Vomitory (Tobias Gustafsson)
“Le melodie sono ottime, ma solo se usate con una certa moderazione nel death metal. Il death metal dovrebbe innanzitutto essere brutale e suonare in maniera minacciosa, non melodica.” – TOBIAS GUSTAFSSON, VOMITORY
Intervista a cura di Francesco Sorricaro
Schietta e abbondante conversazione col batterista e leader dei Vomitory, Tobias Gustafsson, che tornano sulle scene col classico album “swedish+USA” secondo la loro tipica formula, e come sempre appagano gli appassionati. Carnage Euphoria aggiunge una tacca sul calcio del loro fucile ventennale, andiamo quindi a sviscerarlo nelle parole di Tobias.
Salve Tobias! Secondo il mio parere, con Carnage Euphoria ed il precedente Terrorize Brutalize Sodomize avete raggiunto l’apice della vostra intera discografia per maturità artistica e violenza musicale. Sei d’accordo? A quali fattori pensi sia dovuto?
Oh, grande! Grazie tante amico! Si, effettivamente sono d’accordo con te. Credo che uno dei principali fattori coinvolti sia che la band abbia attraversato un periodo di cambiamento nel 2005 quando abbiamo preso un nuovo chitarrista, Peter Östlund, dopo la partenza di Ulf Dalegrens. Il 2004 e gran parte del 2005 sono stati momenti difficili nella storia dei Vomitory. Nessuno di noi aveva più ispirazione per fare nulla. Nessuno arrivava con nuove canzoni, nessuno neanche provava più ad organizzare più concerti, etc. Ci sentivamo semplicemente prosciugati di ogni ispirazione. Così, quando Ulf decise di lasciare la band dopo quattordici anni, fu come una sveglia per noialtri del gruppo. Dobbiamo smetterla qui, oppure dobbiamo andare avanti con ancor più decisione? Nessuno di noi voleva gettare la spugna, a nessun costo, così quella opzione venne accantonata più velocemente di quanto tu possa dire “Satan Spawn, The Caco-Daemon”. Quindi reclutammo Peter Östlund praticamente subito dopo ed appena lui è arrivato l’intera band ha beneficiato di tanta nuova energia positiva, la quale credo si possa sentire chiaramente sul disco uscito subito dopo – Terrorize Brutalize Sodomize. Un’altra ragione è probabilmente da trovare nel cambio di studio e di produttore. Abbiamo fatto quattro dischi con Henrik Larsson (Redemption, Revelation Nausea, Blood Rapture e Primal Massacre) e siamo molto soddisfatti di ogni cosa fatta con lui. Ma sentivamo che era l’ora di prendere una nuova direzione, di rinnovare noi ed il nostro sound, così abbiamo deciso di lavorare con Rikard Löfgren nei suoi Leon Music studios per Terrorize Brutalize Sodomize. E visto che eravamo estremamente contenti di come era venuto fuori quell’album, non vedevamo alcun motivo di effettuare cambiamenti per Carnage Euphoria. Su entrambi quegli album abbiamo anche iniziato ad includere più mid-tempo e parti heavy all’interno dei brani, ma sempre mantenendo la velocità e la brutalità… eh, sempre brutali e veloci! Ciò ha reso entrambi i dischi più vari e più dinamici dei precedenti dischi dei Vomitory.
Secondo lavoro registrato con Rikard Löfgren nei Leon Studios. Ritengo abbia fatto un buon lavoro sui vostri ultimi due album. Come è nata questa collaborazione?
Rikard è un nostro vecchio amico ed ha suonato in una death metal band chiamata Dawn Of Decay nei primi anni 90. Io ho anche suonato con lui una volta in una goth rock band chiamata Bay Laurel. Oggi è un produttore professionista ed un compositore. Ha lavorato ad un sacco di cose radiofoniche e pop ai suoi tempi, in questi ultimi anni, invece, ha dedicato il suo studio a molti progetti di ambito metal. Terrorize Brutalize Sodomize è stata la prima produzione death metal che abbia mai fatto. Lo sapevamo già da prima, ma non ce ne siamo preoccupati affatto, perché conoscevamo bene la sua formazione di stampo metal. Lui stesso poi aveva sempre tenuto d’occhio i Vomitory durante tutti gli anni che sono passati da quando ci siamo conosciuti e viviamo nella stessa zona. L’ubicazione dello studio è stato un altro fattore importantissimo.
Uno dei miei brani preferiti di questo disco è senz’altro “Serpents”, perché credo possa rappresentare ottimamente il vostro sound attuale. Chi sono i serpenti di cui parlate in quel brano?
Ah, è magnifico sentire che ti piace! È anche una delle mie preferite del disco, e verrà inclusa nelle nostre nuove scalette per il tour. Il testo è stato scritto da Erik e riguarda lui ed il nostro infinito disprezzo per i fanatici religiosi, argomento consueto quando è Erik a scrivere.
In quella canzone c’è anche una bellissima parte melodica di chitarra, un esempio di una delle peculiarità principali del cosiddetto Swedish Death Metal: la melodia. Cosa vuol dire melodia e cosa rappresenta per voi?
Le melodie sono ottime, ma solo se usate con una certa moderazione nel death metal. Il death metal dovrebbe innanzitutto essere brutale e suonare in maniera minacciosa, non melodica. Io penso che tu ti riferisca al “new” Swedish death metal, mentre io sto pensando al vecchio Swedish death metal sound e a band come i primi Entombed, i Grave, i Merciless e gli Unleashed. Comunque la parte melodica di chitarre in “Serpents” è un ottimo esempio. Quel brano voleva proprio una melodia di chitarra di quel tipo, che infatti ci sta benissimo secondo me. Io ascolto un sacco di musica melodica oltre al death metal. Sono cresciuto con l’hard rock melodico e l’heavy metal, quindi non ho nessunissimo tipo di problema con le melodie. Ma quando si parla di death metal, divento abbastanza chiuso a riguardo.
