure con Dialog è stata la vostra prima volta?
Markku: No, non è stata la nostra prima volta in studio. Io ad esempio mi ero già dato da fare con un’altra band nel 2007, prima di lanciarmi in questa avventura con gli Status Minor, e la stessa cosa vale anche per Jukka e per Rolf.
Quali artisti o quali band in particolare vi hanno influenzato maggiormente, come musicisti?
Markku: Per quanto mi riguarda le influenze maggiori arrivano da cantanti leggendari come Ray Gillen, Ronnie James Dio, Jorn Lande e Russell Allen. Però ti confesso che personalmente seguo davvero tanti generi musicali, è estremamente difficile farti così su due piedi una panoramica precisa e articolata di tutto quello che mi ha influenzato nel corso degli anni.
Jukka: Io invece ho una predilezione soprattutto per il power e il progressive metal, oltre che ovviamente per la musica classica, che ho avuto modo di suonare per davvero molto tempo nel corso degli anni. Sami invece ascolta davvero di tutto, apprezza davvero moltissimi generi musicali, mentre Rolf e Eero sono dei grandi appassionati di jazz.
Che giudizio avete a proposito della scena progressive metal odierna? Ci sono artisti che preferite rispetto ad altri?
Markku: A mio parere la scena progressive metal si sta allargando sempre di più con il passare del tempo. Ci sono dei nomi molto importanti ormai sia in Europa che negli Stati Uniti, e ogni band presenta delle peculiarità e un sound proprio già estremamente delineato. Poco fa ad esempio stavo ascoltando i DGM, e stavo giusto dicendo quanto fosse bella la loro musica!
Avete in programma di supportare l’uscita di questo Dialog con qualche concerto dal vivo? Nel caso, abbiamo qualche possibilità di vedervi qui in Italia?
Markku: Ci stiamo muovendo anche in questo senso. Abbiamo raggiunto un accordo con una booking agency nel novembre del 2009, e ora vogliamo organizzare le cose in grande. Uno dei miei sogni sarebbe di radunare un bel po’ di band del roster della Lion Music e di partire in tour tutti insieme, magari in un festival dedicato, non so. Questo sarebbe davvero bellissimo!
Jukka: Dopo l’uscita del secondo disco, che dovrebbe venire pubblicato nel corso del 2010, dovremmo lanciarci in un tour abbastanza lungo, ma al momento non abbiamo ancora nulla di confermato. Posso solo suggerirti di controllare ogni tanto il nostro sito internet e prima o poi troverai informazioni più precise, quando il tour verrà confermato ufficialmente.
Che altro bolle in pentola riguardo al futuro degli Status Minor?
Markku: Come ti ha detto Jukka poco fa il nostro secondo disco uscirà nel corso di quest’anno. Le registrazioni sono cominciate a febbraio, e se tutto va bene dovrebbero terminare verso luglio circa. La pubblicazione è prevista per fine estate.
Ok, questa era la mia ultima domanda. Grazie per il tempo concesso, a voi un’ultima battuta per chiudere quest’intervista come preferite.
Markku: Grazie a te, è stato un piacere. Un saluto a tutti i nostri fan italiani, spero che il nuovo album sia di vostro gradimento. Ciao!