Tempesta (Roth, Sain, Di Stefano)
Cosa c’è di più bello che presentarsi ad un concerto locale e trovarsi di fronte una band semisconosciuta che ti lascia a bocca aperta? E cosa di meglio che non aver con se in auto il kit dell’intervistatore fatto di miniregistratore e block notes con penna? Ve lo dico io. Due cose: uno, l’entusiasmo di un gruppo di musicisti che ha saputo onorare 45 minuti di live eseguito con notevole dovizia tecnica e tanta anima e, non ultima, una birretta offerta tra una domanda e l’altra in una serata estiva davvero afosa. I Tempesta sono una power/speed metal band nostrana con alle spalle un passato thrash bay area e tanta voglia di uscire dall’anonimato locale. Sono sincero: mi hanno colpito molto positivamente ed eccomi qui a discorrere con i tre.
Volete raccontare agli utenti di TrueMetal.it qualcosa di voi e della vostra storia?
Certo. Siamo nati nell’estate del 1992 e la formazione inizialmente comprendeva quattro musicisti. Al tempo suonavamo speed metal. Nel 1995 abbiamo registrato il nostro primo omonimo demo-tape e subito dopo il nostro cantante abbondona il gruppo. Ricominciamo daccapo e, nel 2000, autoproduciamo il nostro primo album intitolato “The Price of Glory”. Questo album ha delle caratteristiche particolari, come parti di musica classica, uso del pianoforte ed altro. Diciamo che rappresenta un grande passo in avanti nella nostra storia musicale.
Uno speed-metal con intramezzi di pianoforte classico? Interessante…
Si. L’idea era infatti quella di suonare qualcosa di particolare per far vedere che ci sapevamo fare e per questo ci siamo spinti fino ai nostri limiti, provando appunto qualcosa di “innovativo”. Ti dico anche che questo doveva nascere come demo, ma poi in studio le cose filavano alla grande e così non abbiamo frenato l’ispirazione del momento ed è saltato fuori un full-length.
E che feedback avete ricevuto?
Ottimo. Abbiamo mandato in giro un pò di copie e le recensioni critiche sono state buone. Il bello è arrivato un giorno quando ci telefona un produttore di Milano (VideoRadio) dicendo che gli piaceva il nostro prodotto. Sicchè ci ha invitati nel capoluogo lombardo e in men che non si dica abbiamo sottoscritto con lui un accordo di un anno per la produzione del nuovo disco “Virtual line to eternity” che sarebbe anche stato distribuito in tutta Italia dalla Fonola.
Quanto avete lavorato in studio e come è stata come prima esperienza?
Abbiamo lavorato sodo per dieci giorni. C’erano un sacco di cose fare. La abbiamo vissuta alla grande. Sai non avevamo esperienza ed alla luce dei fatti siamo soddisfatti. Finita la collaborazione annuale abbiamo interrotto il rapporto con il cantante e subito dopo con VideoRadio ed abbiamo ricominciato ancora una volta tutto daccapo. Ed eccoci qui, nuovamente in formazione a tre.
Una vita tribolata, le difficoltà, mi sembra, non siamo mancate…
Dici bene. Soprattutto quando dopo lo spilt con l’ultimo cantante abbiamo dovuto riarrangiare le ritmiche per poter facilitare il lavoro del chitarrista cantante e, non ultimo, perchè le ritmiche rimanessero sempre molto serrate e piene. Siamo nati con Metallica, Megadeth, Testament, Annihilator, Angra, Gamma Ray, Helloween e tutta la scena che va dalla fine degli anni 80 a metà anni 90. E’ un qualcosa che abbiamo dentro e che ci ha molto ispirati.
Che orientamenti stanno prendendo quindi le nuove canzoni?
Così ad istinto ti posso dire che suonano un sound molto personale. Sono ormai tanti anni che suoniamo assieme ed abbiamo raggiunto, dopo molti cambiamenti ed esperienze, una nostra identità. Secondo ti annuncio che andremo a comporre un EP. Dal punto di vista compositivo gli stilemi attorno ai quali ruoteranno le composizioni sono i classici speed metal e thrash con punte che sanno molto di power metal. Composizioni ricche di assoli di durate tra i 40 secondi ed il minuto con ritmiche coinvolgenti e veloci. Cori e refrain oriecchiabili e di grande presa. Insomma stiamo dando il massimo e lo faremo davvero bene, anche perchè vorremmo far avere a webzine, riviste e case discografiche un prodotto di grande valore.
Quindi un certo cambiamento ci sarà rispetto prima…
Certo, Prima le canzoni erano iperstrutturate e cariche di riff. Ora nei nostri quattro minuti di canzone vogliamo sparare tutto e questo tutto deve arrivare a bersaglio, diritto dentro nell’anima di chi ascolta. Stiamo cercando di ripercorrere la nostra storia, senza diventare patetici. Gli anni d’oro se ne sono andati, ma rimangono un mattone della nostra cultura. Ora viviamo nel 2007 e dobbiamo interpretare la musica così come viviamo la nostra vita attuale, tenendo sempre dentro il ricordo dei tempi d’oro.
Comporre con una sola chitarra sta portando delle difficoltà?
Non particolarmente. La scelta intanto è stata dettata dal fatto che in tanti anni siamo sempre rimasti noi tre. Non ci siamo mai “fregati” ed il feeling ormai è qualcosa di consolidato. Tutti quelli con i quali abbiamo collaborato non sono riusciti a mantenere un rapporto duraturo. Abbiamo capito che non era facile far entrare un’altra persona dentro il nostro mondo e così ci siamo imposti il lavoro a tre. Siamo più veloci. Abitiamo poi a Grado (Gorizia) che è un’isola e quindi gli spostamenti potevano risultare complicati per organizzazione di orari e mezzi. E poi tre è il numero perfetto (risate n.d.r.).
Vi faccio ancora i più sinceri complimenti per il concerto, mi sono divertito alla grande come non mi capitava da anni. Sarà perchè amo questo genere, ma non credo di sbagliarmi nel consigliare di tenere duro perchè suonate davvero bene ed avete distinto stile on-stage…
Grazie, fa piacere sentirti dire questo e siamo contenti che vi siate divertiti, cercheremo di fare sempre meglio per noi e soprattutto per voi.
Bene ragazzi, vi lascio l’onore dei saluti agli esigenti utenti di TrueMetal.it…
Grazie dell’attenzione ragazzi. Speriamo che grazie a voi le ali dell’heavy metal non perdamo mai le piume. Ciao!
Line up:
F. Sain: chitarra e voce
Karl Roth: basso
Jan Di Stefano: batteria
Nicola “nik76” Furlan