Sylosis: track by track scritto da Josh Middleton

Di Nicola Furlan - 18 Settembre 2008 - 0:00
Sylosis: track by track scritto da Josh Middleton

Uscirà il 24 ottobre 2008 via Nuclear Blast “Conclusion of an Age”, debutto discografico dei britannici Sylosis. Il CD è stato registrato negli Grindstone Studios. Di seguito un breve commento indicativo track by track raccontato dal chitarrista Josh Middleton. 

Desolate Seas
Si tratta di un brano strumentale. Definisce lo stato d’animo per ciò che è a venire. Un sacco di band fanno intro, ma noi ci abbiamo messo tutto affinchè la gente non la skippi.

After Lifeless Years
Questo brano è veramente epico. Abbiamo deliberatamente scritto questo come opener a monitorare l’album. Abbiamo concentrato tutto in questa canzone: dark, epic, thrash, assoli shred, melodia e grandi riffs di chitarra. Sarà davvero divertente ascoltare questa opener.

The Blackest Skyline
Nel complesso, questo è un brano veloce. Il riffing viaggia veloce, è possibile che qualcuno ricordi qualcosa dei Forbidden. Dopo il secondo coro, abbiamo costruito qualcosa stile scuola Morbid Angel che si chiude con dei soli shred dotati di buonamelodia.

Transcendence
Questa canzone doveva originariamente essere presente nel nostro ultimo EP, ma abbiamo pensato che era meglio conservarla per l’album. È un pezzo death metal moderno. Il riffing è melodico e possiede cori epici. I testi parlano di quanto è ironico combattere le guerre per un credo religioso. Non critichiamo il credo di nessuno perché anche noi abbiamo la nostra fede. La seconda metà del brano è malvagia e, verso la fine, c’è una sezione solista ‘killer’.

Reflections Through Fire 
Questo è un brano che abbiamo suonato live in anteprima l’anno passato. C’è un sacco di groove, ma alcuni elementi sono ricchi di veloce thrash. Il cantante Jamies canta davvero bene, a tratti ricorda Chuck Schuldiner, e sugli screaming più violenti Joe, dei Gojira. Verso la fine c’è una sezione ritmica lenta in stile Cul of Luna. È davvero pesante, crea un ambiente oscuro grazie all’uso di archi e chitarre acustiche.

Conclusion Of An Age
Quando siamo entrati studio nessuno pensava che questa sarebbe stata la title track. Il brano è stato ben elaborato: abbiamo cambiato spesso le sezioni ritmiche e anche il canto ha assunto un nuovo modulo rispetto la versione originale. È uno dei pezzi più pesanti dell’album. I testi parlano dello stato in cui versa il pianeta e di come, causa questo stato, siamo tutti condannati. Questa canzone possiede la maggior parte dei migliori riff che abbiamo composto. A tratti mi ricorda “The New Order” dei Testament. C’è una buona varietà di riff. Chi ha visitato il nostro MySpace la avrà ascoltata in anteprima.

Swallow The World
Intro di chitarra pulita e intro solista. Muscalmente – come per la maggior parte delle canzoni – c’è un sacco di varietà. Il ritornello è veloce e melodico, ma nel complesso la canzone annoverà molti rallentamenti cadenzati. Credo che il punto forte di questo brano è la qualità di una sezione melodica ricercata associata a un campo molto epico.

Teras
La canzone possiede intricati e serrati riff. E ‘anche compresso con tutti i tipi di straccio. La sezione centrale è veramente thrashy. È un altro esempio di un riff davvero grrovy, in stile Pantera per capirsi. I testi si occupano dell’ambiente – sociale e specifico dello stato del pianeta – e dello stato in cui le generazioni future lo erediteranno.

Withered
La canzone ha un impressionante assolo melodico contornato da armonizzate sezioni ritmiche.

Last Remaining Light
Questo sarà il brano più amato di tutto l’album. È un lungo e progressive. Si inizia con una funebre intro acustica costituita da un solo. La canzone contiene ben cinque soli e, probabilmente, alcuni di questi sono i migliori dell’intero studio album. Il tutto si chiude con un intro malinconico eseguito al pianoforte. I testi sono sempre affini al problema ambientale.

Stained Humanity
Questo il pezzo più pesante, e lo è dall’inizio alla fine. Ci siamo ispirati alle produzioni dei Cul of Luna. Le ambientazioni musicale realizzate sanno d’ambiente oscuro.

Oath Of Silence
Questa è la più vecchia canzone composta. È costituita da un pesante riffing. È altrssì la traccia perfetta per chiudere un disco come questo. In un certo senso ha la stessa finalità della traccia di apertura.