Trieste Is Rock: tutti gli appuntamenti dell’autunno
Comunicato stampa
Al via la prossima settimana l’autunno incandescente di Trieste Is Rock.
Si parte il 24 settembre con il prog metal dei norvegesi Circus Maximus, protagonisti alMacaki di una sorta di minifestival che vedrà sul palco anche gli svizzeri Appearance of Nothing, i capitolini D.G.M. e i triestini Blue Rose.
Il 4 ottobre, come già accaduto negli scorsi mesi, spazio al release party di una band locale: è il turno dei Sinheresy, che presentano al Miela il loro esordio nel metal sinfonico “Paint The World”.
Il 31 ottobre, sempre al Macaki, arriva a Trieste nel primo tour italiano un mostro sacro del rock melodico come i canadesi Harem Scarem, che celebrano il ventennale del seminale “Mood Swings”. Ad aprire ci saranno gli emiliani Perfect View con il loro AOR di classe.
Sul palco del Teatro Miela il 5 novembre ci sarà una vera e propria leggenda dell’hard rock inglese: i Quireboys, capitanati dal carismatico frontman Spike. Ad accompagnarli, i promettenti svedesi Bonafide e i nostrani Gonzales.
Per chiudere, il colpo grosso con la già annunciata unica data italiana dei Kamelot, il 21 novembre al Teatro Miela. A scaldare i motori, in quel caso, ReVamp e Tellus Requiem.
Di seguito i riferimenti per le prevendite:
– SEDE TRIESTE IS ROCK (Corso Italia 9) lunedì e giovedì dalle 16 alle 18. (TICKET SOCI E NON SOCI, ISCRIZIONI)
– Ticketpoint, Corso Italia 6/c, Trieste (TICKET NON SOCI)
– Libreria Minerva, Via San Nicolò, Trieste (TICKET NON SOCI)
– Animal’s club, Via Udine 57/d, Trieste (TICKET NON SOCI)
– La bottega degli animali, Via D’Annunzio 3, Muggia (TS) (TICKET NON SOCI)
– Macaki, Viale XX settembe 39/a (TICKET NON SOCI) SOLO PER EVENTI CIRCUS E HAREM
Maggiori informazioni su concerti e prevendite sul sito www.triesteisrock.it.
CIRCUS MAXIMUS
I Circus Maximus sono il gruppo melodic progressive metal più famoso della Norvegia. Nascono ad Oslo, nel 2000, quando un gruppo di compagni di scuola, Michael “Mikey” Eriksen (vocalist) e i fratelli Mats (chitarrista) e Truls Haugen (batterista) si uniscono al tastierista Espen Storø (presto sostituito dal talentuoso Lasse Finbråten) e al bassista Glen Møllen, formando così i Circus Maximus, nome che deriva da un videogioco. Il loro album d’esordio, The 1st Chapter, (2005) riscuote buone recensioni e critiche dalla stampa musicale internazionale, facendo proseliti tra i fans di bands più famose quali Dream Theater, Symphony X, Fates Warning e Queensryche. Ma è nell’Agosto del 2007 che il capolavoro “Isolate” li fa distinguere anche al di fuori della Scandinavia, grazie ad un sound più maturo e più originale rispetto al loro debut album. Girano il mondo suonando con le band principali del filone Prog Metal (Queensryche, Symphony X, ecc…) partecipando ai più prestigiosi Festival Europei. Nel 2012, dopo cinque lunghi anni di silenzio, la loro evoluzione artistica si completa con il complicatissimo “Nine” con canzoni ricche di melodie mischiate ad elementi musicali power metal, sempre ricche di sintetizzatori e tastiere, ma con sonorità ancor più moderne, accostabili ai Muse. I vickinghi torneranno per un mini tour in Italia, Germania e Svizzera, dopo esser stati protagonisti in Giappone (al famoso “Loud Park 12 Special” nel Febbraio di quest’anno) e nella vetrina più illustre del mondo, (per la seconda volta), al prestigioso “Prog Power Festival” ad Atlanta (USA)…poteva mancare Trieste?
