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Stream of Passion (Marcela Bovio)

Di Riccardo Angelini - 26 Ottobre 2005 - 0:59
Stream of Passion (Marcela Bovio)

L’intervista con la talentuosa Marcela Bovio, di nuovo in team con Arjen Lucassen con questo nuovo progetto, gli Stream of Passion, è certamente singolare nella sua brevità. La giovane e gentilissima messicana ha infatti replicato alle mie domande con voce tanto sottile ed eterea da costringermi a togliere il viva voce e appiccicare l’orecchio alla cornetta per poterne udire le parole. Le sue risposte sono state comunque complete, e a coronare la piacevole chiacchierata non è mancata qualche succosa rivelazione su parenti perduti tra lo staff di Truemetal… leggere per credere!

Ciao Marcela. Parliamo un po’ del recente passato: la tua fruttuosa collaborazione con Arjen Lucassen è cominciata ai tempi di The Human Equation. Come sei entrata in contatto con lui? Come ti sei trovata a lavorare con Arjen?

Beh, per The Human Equation Arjen aveva annunciato una ricerca per cantanti per la sua rock opera, così ho fatto un demo e gliel’ho mandato. A lui è piaciuto, mi ha contattato e mi ha detto che voleva provare. Il fatto che mi avesse scelto era una grande opportunità, così sono andata in Olanda e lì l’ho conosciuto. Arjen è un tipo davvero simpatico, molto aperto e gentile, mi sono trovata molto bene con lui.

The Human Equation non ha tardato a riscuotere numerosi – e meritati – consensi, e sicuramente una fetta importante di questo successo va anche alla tua prestazione. In molti se ne sono accorti, Arjen tra questi: puoi raccontarmi, dunque, come si sono sviluppate le cose? Come sono nati gli Stream of Passion?

Beh, era un’idea che girava già da qualche tempo. Dopo il disco con gli Ayreon avevamo pensato di fare qualche altra cosa insieme in un prossimo futuro. Così pochi mesi dopo Arjen mi ha mandato una mail per questo nuovo progetto. Volevamo fare qualcosa di più semplice, più melodico, sinfonico. Mi ha dato completa libertà e ha voluto che scrivessi io le melodie vocali, e sulla base di quelle ha costruito il resto della musica

Ora, sta di fatto che tu attualmente vivi in Messico, mentre Arjen si trova in Olanda… E’ stato difficile lavorare insieme, trovandosi separati da una distanza tanto ampia?

E’ stato qualcosa di diverso dal solito, sicuramente molto interessante. Ci siamo scambiati molti file per e-mail, ci scambiavamo le nostre idee, io per esempio gli mandavo le mie melodie vocali e lui mi spediva gli arpeggi di chitarra acustica. Più tardi abbiamo lavorato insieme agli arrangiamenti.

Benissimo, passiamo all’album dunque. Il sound di Embrace the Storm è senza dubbio ricco di influenze: dal prog all’ambient, passando per il folk e il gothic, il tutto accostato da riff pesanti. Tu in che modo descriveresti il vostro genere musicale?

Sì, in effetti penso che sia quello il modo migliore di descriverlo: una combinazione di influenze diverse. Ci sono delle parti di prog rock, ma anche dei riff metal, delle sequenze al pianoforte… non saprei come definirlo, è una combinazione di molti generi diversi.

Quando ho ascoltato per la prima volta il singolo Deceiver, non sono rimasto molto entusiasta, e mi ero prospettato un’impostazione piuttosto tradizionale, vicina a un certo tipo di gothic. Tuttavia, quando ho avuto occasione di ascoltare l’intero album, ho dovuto cambiare completamente la mia opinione. Dopo aver ascoltato brani come Spellbound o la stessa title track Embrace the Storm, non ho potuto fare a meno non solo di mutare drasticamente il mio giudizio, ma anche di ritenere la stessa Deceiver un brano poco rappresentativo del vostro sound. A tuo parere, quale potrebbe essere dunque il brano più adatto a rappresentare la proposta degli Stream of Passion?

