TrollfesT (Mr. Seidel e PsychoTroll)
Raramente ho sentito un debut coinvolgente ed energico come quello dei Trollfest, band norvegese che propone un folk metal dannatamente vivace e accattivante, estremamente consigliato a fan di Finntroll e compagnia. Pochi giorni dopo la release dell’album (Recensione), non potevo farmi sfuggire l’opportunità di portare sulle pagine di TrueMetal i simpatici deliri di Mr. Seidel e PsychoTroll, due dei quattro figuri che compongono questa nuova sorprendente realtà…
Ehilà troll, come va? Felici? Ubriachi?
Siamo sempre felici di essere ubriachi! In altre parole stiamo passando un periodo meraviglioso!
È un piacere per me intervistare una band giovane e promettente come voi, il vostro album sprizza energia e vitalità da tutti i pori! Come ho detto a Mr. Seidel pochi giorni fa, non sentivo un album così pazzo e selvaggio dai tempi di Midnattens Widunder… Dove trovate l’ispirazione? Parlatemi del songwriting e delle sessioni di registrazione dell’album…
L’ispirazione è qualcosa che troviamo guardandoci mentre beviamo, sdraiandoci sotto un albero o facendo cose simili. Per trovare alcune idee ci siamo nascosti tra i boschi e abbiamo aspettato che uscissero fuori, poi le abbiamo colpite in testa con un ramo enorme e le abbiamo portate con noi nella tana per utilizzarle. Comunque sembra che la gente che noi Troll mangiamo ascolti folk e ciò, combinato con il gran bere e con l’ascolto dei Finntroll, rende la nostra musica ciò che è… ma non ti sappiamo dire dove i pezzi siano stati concepiti, il senso dell’orientamento non è granché quando sei ubriaco…
Per quanto riguarda le registrazioni… l’attività principale è stata riempire i nostri corni con gli ultimi intrugli rimasti e divertirci il più possibile. Alla fine tutto è andato liscio, o almeno liscio per quanto ci si possa attendere da dei troll…
Ho appunto trovato molti Finntroll nel vostro album… per esempio la seconda parte di Der Erste Krieg mi ricorda Rivfader, Trollkamp mi ricorda Bakom Varje Fura… penso che i Finntroll possano essere considerati la vostra musa ispiratrice. Concordate?
Certo, tutto è cominciato con idromele, birra e Finntroll! Nei pezzi non ci sono riferimenti diretti a loro brani, o almeno non era nostra intenzione farli.
Ho sentito anche un tocco di Otyg nella title-track… mi sbaglio?
Per dire la verità, non ne abbiamo idea. Nessuno di noi ascolta gli Otyg.
Il vostro è un disco molto vario, se foste costretti a scegliere un pezzo che rappresenti i Trollfest nella maniera migliore possibile, quale scegliereste. Vi dirò che il mio preferito è Helvetes Hunden Garm… ehehe!
Se i Trollfest dovessero avere una hit radio, quella sarebbe sicuramente Helvetes Hunden Garm! In verità non abbiamo preferenze, per noi tutte le canzoni ti fanno agitare e bere sono uguali!
Quando vi siete interessati di musica folk?
Bhè, essendo troll delle profonde foreste… la portiamo con noi da sempre…
Cosa pensi della scena folk?
Uhm? Birra? Festa?
Come mai avete deciso di scrivere alcune lyrics in tedesco antico?
In verità non sono nè in tedesco, nè in norvegese, è una sorta di raro intruglio. Abbiamo usato le parole che ci piacevano di più, quelle che si adattavano meglio alle melodie, facendo anche un po’ di attenzione alla grammatica… Trollmannen dice che è l’uso delle r forti che ci inclina verso il tedesco.
Cosa farete ora?
Andremo di nuovo nelle foreste e faremo un nuovo disco. Realizzare questo è stato estremamente divertente!
Avete pensato alla possibilità di qualche data live oppure volete rimanere una “album-cult-band”?
Stiamo aspettando il momento giusto, non vogliamo restare una “album-cult-band” per sempre. Probabilmente suoneremo alcuni concerti in futuro, magari non subito un tour, ma un paio di date non ci dispiacerebbero.
L’intervista termina qui, vi lascio il finale per dire quello che volete, di serio oppure no…
AV MJØDEN VART DU VIS OG KLOK, SÅ DREKKA MER!!!! (= dall’idromele ottieni la sapienza e la saggezza, quindi bevi di più!)
SKÅÅÅL!!!!
CHEEERS!!!!
Alessandro ‘Zac’ Zaccarini