SINHERESY
I SinHeresY nascono ufficialmente a Trieste nel 2009. La band comincia a esibirsi nei locali della regione e della vicina Slovenia e dà alla luce nel 2010 il primo demo contenete due brani di matrice power metal sulla scia di gruppi quali Edenbridge, Kamelot e i primi Nightwish. Nei mesi successivi con la stesura dei nuovi brani i SinHeresY virano verso un sound più cupo e dai marcati accenti sinfonici. Nel giugno 2011 la band entra nello Studio 73 di Ravenna e si affida a Riccardo “Paso” Pasini (già al lavoro con Extrema, Ephel Duath, BeerBong) per l’incisione del primo EP ufficiale della band “The Spiders and the Butterfly”. Terminato il lavoro nell’ottobre dello stesso anno la band firma un contratto per la distribuzione con la Revalve Records di Roberto “Rob” Cufaro. “The Spiders and the Butterfly” raccoglie da subito consensi unanimi di pubblico e di critica e viene eletto demo del mese dalla prestigiosa rivista italiana Metal Maniac. Nel gennaio 2012 la band entra nel roster della K2 Music Managment che ne seguirà la promozione, l’ufficio stampa e l’attività di booking. Durante lo stesso anno i SinHeresy girano il video ufficiale di “Temptation Flame” e il lyric video di “Forever Us”. L’11 aprile 2012 la band apre il concerto a Trieste della prima data del tour italiano dei Seventh Wonder. Nel frattempo comincia la composizione delle canzoni che andranno a comporre il primo full-lenght. Terminata la pre-produzione nel gennaio 2013 la band parte per un mini-tour nei paesi baltici dove presenta per la prima volta con ottimo riscontro i nuovi brani. A giugno dello stesso anno la band rivela il titolo dell’album “Paint the World” e firma con la Bakerteam Records per la pubblicazione dello stesso. Il full-lenght è registrato tra i Fear Studios e lo Studio 73 di Ravenna per quanto riguarda la band e i Fandango Sound Studio e gli Urban Recording Studios di Trieste per i guest musicians, tra cui il coro Auricorale Vivavoce diretto dalla maestra Monica Cesar. L’album è mixato e masterizzato ai Fascination Street Studios di Varberg (Svezia) da Johan Örnborg e Jens Bogren (Soilwork, Amon Amarth, Opeth, Paradise Lost).
HAREM SCAREM
La band si forma in Canada a fine anni Ottanta attorno all’inconfondibile voce di Harry Hess (ex-Blind Vengeance) ed al chitarrista Pete Lesperance (ex-Minotaur).
Il nome deriva dalla versione originale del cartone animato Bugs Bunny e la formazione originale includeva il batterista (ed ottimo cantante) Darren Smith ed il bassista Mike Gionet. L’omonimo album del 1991 ed il seminale “Mood Swing” raccolgono consensi unanimi in tutto il mondo tanto dalla critica quanto dai fans e proiettano la band direttamente nell’Olimpo dei migliori interpreti dell’hard rock melodico contemporaneo. I canadesi si conquistano un’aurea di band mitica, non solo grazie alle loro capacità artistiche e alle loro incantevoli melodie, ma lo fanno con un susseguirsi di albums (al momento se ne contano dodici, trascurando live, raccolte e progetti paralleli) e per le loro rarissime apparizioni dal vivo in Europa. A distanza di 5 anni dal loro momentaneo scioglimento, seguito all’uscita del loro album “Hope” (2008), l’agognata reunion, a cui si accompagna un riassesto della formazione che, attualmente, a fianco dei due membri fondatori, vede la presenza di Creighton Doane ai tamburi e Barry Donaghy al basso. Il capolavoro “Mood Swing” è stato ri-registrato quest’anno in occasione del ventennale dall’uscita con l’aggiunta di tre inediti
(Mood Swing II – Frontiers Records) e verrà riproposto durante questo loro tour mondiale, anche perchè, ad esclusione del Canada, al disco in questione non aveva mai fatto seguito un tour promozionale di supporto.
THE QUIREBOYS
I Quireboys sono una vera e propria leggenda dell’hard “gypsy style” rock made in UK. Attivi dal 1984, questi sei rocker londinesi sono passati attraverso nutrite perdite e cambi di line-up, e hanno suonato di fronte a milioni di fan in tutto il mondo, grazie al successo raccolto nei primi anni ’90 con l’album di debutto “A Bit Of What You Fancy”. Con il management di Sharon Osbourne, la band riesce ad ottenere una firma con la EMI che consentì la pubblicazione del primo disco, il cui successo raggiunse la seconda posizione nella classifica di vendita inglese, grazie anche alla popolarità del singolo “Hey You”. A supporto del primo album, la band si imbarca in un tour mondiale approdatoanche negli Stati Uniti per diverse date di apertura a band come L.A. Guns, Soundgarden, The Cramps e Iggy Pop, fino a suonare in casa propria insieme ai Rolling Stones e davanti a oltre 72000 persone per un concerto a Donington in compagnia di Whitesnake, Aerosmith e Poison and Tunder. La lunga tournée si è poi conclusa in Giappone al Tokyo Dome per un maestoso concerto che ha staccato oltre 50000 ingressi al botteghino. Di tutta questa esperienza è stato registrato un album live dal nome “Recorded Around The World”.
