Unisonic: i commenti di Michael Kiske sulla band
Il cantante degli Unisonic Michael Kiske (ex-Helloween) ha concesso un’intervista al sito spagnolo Rafasa.com, dove parla del nuovo progetto musicale:
R.: Riguardo la creazione degli Unisonic…
Kiske: “Sto decisamente bene ora, non ho solo guadagnato una nuova band, ma anche uno staff e un management che si preoccupano di come vadano le cose. E’ fantastico. Quello che voglio dire è che un giorno mi sono incontrato con Kosta e Dennis qui, ad Amburgo, e li ho resi partecipi della mia idea. In quel momento sentivo che era la cosa giusta da fare, ciò che devo continuare a fare. Non so, alcune cose necessitano tempo, e qualche volta devi intraprendere una strada diversa, lasciare che il tempo scorra quando ti senti leggermente fuori posto, in un ambiente diverso, ma ora sono veramente felice della situazione attuale, davvero”.
R.: Che sound caratterizzerà gli Unisonic…
Kiske: “Direi che ci stiamo comportando come se fosse una rock band. Se avessimo in progetto di comporre pezzi più hard rock, allora lo faremo, e se volessimo invece fare delle cose più semplici, lo faremo. Questa libertà è molto importante per me, noi siamo una Rock band. Non mi piace l’idea di venire sepolto in un preciso scenario musicale, ma è molto importante essere di larghe vedute. Ad ogni modo, non posso dire fin dove arriverà quella band, o quanto variopinta sarà la sua musica, perché non è un progetto solista, ma una band vera e propria in cui ben tre persone si occupano del sogwriting. E’ una situazione democratica. Non ho avuto problemi con la musica rock da diverso tempo, c’è stato solo un breve periodo in cui ero stanco di tutto, ma è durato poco. Nel 2004, quando ho fatto il primo album dei Place Vendome, ho capito quanto fosse bella quel tipo di musica, ma anche che non era adatta ai miei gusti. Il cambiamento è da farsi in una band, adesso. Sembra che mi piaccia ancora ascoltare alcuni album metal che hanno caratterizzato la mia gioventù – alcuni album dei Priest, dei Maiden, penso che siano tutt’ora spettacolari, davvero una buona musica“.
Kiske: “Direi che ci stiamo comportando come se fosse una rock band. Se avessimo in progetto di comporre pezzi più hard rock, allora lo faremo, e se volessimo invece fare delle cose più semplici, lo faremo. Questa libertà è molto importante per me, noi siamo una Rock band. Non mi piace l’idea di venire sepolto in un preciso scenario musicale, ma è molto importante essere di larghe vedute. Ad ogni modo, non posso dire fin dove arriverà quella band, o quanto variopinta sarà la sua musica, perché non è un progetto solista, ma una band vera e propria in cui ben tre persone si occupano del sogwriting. E’ una situazione democratica. Non ho avuto problemi con la musica rock da diverso tempo, c’è stato solo un breve periodo in cui ero stanco di tutto, ma è durato poco. Nel 2004, quando ho fatto il primo album dei Place Vendome, ho capito quanto fosse bella quel tipo di musica, ma anche che non era adatta ai miei gusti. Il cambiamento è da farsi in una band, adesso. Sembra che mi piaccia ancora ascoltare alcuni album metal che hanno caratterizzato la mia gioventù – alcuni album dei Priest, dei Maiden, penso che siano tutt’ora spettacolari, davvero una buona musica“.
R.: Sul futuro…
Kiske: “Unisonic è l’unico progetto che ho per le mani in questo momento… Allora, ho anche altri progetti, ne avrò di più in futuro. Sono sicuro di fare un nuovo album solista, più che altro perché ho firmato un contratto, ma molto dipende da un fattore: se mi sentirò completamente soddisfatto dal livello artistico raggiunto dagli Unisonic. Forse non sentirò il bisogno di inciderlo. Ti faccio un esempio: abbiamo già scartato un sacco di materiale, che non useremo per il primo album. Non sono sicuro se userò parte di quel materiale per un mio progetto solista. Dennis e Kosta non si stanno occupando dei Pink Cream 69, per quest’anno, quindi gli Unisonic sono la loro attuale priorità. Se riuscissimo a fare un album davvero buono, i cui feedbck fossero positivi, potremmo pensare di incominciare un tour il prossimo anno, toccando moltissimi posti, e anche il futuro della band avrà ottime prospettive. Al momento non siamo preoccupati di contratti, vendite, o cose simili. Ci illudiamo bene, e tutto sta procedendo al meglio“.
L’intervista completa al seguente indirizzo.