Black

Svart: in streaming completo “Il Sentiero Dimenticato” del progetto italiano di black metal

Di Daniele D'Adamo - 24 Settembre 2019 - 0:07
Svart: in streaming completo “Il Sentiero Dimenticato” del progetto italiano di black metal

Comunicato stampa (MASD Recors):

“Il Sentiero Dimenticato” è il nuovo album di Svart, che ha visto ieri la luce in anteprima sul canale ufficiale Bandcamp di MASD RECORDS , all’interno del quale si può ordinare una copia del disco e prossimamente in tutti i digital stores e in una speciale edizione fisica in digipack! 

      Anteprima

TRACKLIST:

1- Sister of the Plague (7:30)
2- I Diavoli della Val Veny (6:15)
3- nemA (8:07)
4- King of Crimson Winter (5:46)
5- Intermezzo (1:55)
6- Incarnated Madness (6:12)
7- Il sentiero dimenticato (9:43)

SPECIAL GUEST VOCALIST: 

Davide Maria Semeraro (Mistigma, -Nespithe, Xes Aeon, Medjugore)
Valand (Luce d’Inverno)
-Lord Sinister (Afraid of Destiny, Solitude Project)
-Kejvin (Namtaru)
-Massemord (Esequiem, ex-Satanel)
-Loris Lord Vona (Khephra, Speculum Mortis)
 

L’album è stato composto tra il 1998 e il 2018 e registrato nell’inverno 2017/2018 nel mio home studio. Il processo di mix e master è realizzato presso i K.Recordings di Verona.

“Il Sentiero Dimenticato” ha un significato molto speciale per l’artista Svart, ripercorre 20 anni di esperienze musicali e vuole essere un omaggio alla scena symphonic black metal degli anni 90, in particolar modo a quella scandinava. La maggior parte delle parti di tastiera risalgono a 20 anni fa, infuenzato da gruppi dell’epoca come Emperor, Limbonic Art, Godkiller, Kvist, Arcturus, Satyricon e molti altri. A distanza di 20 anni ritrova su polverosi floppy disk una gran quantità di materiale registrato all’epoca e decide di riarrangiarlo con l’aggiunta di chitarre, basso, batteria e voci. E’ stato un processo lungo ed estenuante, ma il risultato finale è davvero soddisfacente!


Il progetto SVART nasce nel 1998, sull’onda di importanti uscite dell’epoca come Emperor, Limbonic art, Godkiller, Manes, Kvist, Arcturus e tante altre…. Tracce di sequencer vennero create con una vecchia Korg 01, i files salvati su polverosi floppy disk, finiti poi nel dimenticatoio. A distanza di 20 anni le tracce vengono riprese e rielaborate con l’aggiunta di chitarre e batteria. L’obiettivo principale è quello di rivivere le magiche atmosfere degli anni ’90.