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Tystnaden (Lorenzo e Laura)

Di Alessandro Calvi - 16 Gennaio 2007 - 12:14
Tystnaden (Lorenzo e Laura)

Dopo aver sentito un validissimo album come “Sham of Perfection” colgo la palla al balzo e, dato che la band si esibisce in zona, chiedo la loro disponibilità a voler rispondere a qualche domanda con la speranza di rendere un servizio al popolo di TrueMetal.it, di questi tempi sempre più esigente in termini di proposte nostrane.
Vi dirò che sono partito prevenuto in quanto avevo spulciato le pagine web del loro sito ufficiale e la prima impressione fu di gente altezzosa e forse convinta d’essere già arrivata. Beh, mai errore fu più grande. Laura e Lorenzo (cantante e tastierista/cantante) sono disponibilissimi, ragazzi alla mano e molto umili…

Nicola: Ciao ragazzi, parto a bruciapelo… Come si sviluppa il processo compositivo dei Tystnaden? In fase di stesura di una canzone partite da un’atmosfera, da un testo o c’è già in embrione un’idea d’insieme che poi prende forma?

Laura: (risate) L’idea parte fondamentalmente da Lorenzo (tastierista e cantante growl della band). Che lo spunto sia un riff o un pezzo di pianoforte non costituisce una regola fissa. Quello che invece condiziona la formazione di un brano è la sinergia di tutti noi. Alla fine siamo sei prime donne e quindi è inevitabile che ognuno agisca in maniera marcata nella fase di songwriting.
Lorenzo: C’è da dire che non sempre tutto è liscio e condiviso. Alla fine il compromesso pende più verso la scelta di uno rispetto a quella dell’altro, ma in sostanza alla fine l’aspetto formativo generale prevale.

Nicola: Chi è il più pignolo?

Laura: Beh, solitamente chi ha l’idea iniziale tende a prevalere, ma non è una regola fissa.

Nicola: Se non sbaglio la parola svedese che dà il nome alla band significa “calma”. Come mai lo avete scelto?

Lorenzo: Più precisamente significa “Il Silenzio” ed è tratto dal titolo di un film su idea del nostro bassista che è grande appassionato cinefilo.
Laura: A maggior precisazione ti dico che è un film di Ingmar Bergman del 1963; ti dirò, è stato scelto per due motivi: il primo è di tipo geografico per rendere omaggio ad una terra che ha dato i natali a gruppi che fanno parte della nostra memoria: Dark Tranquillity, In Flames, Amorphis su tutti; il secondo invece a onore della musica perché senza silenzio quest’ultima non esisterebbe.

Nicola: Fra i solchi si nota il vostro amore per sonorità nordiche, ma col tocco originale del doppio cantato: growl per il maschile clean per quello femminile, che a mio avviso inoltre si distingue da tante colleghe per riuscire ad essere sia dolce che aggressivo. È difficile coniugare tutte queste diverse anime nella vostra musica, oscurità e melodia, rabbia ed atmosfere più delicate?

Lorenzo: Diciamo che è un approccio molto naturale. Vedi, noi siamo sempre stati dell’idea che per dare tono ed energia ad una canzone ci debba sempre essere il giusto equilibrio tra i due modi di esprimersi. Difficile dare enfasi e tono ad un pezzo tirato se non marchi anche un aspetto più armonico e dolce.

Nicola: Fin dove si spingerà allora il vostro modo di comporre se la ricerca è portare in musica questo concetto di estremo?

Lorenzo: Non so dove arriveremo sinceramente. Facciamo quello che ci piace, con naturalezza e spontaneità. Ogni canzone nasce dall’inerzia propositiva di tutti.
Laura: Solitamente i nostri lavori si colgono nel pieno delle loro sfumature solo alla fine; ti dirò che dell’ultimo album ho compreso l’intensità delle canzoni solo una volta sentito il prodotto finale (risate).

Nicola: I testi di “Sham of Perfection” spesso danno l’idea di essere molto personali. Pur non trattandosi – credo – di un concept, l’impressione è che fra i brani vi sia un filo conduttore. Volete parlarci del mondo racchiuso nell’album? Mi incuriosiscono molto le liriche di “First Embrace”, “Munchausen Syndrome” e “Pride vs Intellect”.

