Time Machine (Lorenzo Dehò)
Ecco a voi l’intervista che Lorenzo Dehò, mente pensante dei Time Machine, ci ha gentilmente rilasciato in seguito all’uscita del nuovo disco Evil.
– Salve Lorenzo, come va?
Stancamente bene direi, dopo un periodo a basso regime sono tornato alla mia usuale iperattività, molte soddisfazioni sia con il gruppo sia con la label ma la stanchezza si fa sentire!
– Passiamo subito a parlare dell’ultimo disco dei Time Machine, Evil, potresti presentarcelo con parole tue?
E’ un album di canzoni, molto più diretto e godibile dei precedenti ma anche più elaborato e di gran lunga meglio prodotto. Questa volta mi sono impuntato e ho voluto che suonasse come volevo io, il risultato è tutt’altro che disdicevole: penso che sia il nostro album che suona meglio. E’ un concept-disc come da tradizione Time Machine ma ogni brano ha anche una storia propria. Dobbiamo rendere grazie al grande, immenso e disponibilissimo scrittore Valerio Evangelisti se siamo riusciti ad innalzare sensibilmente il livello contestuale e letterario delle nostre composizioni. In più ora posso contare su musicisti semplicemente fenomenali: Gianluca Ferro (ex Arkhé) alla chitarra, Claudio Riotti (Arkhé e Madbones) alla batteria, Gianluca Galli (Mantra) alla chitarra, Alex Del Vecchio alle tastiere e il nuovo singer Omar Zoncada che ha occupato il posto di Pino Tozzi alla voce; Non ho mai avuto un gruppo così gruppo e così professionale! Confesso di vivere un momento particolarmente felice della vita dei Time Machine! Stiamo preparando un po’ di date live e contemporaneamente il nuovo album. “Evil” sta andando bene, molto bene direi. Le vendite sono superiori agli album precedenti e il riscontro di critica e di pubblico è stato finora esaltante. Penso che il voto più basso che abbiamo ricevuto sia 8/10. Siamo anche in concorso per la colonna sonora di un film (e con questo sarebbe il secondo) e qualcos’altro che al momento non mi sovviene.
– Sappiamo che il disco è un concept album ispirato ai romanzi di Valerio Evangelisti sull’inquisitore Eymerich, da cosa è nata questa idea?
Avevamo già approcciato un tema di Evangelisti in un brano di “Eternity Ends”, per un puro caso sono riuscito a contattarlo e da lì è nata un’incredibile collaborazione presto allargatasi a rapporto di amicizia “elettronico-epistolare”…è una persona incredibile: lui parla e tu impari. Impressionante! Il suo personaggio era per me un invito a cena: si presta in modo incredibile ad assumere ed esplicare le tematiche da sempre trattate dai testi dei Time Machine; inoltre, con la sua supervisione siamo riusciti a mettere insieme un puzzle di notevole spessore. Siamo orgogliosi di “Evil”: in un periodo in cui pagheresti per non leggere di draghi spade ed elfi abbiamo trattato temi diversissimi tra loro pur riuscendo a farli rientrare in un “romanzo breve”.
– L’album che ho tra le mani è destinato a essere un disco singolo o ce ne saranno altri in futuro ispirati alla figura dell’inquisitore domenicano?
E’ il primo di una trilogia. Eymerich è uno splendido veicolo per attraversare le ere del tempo e potere trattare qualsiasi argomento da diversi punti di vista.
– Cosa ti piace di più dei romanzi di Eymerich?
I diversi ritmi di scrittura che il geniale “Magister” Evangelisti conferisce alle varie parti a seconda delle epoche in cui sono ambientate e della situazione in cui si svolgono. Inoltre, per un amante di storia e filosofie come me, ogni pagina è fonte di apprendimento. La cosa che mi piace di più del domenicano in sé è però la convivenza che in lui esiste del bene e del male. E’ un bellissimo dualismo, l’essenza degli esseri viventi. Ma non andiamo troppo lontano….
– Durante il lavoro di composizione del disco avete avuto dei problemi? Ci sono mai stati momenti in cui vi siete trovati in difficoltà per via della personalità di Eymerich?
