Strigoi: Chris Casket, ‘Le religioni causano più vittime dei disastri naturali’
Chris Casket degli Strigoi, componente della formazione di Metal estremo di origine britannica che vede in formazione anche Greg Mackintosh dei Paradise Lost/Vallenfyre, ha motivato le scelte che hanno ispirato il disco rispondendo ad una delle seguenti domande rivoltegli da Kile McGinn del magazine Dead Rhetoric.
Vi è una canzone intiolata ‘The Skin’ nel disco che è esclusivamente creata da Greg (Mackintosh, ). Quello era il catalizzatore di ciò che sono ora gli Strigoi. Il processo di composizione mi ha dato una vaga idea dei temi: attaccare la religione organizzata, ed entrambi abbiamo concordato che ci sono un certo numero di idee umanistiche che attraversano l’album. Disprezzo la convinzione e l’ipocrisia, e puoi trovarla in tutti i settori della vita e nelle cose che la gente affronta ogni giorno. Provo a descrivere un vero orrore. L’orrore dell’esistenza umana, per questa cosa particolare e volevamo attenerci a ciò. Non puoi inventarlo. Ciò che gli esseri umani fanno agli altri esseri umani è infinitamente più orribile di qualsiasi cosa tu possa inventare. Soprattutto per quanto riguarda la religione organizzata. Ho fatto un’intervista l’altro giorno in cui ho detto che ci sono state più sofferenze causate dalla religione organizzata rispetto a qualsiasi disastro naturale, e penso di aver ragione nel dirlo. Quindi, c’è quel tipo di elementi. Volevo lasciare anche i testi aperti all’interpretazione. Persone di estrazione diversa porteranno cose diverse da ogni canzone in particolare. Ci sono canzoni in particolare che sono scritte da me personalmente, con un punto di vista definito. Ma volevo provare a tenerlo aperto. Ecco perché non tendo ad usare le parole “io” o “tu” o “io”, in quanto voglio che sia più un commento in terza persona su un particolare argomento. Quindi ci sono elementi di religione, politica, salute mentale e relazioni in qualunque forma possano assumere. È un ampio spettro di negatività, suppongo che si possa dire.
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