Thy Majestie (Claudio Diprima)
A tre anni di distanza, torna sulle pagine di TrueMetal il metallo “made in Sicily” più conosciuto, con le parole del batterista Claudio Diprima dei Thy Majestie. Claudio ci illustra la nuova release “Dawn“: un album che rappresenta un vero e proprio punto di rottura col passato, soprattutto per quanto riguarda la nuova attitudine dei componenti del gruppo nei confronti delle potenzialità della band e delle scelte intraprese.
1) Un saluto a tutta la band. Eccoci qui dopo 3 anni dall’ultima intervista per parlare di “Dawn” e del metal siciliano… Ma prima ancora di tutto dei Thy Majestie. L’anno scorso ci sono stati un po’ di “pasticci” in line-up. Chi sono oggi i Thy Majestie?
Un saluto a Truemetal e ai suoi lettori! I Thy Majestie oggi sono Dario Cascio alla voce, Simone Campione alla chitarra, Dario D’Alessandro al basso, Valerio Castorino alle tastiere e io (Claudio Diprima) alla batteria. Sì, è vero, sono successe un po’ di cosette eheheh. Tutto è cominciato in prossimità della nostra partenza per il Fear Dark festival in Olanda. Si erano create parecchie tensioni all’interno della band che sono sfociate con l’abbandono di Grillo (voce) e Santini (chitarra) appena un mese prima della partenza per i festival. Non sto qua a raccontare i retroscena ma vi posso assicurare che non è stata una cosa piacevole… nel Settembre 2007 Giuseppe Bondi’ (tastiere e membro fondatore insieme a me) si è trasferito a Roma e quindi è stato impossibile continuare a lavorare assieme, nel frattempo l’altro chitarrista (M.Malta) si è fatto prendere dallo sconforto ed ha deciso di mollare. In sostanza siamo rimasti della vecchia line-up solo io e il bassista Dario D’Alessandro, quelli che ci hanno creduto e che ci credono.
2) Nuova etichetta alle spalle: la Dark Balance Records è una label ancora agli esordi, visto che “Dawn” è la loro settima pubblicazione. Al più dei lettori suonerà molto probabilmente sconosciuta. Come vi siete trovati finora?
Sì, è piccola è vero, ma a noi non interessava una etichetta enorme. Nemmeno abbiamo spedito promo in giro. Abbiamo conosciuto Kim (titolare dell’etichetta) al Fear Dark (è uno degli organizzatori) ed abbiamo capito che aveva parecchi contatti per farci esibire live. La Scarlet è un’etichetta più grande, con ottima distribuzione, ma non con loro non abbiamo mai fatto nulla live, a parte 3 date con i Vision Divine. Abbiamo fatto 2 conti e ci siamo detti: “Preferiamo vendere 5000/6000 copie e restare a suonare a Palermo, o ci facciamo un po’ di concerti in giro per l’Europa e magari i CD li vendiamo ai concerti?”. Come puoi facilmente intuire abbiamo scelta la seconda.
3) La release date è stata posticipata di un paio di mesi, dal 2 luglio al 1 settembre. A cosa è stato dovuto il ritardo? Ritardi sui lavori o semplicemente mossa di mercato per lanciare il disco in un periodo meno vacanziero?
Ritardo sui lavori più che altro. Avendo registrato e mixato tutto io ho voluto fare le cose per bene e ho perso parecchio tempo nel mixing.
4) Prendendo in mano il vostro CD, si nota subito una differenza sostianziale in termini di artwork: dopo una discografia caratterizzata da copertine con cavalieri, scudi e ampi richiami al Medioevo, ci troviamo oggi di fronte a un’idea completamente diversa. Lascio a voi il compito di descriverla e di motivarne la scelta.
Sì, volevamo staccarci completamente dal filone medievale. La copertina è stata scelta semplicemente perchè ci piaceva e si staccava dai soliti stilemi “metallari”. Il bambino sdraiato sulla terra arida con l’alba all’orizzonte potrebbe simboleggiare i Thy Majestie che rinascono dopo il periodo di stanchezza , apatia e svogliatezza in cui la band stava sprofondando.