E’ difficile quantificare quello che hanno fatto i Quireboys in 29 anni di carriera. Fin dai primi giorni insieme hanno suonato di fronte a migliaia di persone, composto 7 album in studio e suonato in quasi tutti i festival mondiali, collezionando più miglia aeree di Branson e raggiungendo un pubblico tra i più vasti al mondo.
La copertina di “Beautiful Curse” ruota intorno allo scenario grafico del festival spagnolo “Dia De Los Muertos” e con la produzione di Chris Tsangarides (Judas Priest, Thin Lizzy, Gary Moore) raggiunge la maggiore qualità artistica che la band abbia mai concepito.
BONAFIDE
Fin dalla loro formazione a Malmo verso la fine del 2006, i Bonafide sono cresciuti fino a diventare una delle realtà rock svedesi più produttive al mondo. Il cantante e frontman Pontus Snibb ha tenuto da sempre insieme la band attorno alla genuina voglia di suonare un forte e volgare hard rock, fedele alle sue radici blues e R’n’B.
I Bonafide trascorrono la maggior parte del loro tempo on the road, costruendo ed ambiando costantemente una fanbase in continua crescita in tutto il continente europeo. I loro ultimi due album hanno assicurato una presenza costante nelle classifiche di vendita svedesi e date headliner in tutto il paese, oltre a concerti in compagnia di Deep Purlpe, Europe e Status Quo, solo per citarne alcuni.
Nel 2011 i Bonafide hanno fatto il loro debutto live nel Regno Unito e da allora sono tornati per altre tre volte, concludendo le loro performance l’anno scorso con uno show all’interno del cast dell’Hard Rock Hell Festival in Galles. Un nuovo album è già pronto, con il nome di “Harmony”, e vedrà la luce il prossimo autunno, per essere presentato in veste live al pubblico europeo in occasione di questa tournée.
KAMELOT
I Kamelot sono una delle band più chiacchierate dell’ultimo decennio. La crescita artistica della band di Tampa, la loro proporzionale scalata alle classifiche mondiali e, di conseguenza, l’aumento esponenziale dei loro fans, anche grazie alla loro partecipazione ai più prestigiosi festival europei (Wacken, Balingen, Sweden Rock Festival), hanno trasformato la band di Thomas Youngblood in una vera e propria multinazionale della musica.
L’abbandono, qualche anno fa, del cantante Roy Khan, considerato figura iconica della band, avrebbe potuto gettare gran incertezza sul futuro del combo americano, se non addirittura decretarne la fine artistica, ma dopo una breve parentesi con Fabio Lione (il vocalist dei nostrani Rhapsody of Fire) la svolta con l’entrata del talentuoso Tommy Karevik (già ammirato a Trieste con i suoi Seventh Wonder). Il vocalist svedese è stato capace di cogliere con gran maestria la pesante eredità di Khan, riuscendo nell’impresa di non farlo rimpiangere tra i fans, anche grazie al loro ultimo capolavoro discografico : “Silverthorn”.
Il decimo album della loro discografia, graditissimo ritorno alle sonorità del passato, è balzato, in poco tempo, in testa alle charts mondiali, alle classifiche di merito della stampa specializzata ed alle preferenze dei fans, anche grazie alle prestigiose collaborazioni delle favolose cantanti Elize Ryd (Amaranthe) e Simone Simons (Epica). Le atmosfere introspettive, gli elaborati arrangiamenti, i testi mai banali, le composizioni molto armoniose e melodiche contribuiscono da anni, a creare una speciale formula musicale vincente con la quale i Kamelot riescono, in un colpo solo, ad accontentare i fans dediti al Prog Metal, al Power, al Symphonic ed al Gothic Metal.
La data triestina (non solo unica italiana ma anche delle vicine Austria, Slovenia e Croazia) verrà probabilmente inclusa nelle registrazioni del loro prossimo DVD live, seguito del fortunatissimo “One Cold Winter Night” registrato ad Oslo. Ulteriore motivo per rendere la serata triestina del 21 Novembre un’occasione imperdibile per entrare, per una sera, nel Regno dei Kamelot!