Steve Vai: ‘Nei ’90 ero il simbolo di tutto quello che c’era di sbagliato nel suonare la chitarra’
Il chitarrista Steve Vai ha recentemente parlato con la rivista australiana Heavy discutendo, anche, del suo ruolo negli anni ’90.
Con David Lee Roth e i Whitesnake, il mio lavoro era quello che si adattava agli schemi degli anni ’80. Gli anni ’80 hanno rappresentato un grande momento per la chitarra rock. Siamo stati tutti influenzati da quegli incredibili musicisti negli anni ’70 come Jimmy Page, Brian May, Jeff Beck e Ritchie Blackmore Negli anni ’80, la chitarra era ben presente nella pop music – pop/rock ma poi, quando sono arrivati gli anni ’90, l’intero volto della chitarra nella musica popolare è cambiato da un giorno all’altro. Cose come lo shredding erano considerate tabù, in molti ambienti. C’è stato un periodo, negli anni ’90, che ho rappresentato il simbolo di tutto quello che c’era di sbagliato nel suonare la chitarra. Nel primo decennio, non ho potuto non aprire le riviste e trovare cose meravigliose scritte su di me. In un secondo momento, non potevo non aprire una rivista e leggere le cose peggiori che venivano dette su di me. Ma le cose cambiano di nuovo, e io ho continuato a seguire quello che mi piaceva fare.