Vicious Rumors (Geoff Thorpe)
In occasione dell’uscita di Warball, che interrompe un silenzio durato cinque anni in casa Vicious Rumors, abbiamo raggiunto telefonicamente Geoff Thorpe, anima e corpo della band da ormai ventisette anni. Ecco alcuni retroscena di un disco che, finalmente, restituisce l’identità più pura di un gruppo cardine dell’heavy metal a stelle e strisce. Buona lettura!
Intervista a cura di Gloria Baldoni
Ciao Geoff, come vanno le cose?
Ottimamente! Mi sono appena svegliato, quindi non fare caso al mio tono di voce… comunque le cose vanno davvero per il verso giusto, finalmente.
Il tour a supporto di Warball è iniziato lo scorso venerdì (20 ottobre a San Francisco, n.d.r.), come procede? Sei soddisfatto delle prestazioni on stage o credi si debba ancora creare l’alchimia giusta tra di voi?
La tournée sta procedendo alla grande! Eravamo tutti molto eccitati all’idea di presentare dal vivo il nuovo materiale, a cui siamo molto legati. Tra di noi si è creato subito un grande affiatamento, anche perché in fondo solo due quinti della formazione sono ‘nuovi’ a tutti gli effetti; Larry (Howe, batterista, n.d.r.) e Dave (Starr, bassista, n.d.r.) mi hanno affiancato per tanti anni, con loro si è trattato di ripristinare un’intesa mai smarrita.
All’ascolto di Warball, il nono studio-album della vostra carriera, ho notato subito un deciso ritorno verso il sound più classico che per anni ha caratterizzato le vostre produzioni. Si è trattato di un processo naturale, anche in relazione al cambio di line-up, o hai semplicemente detto ‘basta’ alle sperimentazioni, ispirandoti ai primi album targati Vicious Rumors?
È stata una mia decisione, nessun segreto: avevo semplicemente il desiderio di tornare a suonare ‘the old stuff’ (testuale, n.d.r.) e il ritorno di Larry e Dave ha reso tutto più semplice. Sai, in passato ho avuto molte difficoltà a rimpiazzarli, perché sono notoriamente un perfezionista e spesso ho bisogno di tempo per capire se vale la pena confermare un sostituto; in questo caso i tempi si sono ridotti sensibilmente, sono vecchi amici.
La line-up della band è recentemente incorsa in una serie di pesanti rivoluzioni, comprese le defezioni di Brian O’Connor (cantante, n.d.r.) e Ira Black (chitarrista, poi entrato nei Lizzy Borden, n.d.r.). Ho avuto la fortuna di vedervi in azione al Bang Your Head!!! nel 2005, dove la formazione è parsa molto affiatata: cosa non ha funzionato?
Vedi, sul palco ci siamo sempre trovati benissimo, la line-up era solida e anche i ragazzi del Tradate se lo ricorderanno. Il problema è che negli ultimi tempi è cambiata l’idea dietro alla band: io volevo semplicemente tornare al classico Vicious Rumors sound, mentre gli altri ragazzi non erano così d’accordo, preferendo insistere su soluzioni più coerenti con i precedenti lavori. Da qui lo split: niente di personale, dunque, solo le classiche divergenze stilistiche.
Concentriamoci sulla nuova line-up: come sei venuto in contatto con James Rivera?
Io e James siamo amici da tanto tempo e abbiamo avuto la fortuna di dividere il palcoscenico in parecchie circostanze, sia in Europa (per esempio al Bang Your Head!!! di qualche anno fa), sia negli Stati Uniti. Quando mi sono trovato senza un cantante ho pensato subito a lui, anche perché le circostanze erano favorevoli: James era infatti appena uscito dalla sua band (i Seven Witches, n.d.r.). A quel punto una semplice telefonata è bastata per proporgli la cosa, e lui si è subito mostrato molto entusiasta dell’opportunità. Credo abbia fatto un ottimo lavoro su Warball.
