Theatres Des Vampires (Necros)
Intervista agli italianissimi Theatres Des Vampires… Parla con noi NecrosParliamo innanzitutto delle vostre aspettative per questo nuovo album. A cosa puntate con questa nuova uscita? E com’è attualmente il responso?
Bè il responso è un pò presto per dirlo… l’album è uscito ieri in tutta Europa. Ti posso dire che le vendite dei precenti dischi sono andate molto bene e si ha già un numero incredibile di prevendite per Suicide Vampires. La Plastic Head / Blackend ci ha messo tra le band di punta del suo rooster e questo cambierà molte cose ovviamente.
Ora abbiamo uno dei migliori promoter Europei che lavora per noi: http://www.sureshotworx.de… E questo significa tante date e festival in Germania. In America abbiamo Paula Hogan, ex direttrice della Nuclear Blast America, che curerà la nostra promozione per Nord e Sud America.
Ho visto mezze pagine e pagine intere di pubblicità sulla maggior parte dei Magazine Europei… In tutti i casi la volontà della Plastic Head è di tenerci come “punta di diamante” della Label. Siamo onorati che la scelta sia caduta su una band italiana.
Da quando uscì the vampire chronicles sospetto che siate conoscitori e/o giocatori del gioco di ruolo “Vampire the masquerade”. Mi sbaglio? Avete qualcosa da dire sull’argomento giochi di ruolo?
Mi dispiace deluderti ma non ho mai giocato a quel gioco in vita mia… e ad essere onesto non ne so un gran chè. Però adesso non ti suicidare dai! Perchè pensavi questo? In realtà ci chiamiamo Theatres des Vampires in omaggio a Anne Rice ed i suoi splendidi romanzi… ci piace l’idea del Teatro dei Vampiri.
In passato giocavo alle prime edizioni di Martelli da Guerra e Advanced Dungeons and Dragons… ma ti parlo di cose risalenti a 10 anni fa. Non ho molto da dire sui giochi di ruolo… mi piacciono le persone che giocano in questo modo però… noi abbiamo la musica per sfogarci, loro hanno questo! E’ un ottimo modo di passare qualche ora in compagnia di amici bevendo una birra. Quindi che c’è di male?
Con “Suicide Vampire” sicuramente non si può più definire la vostra musica Black metal. Come definireste il vostro stile, al di là delle etichette?
Basta è! E’ la seconda intervista in Italia che afferma che non siamo più Black Metal! Cazzo non lo siamo più dal 1998!
Lo avremo detto e ridetto in centinaio di riviste, in Italia, all’Estero ed anche sulla Luna. Noi NON VOGLIAMO essere una black metal band e non lo siamo (e non lo saremo mai). Figurati che io a casa non ho neanche un disco di Black Metal (ho alcuni Cd di band italiane tipo i Maldoror, i Cadaveria e gli Abhor, ma più per amore della musica metal Italiana che per amore del genere), e dal 1997 sono uno dei principali compositori della band.
Quindi se io non ascolto Black Metal, come possiamo noi essere Black Metal? A volte ci etichettano in questo modo per le tematiche trattate e per le atmosfere cupe. Anche per il cantato che spesso è Screaming… ma la musica che sicuramente un Gothic Metal molto sinfonico ed estremo in alcuni momenti… Diciamo un “Extreme Gothic Metal”.
Pensate possa essere penalizzante il fatto di provenire dall’Italia, purtroppo ancora troppo in ombra rispetto ad altri paesi?
Bè è stata una strada tutta in salita, questo è vero… però ormai ci avviciniamo ad essere i leader del settore in questo tipo di musica.. quindi se c’è stata una penalizzazione c’è stata all’inizio… ma ora ci conoscono un pò tutti in Europa…. Ora dobbiamo solo espandere ulteriormete la nostra notorietà, e non sarà semplice, perchè più ci si avvicina a detenere il “trono” di leader del settore (parlo di Extreme Gothic Metal) più si deve lottare contro aspre critiche e meccanismi assurdi del “music business”.
Quali sono i pezzi di cui vi ritenete più soddisfatti? Potete poi parlarmi un po’ della title-track, che mi sembra in assoluto la più particolare traccia dell’album?
Lilith Mater Inferorum, Tenebra Dentro, Theatre of Horror e Suicide Vampire, sono sicuramente i pezzi che amo di più.
Suicide Vampire è particolarmente interessante perchè arrangiata quasi interamente con il Meastro Elvin Dimithri, primo violinista dell’orchestra filarmonica di Tirana e collaboratore assiduo di Ennio Morricone. E’ lui che ha scritto ed eseguito le parti di violino nel Cd. In Suicide Vampire ha fatto un lavoro egregio, perchè il violino è presente per quasi la totalità della canzone, ma non risulta mai fastidioso e va a collocarsi perfettamente tra le chitarre e la voce. D’altronde con un professionista di tale calibro era difficile fallire…
Un eseperimento stupendo quindi che ripeteremo anche nel prossimo album, in quanto Elvin ci ha già dato la conferma che collaborerà con noi anche per i prossimi lavori in fase di arrangiamento.