Laura: hai ragione, non è un concept album… le lyrics sono opera mia anche se il supporto ricevuto da Lorenzo è stato fondamentale. Un filo conduttore c’è. Si racconta delle nostre esperienze dirette ed indirette, racconta di noi in definitiva. Ma non si ferma assolutamente all’aspetto oggettivo delle esperienze, bensì scava in profondità. Se devo raccontarti qualcosa dei titoli da te citati ti posso dire che “First Embrace” è una canzone d’amore che parla del primo abbraccio tra due ragazzi innamorati, un po’ come Romeo & Giulietta. Due ragazzi che sintetizzano la vita nell’unità per l’eternità.
“Munchausen Syndrome” è una patologia psichiatrica che nel male esprime quanto può essere incommensurabile la forza della mente, tanto da segregare la capacità del singolo individuo a soccombere ad essa e ritrovarsi ingabbiato in se stesso. A livello di proposta musicale tale voce della psiche è interpretata da Lorenzo, ci abbiamo lavorato molto sopra per rendere sensibile questo lato espressivo.
“Pride vs Intellect” invece parla di me, di un periodo della mia vita in cui ho vissuto in maniera turbolenta il mio orgoglio femminile quando sotto sotto la ragione invece mi metteva all’erta.

Nicola: Come è avvenuto l’approccio con due colossi della musica metal come Limb e SPV? Che effetto vi fa essere stati notati da un’etichetta specializzata magari in un genere diverso dal vostro, ma che ha portato al successo gruppi come Angra e Rhapsody of Fire solo per citare i più celebri?

Lorenzo: Dopo il Demo “Fragments” del 2003 abbiamo deciso che era il momento di “provare” e così lo abbiamo mandato un po’ in giro. La Limb con nostro grande piacere ha risposto dicendoci di voler scommettere su di noi per dare anche una sorta di inversione di tendenza al target finora da loro trattato. Ti assicuro che per tutti noi è un grandissimo onore che questa label abbia pensato ai Tystnaden come ad una scommessa su cui puntare per il futuro.

Nicola: Il continuo accostamento a band come Nightwish e Lacuna Coil, con cui i punti di contatto in realtà sono piuttosto limitati, vi inorgoglisce o inizia a starvi stretto?

Laura: Strettissimo!… (risate per la risposta fulminea). All’inizio poteva sembrare piacevole e per certi versi ci inorgogliva, ma un conto è essere apprezzati per quello che si è, un altro invece associare il nostro nome a grandi e validissime realtà come Lacuna Coil e Nightwish che però sono diverse da noi. Spesso l’errore che si può compiere è quello di associare un genere ad una ragazza dietro il microfono, ma noi siamo noi.

Nicola: A che punto siete con la realizzazione del nuovo disco? E dal vivo avrete la possibilità di esibirvi in altri Paesi europei?

Laura: Siamo in piena pre-produzione ed a luglio di quest’anno entreremo in studio. Ti anticipo che non snatureremo la nostra attitudine sebbene alcuni pezzi saranno decisamente duri, ma come ormai ti aspetterai, ora ti dico che fino a prodotto finito non saprei nemmeno bene come poterti far capire cosa possa emergere emozionalmente dal materiale attualmente in cantiere. Per quanto riguarda la possibilità di date all’estero siamo un po’ bloccati al momento per impegni lavorativi e di studio però ci stiamo muovendo per una agenzia di booking.
Lorenzo: Rimarco, dato che me ne dai la possibilità, il fatto che per noi salire su un palco è il massimo, la prova del nove; adoriamo i ragazzi che ci vengono a vedere e diamo il massimo solo per loro, se si divertono loro noi siamo al settimo cielo.

Nicola: Grazie ragazzi per la cordiale disponibilità e simpatia che ha accompagnato questo colloquio. Lascio a voi i saluti agli utenti di TrueMetal.it…

Laura: Ringrazio io davvero invece per la possibilità che ci avete dato di farci conoscere. Siamo ragazzi semplici e stiamo solo dando il massimo.
Lorenzo: Permettimi di salutare tutti gli utenti di TrueMetal.it, grazie davvero del supporto ragazzi!


Intervista raccolta da
Nicola “nik76” Furlan