Carnage Euphoria contiene molti riferimenti a quelle che si possono chiamare sonorità death metal old school. Hai mai sentito la mancanza di quel tipo di sound o di quegli anni passati? Cosa ne pensi dell’attuale scena death metal?
Penso che noi abbiamo sempre avuto quei tipi di riferimento nella nostra musica, perché quelle sono le nostre origini musicali. Ovviamente sento la mancanza di quel tipo di sonorità in molto del death metal di oggi, ma è grandioso avere la consapevolezza di essere alla fine sopravissuto tra quelle poche band che possedevano quel tipo di vibrazioni e che le hanno perse da qualche parte durante gli anni novanta. Penso a quegli anni passati con grande gioia e sono felice di esserci stato e di averli vissuti appieno. Ma non dirò che mi manca quel periodo. È cominciata un’epoca completamente differente dopo. Siamo tutti molto più vecchi (e spero più saggi) ora. Essendoci totalmente coinvolto posso dire che la scena death metal attuale è ancora molto vitale, e questo è fantastico. Nuove band vengono fuori di continuo e sembra che un sacco di festival estivi continuino a crescere sia per quanto riguarda le dimensioni che le presenze.
Puoi dirci una o due grandi band della vecchia scuola che hanno influenzato maggiormente il vostro stile musicale e se ce n’è qualcuna della scena attuale che ti piace?
Sicuramente Entombed e Grave. Sono stati i veri pionieri del death metal all’epoca, per me. I loro album di debutto “Left Hand Path” e “Into The Grave” sono probabilmente i due dischi death metal che ho ascoltato di più nella mia vita. Entrambi sono totalmente e completamente terrificanti! Li ascolto ancora oggi regolarmente. Della scena attuale citerei i Facebreaker e i Vicious Art, entrambi gruppi svedesi. Grandi band! E totalmente old school!
Con l’uscita di questo disco state anche celebrando venti anni di carriera artistica dei Vomitory. All’inizio avresti mai immaginato che la tua band sarebbe stata in grado di andare avanti per così tanto tempo?
Diavolo no, non avremmo mai potuto immaginare anche nei nostri sogni più sfrenati che la band sarebbe durata così a lungo. Non pensavamo nemmeno che avremmo mai pubblicato un disco! Ma è stupendo ripensarci. Non abbiamo mai avuto grandi obiettivi o aspettative. Abbiamo fatto tutto a modo nostro, con le nostre gambe. E credo che questo atteggiamento sia uno dei fattori più importanti che sta dietro alla longevità del gruppo.
L’edizione special di Carnage Euphoria include un DVD commemorativo intitolato “Dead & Drunk for 20 Years”. Puoi dire qualcosa ai lettori riguardo ai suoi contenuti?
Il bonus-DVD contiene materiale completamente inedito preso dai nostri archivi privati. Contiene immagini prese dal nostro primo show in assoluto del 1990, varie esibizioni degli anni novanta con differenti line-up, svariati filmati dei tour, da studio, etc. L’ultima parte del DVD è dedicato alla line-up attuale dei Vomitory con uno show in Olanda dell’anno scorso per concludere i 20 anni. Abbiamo pensato che fosse un’occasione d’oro per includere una cosa come questa nel nuovo album, così abbiamo scavato a fondo tra le nostre vecchie VHS per trovare quei preziosi momenti di storia del death metal.
Ho visto che sono mostrati anche molti episodi divertenti on the road presi dai vostri tanti tour durante gli anni. Riuscite ancora oggi a divertirvi insieme come sempre?
Oh si, ci sono anche molti momenti esilaranti presi dai tour. Ed è anche una parte importante del DVD. Ci divertiamo ancora molto insieme, che sia in studio, in tour o in un pub. Il giorno che non ci divertiremo più assieme, sarà anche quello giusto per mollare. Questo è l’importante.
Qualche tempo fa ho letto che persino il frontman dei Testament Chuck Billy ha un altro lavoro come socio di una agenzia di spedizioni, o qualcosa del genere, e che spesso lui stesso guida il furgone. Dopo tutti questi anni trascorsi a fare dischi e lunghissimi tour attraverso l’Europa, oggi i Vomitory riescono a vivere della propria musica? E se no, che tipo di lavori svolgete nella vostra “vita giù dal palco”?
Maledizione no, non riusciamo a campare solo dei Vomitory. Non ci siamo mai andati neanche vicini. Anzi, ci rimettiamo piuttosto che guadagnarci conducendo questo tipo di “hobby” ad un livello semi-professionale. Abbiamo tutti un lavoro full-time regolare per poter vivere e per avere la possibilità di suonare in una band. Il poco denaro che guadagniamo con la musica non copre il reddito che perdiamo quando siamo in viaggio per esibirci, e nemmeno paga strumenti nuovi, riparazioni, etc. Forse riuscirò a comprare un piatto ed una confezione di bacchette in un anno. Onestamente, è tutto qui. Io lavoro in una sign-factory, Erik lavora in un deposito di legname, Peter è un elettricista ed Urban lavora in una lavanderia industriale.
Grazie mille Tobias, ci si vede in tour in Italia!
Grazie a te per avermi contattato! Yeah, ci vediamo in tour in Italia a settembre! Tenete d’occhio le date del tour su myspace.com/vomitoryswe. Un saluto!
Francesco Sorricaro