A livello d’immagine viene spontaneo collocarvi nei vari movimenti avanguardistici del metal odierno. Quanta importanza assume questa componente per la band?
Bè l’importanze è sicuramente legata al fatto che avendo la band una maggiore visibilità, si deve cercare di fare di tutto per risultare sempre attuali e soprattutto omogenei nell’impatto visivo. Siamo pignoli ed attenti in tutto quello che facciamo, compresa l’immagine che mostriamo al pubblico… che poi non è così distante da come siamo tutti i giorni… bè forse abbiamo un pochino meno trucco quando ci svegliamo la mattina 😉
Come mai la scelta, evidente anche nel vostro monicker, di trattare da sempre tematiche così legate al vampirismo?
Bè premesso che non sono io che scrivo i testi, ma solo le musiche… credo che Lord Vampyr sia in qualche modo ossessionato dalla figura dei Vampiri… credo che sia una cosa che vada oltre dal semplice amore per l’immagine che tutti abbiamo di questi esseri.. A volte si trattano anche liriche anticristiane… mi piacerebbe però specificare alcuni punti a proposito.
A volte siamo molto duri nei nostri testi, e forniamo un immagine stereotipata del satanismo… Questo lo facciamo più che altro per prendere per il culo preti e associazioni di mamme-antirock. Mi piace pensare che dopo aver letto i nostri testi, qualche ben pensante si metta a gridare “Allora è tutto vero!!! Questi vogliono bruciare chiese o chissa cosa!”
Come dico sempre il modo migliore per combattera la chiesa è sicuramente avere un disinteresse totale per quei temi… e non certo bruciare chiese o impalare suore… Sarebbe un modo di ammettere il loro potere in qualche modo.. Noi preferiamo e consigliamo semplicemente di ignorarli…
Tra l’altro ho visto che in Italia in questo periodo c’è una pericolosa rinascita di “razzismo” verso chi ascolta questo tipo di musica, si veste di nero o porta un braccialetto borchiato. Recenti trasmissioni in televisione mi hanno fatto rabbrividire… ho sentito affermazioni pazzesche.. tipo che chi va con un braccialetto borchiato per strada dovrebbe come minimo essere controllato dalla polizia! Siamo messi proprio male ragazzi! Siamo diventati tutti possibili serial killer!!!
Voi che fate informazione dovreste parlarne di più ed informare i ragazzi su che tipo di “dittatura” ci si prospetta all’orizzonte, invece che stare qui a perdere tempo con l’intervista ai Theatres des Vampires!
Quali sono stati, soprattutto nei primi anni, i gruppi che più vi anno influenzato o ispirato? Ne conservate ancora oggi le tracce o credete di esservi definitivamente staccati da influenze esterne?
Le influenze esterne rimangono sempre, sopratutto per il mio amore per la musica classica e per i temi dei film dell’orrore… Quindi direi che ancora oggi ci sono brani o autori che ci influenzano fortemente… Del resto i rimandi di Tenebra Dentro alla colonna sonora di Inferno di Keith Emerson sono palesi.
Quali sono oggigiorno i gruppi che stimate o ascoltate?
In Italia stimiamo molto Novembre, Cadaveria, Death SS.. gente che si sbatte per suonare e portare all’estero il nome dell’Italia. Ascoltiamo un pò di tutto… dovremmo fare un numero speciale solo per i nostri gusti musicali…
Nella vostra vita che importanza assume il fatto di suonare nei “Theatres Des Vampires”?
Bè ha una grande importanza. Possiamo fare cose e incontrare gente che la maggior parte dei musicisti underground neanche sogna lontanamente. Siamo una band italiana che in una etichetta estera, vende di più dei suoi colleghi esteri… che c’è di meglio?
Come sono i vostri live? Riuscite a riportare le stesse atmosfere anche sul palco?
Oggi gli show dei Theatres des Vampires, sono molto più dinamici e fatti di musica, anzichè di immagini. Usiamo parecchi effetti pirotecnici (quando i locali lo permettono) ed alcune componenti teatrali sono rimaste… ma sono molto dinamiche e perfettamente integrate alla musica…
I nostri show rimangono comunque di fortissima atmosfera… siamo molto più violenti live che sui dischi… e suoniamo definitivamente meglio di molte band inglesi che piacciono tanto agli italiani… Molta gente che viene ai nostri show solo per curiosità, ne esce con tutti i nostri dischi sotto braccio… e come saprai è sul live che una band mostra quanto vale.
Vi ringrazio a nome di truemetal.it e vi lascio la conclusione.
Grazie a te… è stato un piacere!
Spero di vedervi tutti ai nostri concerti! E’ grazie al vostro entusiasmo che ci sentiamo vivi! Stay black… stay Evil
Necros