Sudden Death (Andrea)
Non sono certo pochi i gruppi brutal death presenti in Italia: i nomi che spiccano maggiormente sono Natron, Undertakers ed Antropofagus, ma esiste anche un folto sottobosco di underground bands totalmente devote al genere, anche se con risultati non sempre ottimi. I Sudden Death riescono invece ad emergere nettamente con il loro ultimo demo, quel Devoured Inside che permetterà loro di svolgere sicuramente un’intensa attività live e, magari, di trovare un buon contratto.
Di questo, del panorama italico e di molto altro abbiamo parlato con il batterista Andrea!
Ciao, complimenti per il vostro lavoro! Vedo che siete in attività già da tempo, ci vuoi presentare la vostra storia?
Beh si , ci siamo formati 5 anni fa e dopo i cambi di line-up che bene o male tutti i gruppi passano devo dire che adesso ci siamo trovati, la nostra credo che sia la formazione più giusta per fare bene questo genere di musica.Comunque non ti nascondo che i cambi di line-up siano la strada più giusta per la maturazione di un gruppo. Ed eccoci qui pronti a spaccare tutto ed incazzati quanto basta.
Quando e come è nata la vostra passione per il brutal death?
Diciamo che era insita in ognuno di noi anche se la nostra , chiamiamola così, estrazione musicale proveniva da vari generi: infatti ci sono persone che come me ascoltano tutto ciò che è mondo metal ed altri che si soffermano solo ed unicamente su grind, death e brutal e ciò ritengo che sia comunque una fortuna perchè così abbiamo più idee e cerchiamo di dare una maggiore originalità ai pezzi.
E quali sono le vostre maggiori influenze?
Ecco noi in verità amiamo gruppi sullo stile di Cannibal Corpse oppure Morbid Angel ma cerchiamo di rimanere con i piedi per terra andando dritti per la nostra strada, con un orecchio sempre teso alle novità che ci sono intorno a noi…
Ho riscontrato qualche apertura parzialmente melodica nel vostro stile (che rimane comunque tiratissimo e soffocante), specie negli assoli, sei d’accordo? Tra l’altro trovo che la cosa impreziosisca ulteriormente i brani…
Sì, è una cosa che impreziosisce i nostri brani e li rende “unici”,però non parlerei di melodia, ma di un grazioso orpello, hehehehe…
Come vedi la scena italiana? Avete stretti contatti con le altre bands del suolo italico, per collaborazioni, concerti, ecc…?
La scena italiana la vedo in ripresa, anche se come ben sai per un gruppo metal e soprattutto italiano non è facile mettersi in mostra e dimostrare il suo valore in pieno. Siamo amici di moltissime band in Italia ,con i quali organizziamo festival e concerti; tra di noi c’è una sana rivalità che ci aiuta a crescere e ciò è molto positivo.
Ed a proposito di concerti, a quanto pare avete suonato un po’ in tutta Italia ed anche all’estero in vari festivals, vuoi parlarci di questa esperienza?
Beh guarda, suonare è una cosa s t r a o r d i n a r i a e noi siamo una band soprattutto da live ed è li che ci esprimiamo al meglio…abbiamo suonato un pò dappertutto raccogliendo dei consensi positivi in ogni luogo.sono state esperienze che ci hanno maturato, suonare con gruppi del calibro di Behemoth o Ancient oppure Undertakers ci ha fatto capire che anche noi abbiamo tutte le potenzialità di questo mondo!!!!!!
Guardiamo ora all’artwork: l’ho trovato moderno ed efficace, senza per questo discostarsi dalle classiche tematiche “gore” tipiche del genere da voi proposto…
Dobbiamo ringraziare il nostro manager e promoter Enrico Giannone (singer degli Undertakers) per averci messo in contatto con Marcello, che è la persona che ha curato l’artwork che ci ha fatto fare un salto di qualità…
Avete già avuto qualche contatto con delle labels? Ci sono per caso progetti in cantiere per il prossimo futuro?
Grazie alla colaborazione con la Kick Agency che ci promuove in ogni dove spero di avere un cont(r)atto con qualche label, stiamo lavorando ogni sera in sala prove proprio per questo e speriamo di riuscirci
Più in generale, come intendete muovervi nei prossimi mesi? Avremo occasione di vedervi all’opera sui palchi italiani?
Faremo nuove date insieme ai Natron e una data con gli Incantation, poi entreremo in studio nella prossima primavera per dare un seguito al nostro “Devoured Inside”…
Ora due domande di carattere personale: quale pensi che sia il migliore disco di brutal death uscito ultimamente?
Mmmmmmmmhhhhhhhhhhhhh credo che non ci sia ancora il migliore disco brutal sul mercato, aspetto con ansia sempre le nuove release comunque se devo fare un nome direi…l’ultimo lavoro dei Kataklysm
E per finire, con quale band divideresti volentieri il palco?
Beh abbiamo suonato con tamte band, e credo che la migliore cosa per noi italiani sia l’unione; quindi non c’è una band in assoluto ma tutte quelle che come noi abbiano spirito di sacrificio e voglia di suonare ovunque senza pensare solo ai soldi ma al sano divertimento!!!!
Grazie mille per la tua cortesia, buon lavoro!
Vi aspettiamo presto dal vivo, così udirete con le vostre orecchie la sana cattiveria che ci contraddistingue e giudicherete voi….a presto!