Oh, bella domanda. Guarda, non so, non saprei proprio scegliere. In tutte le canzoni c’è molto di me, quindi proprio non sarei capace di sceglierne una, e neanche più d’una. [con tutta la fatica che avevo fatto a formulare la domanda, la risposta avrebbe potuto essere un po’ più generosa… n.d.R.]

Certe atmosfere sull’album mi hanno riportato alla mente le tue prestazioni con gli Elfonia. Hai intenzione di proseguire anche con quel progetto?

Sì sì, anzi, fra poco deve uscire il nuovo album, l’otto di novembre. Siamo intenzionati a continuare a lavorare anche in futuro sul progetto degli Elfonia perché è qualcosa che ci piace e ci diverte molto.

Un’altra somiglianza con gli Eufonia sta nelle parti cantate in spagnolo, che non ho potuto fare a meno di apprezzare in modo particolare. L’idea è venuta da te o da Arjen?

E’ stata un’idea di Arjen all’inizio, poi ci abbiamo lavorato insieme molto bene. La lingua spagnola si addiceva al tipo di atmosfera che volevamo creare, è stata molto adatta per sortire l’effetto che volevamo.

In più d’una occasione nell’album capita di sentirti mettere mano anche al violino. Da quanto tempo lo suoni? E qual è la tua priorità: il violino o il canto?

Beh vedi, in realtà io mi sono sempre concentrata sul canto, è quella la mia attività principale. Il violino è uno strumento che mi piaceva e mi attirava, l’ho studiato con un maestro privato per circa 5 anni. La prima volta che mi sono avvicinata alla strumento è stato solo sei o sette anni fa, mentre il canto viene molto prima

Riguardo al canto, quali sono le cantanti di cui ti senti maggiormente debitrice?

Beh, sono molte. Mi piace lo stile delle cantanti di musica metal, ma non solo. Per esempio mi piace molto Ana Lee, ma anche Anneke van Giersbergen dei The Gathering… oppure anche Kate Bush, o Sarah Vaughn: di sicuro posso dirti che le mie fonti di ispirazione non si limitano soltanto al settore metal.

Se potessi scegliere un cantante del presente o del passato dell’heavy metal con cui duettare, chi sarebbe il fortunato?

Oh, non lo so, proprio non saprei…

Beh, sceglie quello che preferisci. Che so, Dio, Rob Halford, Bruce Dickinson…

Ecco! Mi piacerebbe molto cantare con Bruce Dickinson, è un grandissimo musicista e uno dei miei cantanti preferiti… magari se durante il tour europeo si presentasse l’occasione, certo ne sarei molto felice!

Parlando invece del futuro, hai qualche progetto particolare per i prossimi mesi?

Allora, presto faremo un tour che passerà anche in Europa dove faremo molte date. Poi ci metteremo anche al lavoro per un nuovo album, anche se ci vorrà del tempo. Poi come ti ho già detto a novembre esce il nuovo disco degli Elfonia.

Allora quel che i fan vorranno subito sapere è se il tour comprenderà anche l’Italia.

Sì, il prossimo tour passerà per tutta l’Europa e sicuramente verremo anche in Italia, state tranquilli.

Ecco ora l’ultima domanda, è una domanda molto seria. Si dà il caso che tra i miei colleghi dello staff di Truemetal sia presente anche un bel giovine di nome Matteo Bovio. Ora, quel che tutti gli utenti si stanno chiedendo è: siete parenti?

Non lo so, è possibile! Ho fatto moltissime ricerche sul mio nome, è sempre stata una questione che mi ha interessato davvero, ma per quanto abbia cercato non ho mai trovato nulla! Quindi potrebbe anche darsi! So di certo che il mio nonno paterno era italiano, quindi magari qualche legame c’è. Anzi, se lui ha qualche informazione sulle origini di questo cognome, digli di farmi sapere, perché per quante ricerche io abbia fatto non ho mai trovato nulla.

Perfetto! Grazie mille Marcela, è stato un piacere parlare con te. Ora ti saluto, e lascio a te lo spazio per dire ciò che vuoi ai lettori di Truemetal.

Beh, spero che vi sia piaciuto questo cd, e spero di vedervi al più presto durante le date italiane. Ciao!