5) Il titolo dall’album rispecchia i contenuti, ma mi viene spontaneo pensare che ci sia un riferimento implicito al come si possa sentire la band in un determinato momento. Questa “Dawn”, quest’“Alba”, è metafora di una nuova “rinascita” per voi? Soprattutto tenendo conto dei cambi di line-up e di una novità importantissima che è quella di un nuova voce al microfono… Possiamo dire che è l’alba di una nuova era per i Thy Majestie?
Sì, è proprio così. Rinascita. Non so se i Thy Majestie faranno un quinto album, non lo posso sapere (lo spero ovviamente), ma di certo questo disco per noi rappresenta una rinascita. Per quel che mi riguarda è il disco a cui tengo di più, gli altri hanno perso importanza e valore per me. Sarà che sono rimasto amareggiato da certe situazioni… “Dawn” invece rappresenta il lavoro di 5 amici, 5 persone che si vogliono bene sul serio e che sono veri amici, che lavorano bene e in sintonia. Qualunque cosa succeda dopo non importa, l’importante è che “Dawn” rimarrà per noi indelebile.
Dario Cascio era un “Cliente” del mio studio di registrazione. Quando Grillo ci lasciò in asso (ed in un mare di feci) prima di partire per l’Olanda eravamo disperati, perchè già due anni prima avevamo “bidonato” gli organizzatori del Fear Dark a causa dei ritardi nelle registrazioni di “Jean D’Arc” e loro ci erano rimasti molto male. Ci avevano voluto concedere una seconda chance. “Bidonarli” di nuovo sarebbe stato veramente una cosa inammissibile. Ma purtroppo grazie ai capricci di qualcuno ci stavamo riuscendo di nuovo. Contattai Dario che ricordavo avesse una voce notevole ma che non aveva mai cantato metal (lui proviene dall’Hardcore melodico) e gli chiesi se voleva provare. Ci è bastata mezza prova per prenderlo con noi. Dario inoltre è un frontman eccezionale e le nostre performance live sono cresciute di livello in maniera esponenziale! Ora siamo una band che è in grado di affrontare qualsiasi palco e la prova è che mentre prima non eravamo in grado di mettere alcun video online per carenza di materiale “proponibile”, adesso i video su youtube (sempre amatoriali ovviamente) abbondano.
6) La tracklist conta 8 brani, suddivisi in 3 capitoli: “Trapasso”; “Rovina”; “Vendetta”… Com’è nata l’idea di questo nuovo concept? Potete riassumere il contenuto della trama per chi non ha ancora avuto il piacere di ascoltare l’album?
Come hai già detto, Dawn si svolge in 3 atti, che hanno un preciso significato. L’idea di Dario Cascio era quella di esprimere in termini testuali un concept basato su una guerra combattuta nel futuro ma che nel contempo fosse una testimonianza della nuova era dei Thy Majestie. In “Trapasso” diamo una visione globale dell’album, di un mondo ormai distrutto e del “cattivo di turno” che sembra aver ormai vinto. “Rovina” invece guida l’ascolto attraverso i piani di rivincita del protagonista, che poi si avvererà appunto in “Vendetta”.
Potrebbe essere visto come una “minestra riscaldata”, la solita storia del bene contro il male, invece noi diamo a questo concept un significato che va oltre il suo significato più stretto: Questo è l’album della nostra rinascita, della nostra ritrovata serenità e voglia di live!
7) Quali sono i brani che vi hanno impegnato maggiormente dal punto di vista compositivo? E dal punto di vista del songwriting invece?
