Trail of tears (Ronny Thorsen)
Date le notizie poco confortevoli che ho trovato in giro, potresti descrivere brevemente ciò che è successo ai Trail of Tears durante la release di Oscillation?
Beh, abbiamo sofferto un sacco di problemi durante le registrazioni. Il fattore più importante è stato che la nostra cantante Cathrine ha passato un brutto momento a livello personale e non ha potuto prendersi cura di se stessa. Di conseguenza la sua voce ne ha sofferto profondamente e abbiamo dovuto fare tutte le parti vocali femminili due volte. Il che ci ha fatto perdere un’enorme quantità di tempo ed ha causato un sacco di frustrazione. Inoltre, dopo un po’ è divenuto chiaro anche che Cathrine e il suo fidanzato, il chitarrista Bjørn Erik avessero iniziato a formare un gruppo a sé stante, in netto contrasto, all’interno della band e alla fine il clima di lavoro è diventato insopportabile per gli altri membri. Naturalmente tutta questa faccenda è culminata quando Cathrine alle spalle di tutti noi ha pubblicato una falsa dichiarazione sulla nostra pagina ufficiale di Facebook, affermando che avevo lasciato la band. Non è mai stata mia intenzione, anzi, dati i rapporti tesi avevamo un accordo reciproco che avremmo pubblicato l’album e solo inseguito ognuno sarebbe andato per la sua strada, volevamo dare un addio professionale e rispettoso. Tutto questo si è rivelato impossibile ed ho capito che non potevo salvare i Trail of tears.
Le relazione tra i membri della band sono state sempre problematiche negli ultimi anni o ha la scissione è venuta fuori tutta d’un tratto?
No, è stato sicuramente un accumulo. Come ho già detto, Cathrine e Bjølrn Erik si sono messi assieme un anno prima della release, la cose da lì in poi sono andate precipitando. Hanno preso le distanze dalla band e è stato chiaro che non era possibile continuare con loro. Naturalmente abbiamo considerato l’idea di sostituirli, ma dopo una serie di cambi di formazione, ci siamo trovati davanti alla decisione di scrivere la parola fine sulla storia dei Trail of tears. Io sono l’unico membro rimanente e detengo tutti i diritti riguardanti la band quindi non c’è band senza di me.
A mio parere, nel 2004 il tuo gruppo era sull’orlo di diventare una delle band più famose della scena gotica, poi qualcosa è andato storto. Hai una vaga idea di quello che potrebbe essere successo?
Penso che sia completamente ipotetico pensare a cosa sarebbe potuto succedere. A mio parere, ci sono diversi motivi che potrebbero aver avuto un ruolo importante. La band ha probabilmente fatto qualche errore e allo stesso tempo il livello di una band è determinato dai collaboratori esterni. Per avere successo oggi, hai bisogno di una grande squadra che ti pompa alle spalle, composta da un’etichetta, manager che lavorano duro e le offerte giuste al momento giusto. Non abbiamo avuto niente di tutto questo.
E cosa ne pensi della scena gothic attuale? A parte nomi ben noti come Epica, Within Tenmptation ecc. è abbastanza difficile trovare nuove band interessanti.
Sono d’accordo con te, c’è un sacco di spazzatura là fuori. È il risultato del fatto che è facile incidere un disco oggi e qualsiasi band provvista di apparecchi di registrazione basilari può tranquillamente fare un album in camera. Ma anche se è facile fare un album, è davvero difficile fare una release qualitativamente buona, i budget sono inesistenti e non vi è più alcun controllo della qualità. Solo pochi anni fa un gruppo doveva dimostrare il prprio valore prima di arrivare ad un contratto. Oggi non c’è bisogno di avere un contratto, ogni band può fare registrazioni scadenti e di conseguenza la scena viene inondata da gruppi di scarsa, se non nulla qualità o originalità. Mi piacciono entrambe le band che hai menzionato anche se non definirei gotica nessuna delle due. I Within Temptation sono praticamente un gruppo di rock sinfonico oggi, sebbene spacchino ancora a mille. Stesso discorso per gli Epica, una band che lavora duramente per ogni disco. Ma queste band sono in grado di operare ad alti livelli perché hanno il giusto sostegno da parte dell’etichetta. È solo una questione di soldi.
Hai dichiarato che questo è l’ultimo album dei Trail of Tears. Quali sono i tuoi piani da qui in poi?
Dato che sono la mia band e detengo tutti i diritti posso dire che non ci saranno Trail of tears senza che io ne faccia parte. So che ora come ora non sembra una prospettiva invitante. Penso che i Trail abbiano dato ed è il momento di guardare altrove per la musica. Ho una nuova band, i Viper Solfa, attualmente sto scrivendo materiale per il primo album ed abbiamo alcuni nomi davvero interessanti nella line-up, nomi che saranno rivelati a breve.
Hai intenzione forse di assumere persone nuove o vuoi provare una one-man band?
Come ho detto, i Trail of Tears sono la mia band. Tengo i diritti in quanto unico membro originale e gli altri hanno smesso di loro spontanea volontà. Gli altri membri non sono stati licenziati e dunque non hanno alcun modo di portare avanti il gruppo con lo stesso nome. I Trail of Tears non esistono senza di me e sono l’unico che stabilire che cosa accadrà. In questo momento i Trail of Tears sono un capitolo chiuso, ciò che accadrà in futuro è una cosa che non posso prevedere, ma se la band tornerà, sarà per una mia decisione.
Stai pensando un tour? Altrimenti, come ti piacerebbe promuovere Oscillation.
Ovviamente, ogni tour o attività live è impossibile in quanto la situazione me lo impedisce. È un vero peccato, perché ho sempre immaginato di fare un vero e proprio tour di addio per chiudere la storia, ma il clima di lavoro e tutta la situazione attuale semplicemente non lo permette. Così sto promuovendo l’album nel modo migliore possibile, rialasciando comunicati stampa, interviste e rimanendo attivo online. Questo è più o meno tutto quello che posso fare in questa situazione, e dovrebbe farti capire quanto tutto sia a puttane al momento.
Eventuali altri progetti per il futuro vicino?
Tenete gli occhi puntati sui Viper Solfa e grazie per il vostro sostegno nel corso degli anni!