Wotan in Concert
Ecco il report del concerto della epic metal band italiana Wotan del 27 Aprile, che in quel di Magenta (Mi) hanno devastato le metalheads presenti al suono del Vero Metallo, leggete per credere…
Wotan in concert
27.04.2002 – Ideal Club (Magenta, MI)
Verso le ore 21.00 l’Ideal Club iniziava a riempirsi di metallari, tutti pronti a vivere una serata di grande Heavy Metal…ed infatti così è stato!
Ad aprire le danze ci pensa una cover-band locale che riesce bene nell’intento di scaldare il pubblico. La scaletta proposta non era affatto male: si parte con “Skin O’ My Teeth” dei Megadeth, che inizia subito a far scaricare un po’ di adrenalina. Si prosegue con “Prowler” degli Irons ed un’insulsa canzone degli ancora più insulsi Aereosmith (ma perché?!?!?) e “Children of the Sea” dei Black Sabbath.
Dopo un po’ la conclusione della loro esibizione si conclude con il classico maideniano “Run To the Hills”: a questo punto finalmente la band riesce a trascinare davanti al palco un po’ di pogo scalmanato ma per nulla violento.
Tecnicamente il gruppo se l’è cavata bene (contanto anche qualche comprensibile incertezza esecutiva, come ad esempio acuti poco efficaci del cantante durante “Run to the Hills”).
Per concludere la band è piaciuta e ha divertito parecchio, preparando così gli spettatori allo show dei mitici Wotan, cult band italiana (in attività dal 1988) di puro barbarico Epic Metal suonato e vissuto con grandissima coerenza ed altrettanto profonda fede.
Ormai il locale è gremito…parte l’intro della colonna sonora di “Conan il Barbaro”: è l’ora dei Wotan!!
Prima salgono sul palco Lorenzo (batteria), Salvatore (basso) e Mario (chitarra) accolti da un’ovazione generale: tutti i fans sono lì davanti a loro trepidanti. I ragazzi attaccano a suonare e subito spunta da dietro lo stage Vanni, il carismatico singer della band corazzato con un corpetto di cuoio e pelli.
Durante tutta la durata della loro esibizione il pubblico non smette mai (e sottolineo MAI) di gridare a gran voce il nome della band e di applaudire al termine di ogni canzone.
Spesso sono saliti sul palco (di poco rialzato dal pavimento) uno o più fans che incitavano gli altri ad aumentare l’entusiasmo e le ovazioni.
Sebbene il suono risultasse un po’ impastato e un po’ dispersivo la band ha suonato benissimo (personalmente ho trovato gli assoli di Mario assolutamente micidiali).
Nella seconda parte del concerto Vanni si è presentato sul palco con una cotta di maglia con ornamenti in pelle ultra borchiati…uno spettacolo incredibile!!
Lo show della band è stato costruito bene con un’attenta scelta delle canzoni (tra cui una strumentale: the “Last of the Mohicans“, davvero emozionante). Epicità, forza, magia e Metallo Pesante Fuso sono le sole parole per descrivere la magnificenza delle songs che sono state proposte una dopo l’altra: eccole…
Dark Centuries
Ride of Templars
Under the Sign of Odin’s crows
The Quest for the Grail
Innoxia
Blood of My Enemies
The last of the Mohicans
Hussard de la Mort
The King of Crows
Wrath of North
Vae Victis
Black conqueror
The Cave
Lord of the Wind
Iron Shadows
La song finale viene fatta terminare con il finale di “Blood of The Kings” e in quegli stessi istanti i fans (ormai incontrollabili) si riversavano sul palco e in cinque/sei hanno sollevato il cantante in braccio e l’hanno lanciato ripetutamente in aria, mentre tutti gli altri continuavano ad incitare la band e/o a complimentarsi con strette di mano e sguardi di ammirazione.
Concludo con una frase del mio metalbrother Faithammer (che riassume perfettamente la serata):
«il concerto dei Wotan si vive, perché vederlo sarebbe riduttivo». All hail Wotan!!
Testo: Leopoldo “LeatherKnight” Puzielli
Ringraziamenti: Enkidu, Faithammer, Keledan, NoOne, i Wotan al completo e tutti coloro che hanno reso indimenticabile questa serata.