Sicuramente la “Legacy Suite” (16 minuti divisi in 5 tracce) è quella che ci ha impegnato di più dal punto di vista compositivo e dell’arrangiamento, soprattutto è stato difficile dare continuità al pezzo e renderlo sempre coinvolgente e mai noioso (per la cronoca io odio i pezzi lunghi ehehe) . Alla fine però ci riteniamo molto soddisfatti e il risultato finale ci ha ripagato delle fatiche. Comunque tutto il songwriting si è spostato verso songs più facilmente riproducibili dal vivo e che abbiano più impatto.
8) Se doveste infilarvi in una categoria metal oggi, vi sentitereste 100% power o cedereste qualche altro punto percentuale anche agli generi? L’influenza prog, per esempio, fa ancora capolino in “Dawn”…
Sinceramente non lo sappiamo, non ci piace etichettarci, diciamo che l’idea era quella di cercare di creare qualcosa di nuovo, il power ha ancora tanto da dare nonostante molti lo vogliano morto.
Sicuramente la contaminazione con gli altri generi è l’unica strada per la salvezza. Noi abbiamo cercato di introdurre molti synth e suoni elettronici, addirittura nel ritornello di “Through Heat and Fire” abbiamo utilizzato il cosidetto effetto “Cher” alla voce, ovvero una sorta di “vocoder” che tipicamente si sente in brani “pop” o roba tipo “Eiffel 65”! La cosa potrebbe sembrare assurda, ma vi assicuro che a un primo smarrimento iniziale poi ci si rende conto che l’effetto si sposa benissimo con la melodia. Non abbiamo minimamente avuto paura di sperimentare roba del genere, usare synth “discotecari”, non ci siamo fatti intimorire dal fatto che a molti nostri fans non sarebbe piaciuto. Alla fine le melodie sono sempre molto “catchy”, lo scopo insomma era quello di creare una sorta di “Electro Sympho-Epic power metal” eheheh…
9) Intervistare voi non può far altro che farci venir voglia di chiedervi come va la scena metal siciliana…
Mah, alla fine è sempre la solita solfa, ci sono le band, ci sono i musicisti, c’è la voglia, ma mancano i mezzi e soprattutto mancano i soldi. Le band difficilemente riescono ad attraversare i confini della Sicilia perché troppo costoso. In più in Sicilia mancano locali, mancano le strutture, non c’è la mentalità giusta, siamo ancora troppo arretrati mentalmente per poter supportare un genere come il metal che è visto ancora come la musica di Satana, eheheh, ridicolo!!!
10) Sappiamo che vi esibite live a Palermo ogni qual volta è possibile, ma quest’anno avete macinato parecchi chilometri in Europa: Olanda, Germania… fino a esser chiamati come headliner all’Immortal Fest in Finlandia. Ora che avete la nuova release da presentare, ci sono i piani per un eventuale tour?
Si, l’unico posto dove riusciamo a suonare in Italia è la nostra città Palermo. Per il resto non abbiamo contatti né amicizie, né altro per poter ambire a far altro al momento. Per fortuna però siamo riusciti a suonare varie volte all’estero. Abbiamo suonato 2 volte al Fear Dark Festival in Olanda, poi siamo stati headliners all’Immortal Fest in Finlandia, e adesso ci accingiamo ad andare a Oslo per il Nordic Fest, poi a novembre in Olanda per il Brainstorm festival dove registreremo il nostro primo DVD live, e poi in Germania e Belgio un paio di concerti con i Menna Brinno. In Italia al monento nulla 🙁 . Comunque (mi rivolgo a chi organizza i festival) a noi non invitateci mai, mi raccomando 😉 .
11) Vi ringraziamo per il tempo che ci avete dedicato. Le ultime righe sono tutte per voi. A presto!
Un enorme grazie a Truemetal per lo spazio concessoci, invitiamo tutti i lettori a venire a visitare la nostra pagina Myspace www.myspace.com/thymajesty, come si dice ormai “ADDATECI”, saremo lieti di avervi come amici, e non dimenticate il nostro sito ufficiale www.thymajestie.com con tutte le news, foto, etc etc! Grazie e alla prossima!