Di problemi ne abbiamo avuti a iosa, tant’è vero che il disco è stato interamente costruito in studio e non l’abbiamo mai provato insieme fino a qualche settimana fa. Alcuni dei musicisti neanche si conoscevano….
Porre in musica la personalità di Eymerich e le diverse angolazioni del suo pensiero è stato abbastanza un lavoraccio: si rischiava di ricadere nella solita minestra “il cavaliere uccide il dragone”. Come ho detto prima, per fortuna nei momenti topici scattava l’e-mail al Magister con richiesta di aiuto e subitaneo arrivo dell’ancora di salvezza! Credimi non è facile imbastire una storia come quella di “Evil” e riuscire a mantenere le rime, le metriche, ecc. E’ stato più facile esprimere il lato oscuro e maligno del buon Nicolas che non la parte più radiosa e “umana” (anche perché di sé non è tanto un “bonaccione”). La parte più bella è stato metterlo in situazioni in cui per fare il bene dovesse fare del male! L’eterno paradosso della storia.
– Che rapporto c’è tra voi ed Evangelisti? Sul disco c’è una presentazione a sua firma, vi siete mai rivolti a lui per un aiuto?
Yes, vedi sopra. Alla fine gli è piaciuto ciò che avevamo fatto e cui lui aveva anche contribuito e ci ha onorati di quella stupenda presentazione con preghiera di pubblicarla. Detto fatto, l’abbiamo messa addirittura sul CD; sai com’è: non capita tutti i giorni! Era a noi che rendeva lustro!
– Più o meno per l’intervista è tutto, solo due cose ancora, la prima è che la nostra è una rivista online, cosa ne pensi della possibilità di scaricare musica da Internet e delle infinite possibilità offerte dalla rete? Nella storia del vostro disco non ne esce molto bene 🙂
Penso che la possibilità di scaricare musica via rete sia sacrosanta: permettere ai gruppi di farsi “assaggiare” e ai possibili acquirenti di non comprarsi un disco “sola” solo basandosi sul gusto di qualche recensore. Al tempo stesso bisogna ricordare che ogni prodotto ha un proprio costo.
Gli abusi della rete sono esattamente gli stessi di ogni altro veicolo creato dall’uomo: l’automobile è comoda ma c’è chi non rispetta il codice della strada.
Nel nostro disco la rete non ne esce male; è solo che buona parte delle sue applicazioni sono dedicate a schifezze come la pedofilia e alle transazioni internazionali di denaro estremamente sporco. E’ per questo ch’è stato facile immaginare che il maligno si muovesse sulla rete per via della facilità di raggiungimento di miliardi di anime nel tempo di un bit. Al tempo stesso e per una questione numerica i sempre maggiori utenti “normali” pongono in minoranza coloro che ne fanno un’uso improprio. Senza per questo dovere trascendere nell’oscurantismo telematico. Inoltre al momento la rete si pone come unica alternativa alla sempre crescente mediocrità del sistema televisivo (almeno in Italia) e offre vantaggi innegabili a chi desidera avere l’enciclopedia del mondo a portata di mouse.
– E la seconda è invece se vuoi dire qualcosa ai lettori di TrueMetal.
Grazie per avere letto questi nostri scarabocchi e se siete arrivati fino a qui un grazie doppio!
– Ti ringrazio per il tempo che hai dedicato a me e ai nostri lettori e ti auguro una buona giornata, speriamo che il prossimo disco non si faccia attendere 🙂
Grazie a te, a voi e ai vostri lettori. Non so quanto ci metteremo a fare il prossimo disco ma di sicuro non faremo una schifezza di minestra riscaldata solo per accelerare i tempi. Se ce la faremo a farlo bene e presto tutto di gudagnato, differentemente vi avremo tributato il giusto rispetto dovuto all’ascoltatore. Parola!
E con questo è tutto, ma presto vi proporremo anche una bella intervista a Valerio Evangelisti, lo scrittore che con il personaggio dell’inquisitore Nicolas Eymerich ha ispirato l’ultimo disco dei Time Machine