Virgin Steele: status dei lavori
L’opera metal di prossima uscita dei Virgin Steele, The Black Light Bacchanalia, verrà distribuita il 25 ottobre in Europa. Il leader della band David DeFeis, nel frattempo, ha pubblicato il seguente comunicato:
“Questa è stata una settimana di tensione, per dirla semplice! Io e Josh (Block) abbiamo lavorato come dannati per completare quest’album. A causa di alcuni malfunzionamenti improvvisi dell’impianto elettrico, dovuto agli ultimi temporali estivi che abbiamo avuto qui, abbiamo perso diverse tracce della maggior parte delle canzoni che andranno a completare l’album, incluse i dati sui drive di backup. Gli dei di tutto il creato che dominano le correnti dei cieli e della terra non sono sempre benevoli. Fortunatamente avevamo sufficiente materiale delle precedenti sessioni salvate su disco, adatte a inserirsi sulle parti registrate precedentemente, per ricominciare la frenesia del lavoro. Negli ultimi tre o quattro giorni abbiamo ri-registrato il 75, 80% dell’album, partire dalle vocals, per continuare con chitarre e piccole parti di orchestrazione. Ora, dopo una settimana straziante, siamo in dirittura d’arrivo, ancora una volta correndo verso il traguardo, nel tentativo di rispettare la data di consegna. Traguardo che, nonostante tutto, sembra possibile.
Il risultato finale di tutta questa corsa forsennata, è stato che un album già grezzo ed intenso è ancora più grezzo ed intenso! Riscoltandolo la scorsa notte, mi ha ricordato l’indomita furia e l’energia genuina di album come Led Zeppelin 2, o i primi Van Halen. Con questo non sto dicendo che i Virgin Steele abbiano adottato questo sound, ma che quella spontaneità, quell’abbandono, è cristallizzato in questo nuovo disco. Se gli Zeppelin oggi tornassero come una metal band barbarico-romantica, e stessero per distribuire il loro primo album, potrebbe trattarsi di un disco come quello che ora stiamo per distribuire noi. Per certi versi, sembra un album di debutto. E’ decisamente onesto e scorre lasciandoti un profondo entusiasmo. E’ heavy quando deve esserlo, a volte atmosferico, epico da ogni direzione tu possa considerarlo, impetuoso, sensibile, fiero e infine ribelle.
Vorrei esprimere la mia gratitudine al mio amico e collega Josh Block per la sua dedizione, la sua determinazione, per aver resistito insieme a me, non solo per aver inciso la cattiveria della chitarra su disco, ma anche per aver contribuito con le sue eccezionali qualità di tecnico durante le registrazioni e il mixaggio. Vorrei ringraziare anche il nostro grande amico, nostro tecnico di registrazione da lungo tempo, Ed Warrin, per la sua continua assistenza, il suo udito sensibile, il grande spirito e la sua Nobile arte, che ci ha aiutato a portare quest’album ad un obbiettivo concreto. (…)
Ci auguriamo che apprezziate i frutti della nostra estate di follia.“