Wormrot: arrestati per ordine delle autorità religiose
I grinder Wormrot se la sono vista brutta in Malesia: il trio è stato infatti arrestato per ordine delle autorità religiose il giorno di Capodanno. Il gruppo stava ricaricando le batterie riposandosi in un locale, dopo aver suonato per l’ultimo dell’anno a Kuala Lumpur, quando lo Jabatan Agama Islam Selangor (il dipartimento della religione islamica di Selangor) irrompe nella stanza. E’ il manager del gruppo, Azean, a raccontare cosa è accaduto esattamente: “Dopo diverse domande e dopo averci ricordato che è sbagliato per uomini e donne musulmane stare nella stessa stanza se non sono sposati, hanno preso i nostri passaporti e siamo stati portati alla stazione di polizia per rilasciare le nostre dichiarazioni e per chiamare qualcuno che pagasse la cauzione.
Cinque di noi sono stati presi in custodia. Arif (voce), Rasyid (chitarra), Fit (batteria), la sua ragazza, tra l’altro sorella minore di Arif e io stesso. La ragazza di Rasyid non è stata arrestata dal momento che non è musulmana e Fiaz (bassista degli ASILENT, con loro al momento dell’accaduto) era in un’altra stanza.
Siamo stati scortati fuori dall’hotel fino alla camionetta della polizia, dove altre coppie erano state arrestate prima di noi; circa 30, o 40 persone della JAIS, qualche passante e forse qualche giornalista ci fotografavano come se avessimo compiuto il crimine più efferrato di quella notte. Siamo stati portati alla stazione di polizia di Taman Muda, seduti sul pavimento in attesa che l’organizzatore, Emi, venisse a pagare la cauzione. Emi è arrivato alle 4 del mattino e ha parlato con qualcuno della JAIS. Alle 4:15, siamo stati portati in un’altra stazione di polizia siccome non c’era nessun ufficiale che potesse stilare il rapporto. Di nuovo, ognuno è stato scortato nella camionetta e portato alla stazione di polizia di Pandan Indah. Una volta arrivati, siamo stati trattenuti sulla camionetta siccome le alte cariche della JAIS non erano ancora arrivate. All’alba delle 5 del mattino, quando finalmente è arrivato qualcuno, pensavamo che saremmo stati condotti nella stazione di polizia per rilasciare le nostre dichiarazioni. Ma… alla fine… siamo stati rilasciati con un semplice avvertimento. Avremmo pagato una multa di circa 950 dollari (circa 746 euro) se Emi non avesse chiamato il suo avvocato, e se non fossimo stati di Singapore.”