La line-up di Warball – da sn a dx: Geoff Thorpe, Dave Starr, James Rivera, Larry Howe, Brad Gillis
Brad Gillis (ex-Ozzy, Night Ranger tra gli altri, n.d.r.) è ospite su cinque tracce: raccontaci come è nata questa collaborazione.
Anche Brad è un mio vecchio amico, per cui la scelta è stata piuttosto naturale. L’ho chiamato per primo anche perché ai tempi non avevo ancora contatti con Thaen (Rasmussen, che ha partecipato all’album e sarà in tour con la band, n.d.r.), mi è sembrato la persona giusta. Fortunatamente ha accettato l’invito, i risultati credo si commentino da soli.
E che mi dici di Mark McGee? In coppia avete fatto sfracelli anni fa: da cultrice di album come Welcome to the Ball speravo fortemente in un suo ritorno. Voci di corridoio sembravano esaudire il mio sogno… Invece?
Beh, non nascondo che mi sarebbe piaciuto tantissimo riaverlo nella band: con lui ho condiviso momenti magici, in passato abbiamo raggiunto tanti traguardi importanti. A dire il vero un contatto c’è stato: abbiamo provato un paio di volte insieme, le cose funzionavano ancora a meraviglia. Purtroppo c’è di mezzo un altro progetto, Luvplanet, che non gli permetterebbe di dedicarsi a tempo pieno ai Vicious Rumors. Mi è dispiaciuto davvero non poter ricostituire la formazione classica, ma la band è la priorità; comunque la porta per lui è sempre aperta, chissà che in futuro…
La perfetta incarnazione dei Vicious Rumors (1990)
Negli ultimi tempi abbiamo assistito a un ritorno massiccio di gruppi che in passato hanno scritto pagine importanti di US Heavy Metal: Armored Saint, Leatherwolf, Omen, Ruffians per fare qualche esempio… Credi che sia la volta buona per la rinascita della vecchia scuola, in un Paese come il vostro così concentrato sui trend del momento?
Siamo in una fase indubbiamente positiva, se non altro rispetto a qualche anno fa. Lo vedo ai concerti della mia band, la risposta è confortante e l’impressione è quella di un ritorno di fiamma per il sound che negli anni Ottanta ha spopolato. Certo, in America vanno fortissimo tutti quei gruppi pre-confezionati che hanno invaso la scena, ma chissà quanto durerà… In Europa la situazione è chiaramente più favorevole, ma dalle nostre parti qualcosa incomincia a girare per il verso giusto: l’attenzione verso di noi cresce di giorno in giorno, sono fiducioso.
Fra poche settimane sarete di scena in Italia, a Milano (il 14 novembre al Rainbow, n.d.r.). Da quelle parti avete già suonato l’anno scorso, in occasione del Tradate Iron Fest: che ricordi hai di quella giornata? La vostra esibizione ricevette molte recensioni positive.
Tornare in Italia è sempre un grande onore per noi. Il festival di Tradate è stato davvero fantastico, si respirava l’aria (o la polvere? N.d.r.) del grande evento e i nostri fan hanno risposto con tanta partecipazione. È un’esperienza che spero di ripetere a novembre: non vi deluderemo!
Brian O’Connor in azione al Tradate Iron Fest 2005
Geoff, grazie per la tua disponibilità. Arrivederci a novembre!
Grazie a te e a tutti i fan italiani per il supporto ricevuto in tutti questi anni. Ci vediamo in tour, non mancate!
Aspetta, prima di lasciarti andare urge una precisazione vitale: qual è la band headliner della tournée? Non si capisce più chi tra Vicious Rumors e Beyond Fear avrà lo slot principale…
Gli headliner confermati sono i Beyond Fear di Tim Owens… ma quando salgono sul palco i Vicious Rumors, gli altri non esistono!!!