Y&T (Dave Meniketti)
Impari, cresci e cambi la tua attitudine riguardo a ciò che scrivi o suoni a seconda di come ti senti in quel momento. Se sei “sincero” in quello che componi, la tua crescita personale influenzerà naturalmente anche quella musicale…
(Dave Meniketti)
Storici, unici, seminali, fondamentali.
Quanti grandi aggettivi e quanta enfasi potremmo utilizzare nel definire un gruppo di grandissima caratura come i Y&T, eccellente band californiana che proprio nel corso di questo 2013 appena iniziato, festeggerà i quarant’anni di onoratissima carriera.
Un loquace Dave Meniketti, fondatore e leader incontrastato del quartetto di Oakland, si è presentato puntuale ai nostri microfoni per chiacchierare del nuovo album dal vivo “Live At The Mystic” e per qualche inevitabile domanda su di una storia gloriosa che non accenna a mostrare cedimenti.
Buona lettura!
Intervista raccolta da Federico Reale
Ciao Dave, è un piacere poter parlare con te, sono Federico di www.truemetal.it. Siamo qui per chicchierare del recentissimo “Live at the Mystic”, un’opera che mostra una band che picchia ancora duro con un sound molto solido!
Quali sono le tue sensazioni a riguardo?
Ciao Federico! Grazie per i complimenti…questo nuovo CD è una delle mie uscite preferite targate Y&T. E lo dico non solo perché dimostra come il gruppo suoni bene dal vivo anche adesso, ma anche perché regala ai fan delle nuove versioni di alcune delle migliori canzoni nel nostro catalogo!
Come scegliete la tracklist dei vostri concerti? Avete una lista predefinita di canzoni o cambiate ogni volta?
Abbiamo alcuni classici che suoniamo ogni notte, poi decidiamo insieme quali altre suonare, dipende dalla città. Io mi segno tutte le set list che abbiamo suonato negli ultimi otto anni, così possiamo personalizzare ogni show in modo che sia differente da quello fatto precedentemente nello stesso posto. Dato che suoniamo oltre due ore ogni volta che siamo headliner, abbiamo molta libertà di cambiare le cose e mantenere lo show interessante per i fan che vengono a vederci ogni anno, senza deludere quelli che vengono al concerto principalmente per ascoltare i classici. Non è mai facile creare una set list per un concerto degli Y&T perché ci sono davvero troppe canzoni che vorremmo eseguire ogni notte.
Quali sono le canzoni che vi divertono di più?
Le canzoni che io amo suonare sono tutte quelle che non eseguivamo spesso e che abbiamo aggiunto recentemente alla scaletta, così come li brani che hanno una jam all’interno e che quindi, ci danno la possibilità di variare ogni sera, come “I Believe in You” e “I’ll Cry for You”…
Un paio d’anni fa, avete dovuto affrontare una tragica perdita: lo storico bassista Phil Kennemore è stato portato via da un male incurabile. Cosa puoi dirci di lui, sia come persona, sia come musicista? Il corso attuale degli Y&T è dedicato a lui in qualche modo? E in che modo il vostro bassista Brad Lang è riuscito ad affrontare il peso di un’eredità così importante?
Per gli Y&T, Phil è stato un grande scrittore di canzoni e testi, oltre che un bassista unico. Phil aveva un modo particolare di utilizzare il basso che gli permetteva di suonare sempre qualcosa di più rispetto alle note base. Aveva un sound molto profondo che si adattava bene a ogni parte di una canzone. Era una di quelle persone che si potevano definire “bigger than life”.
Phil era un ragazzo divertente, intelligente ed affettuoso, ma con un’attitudine un po’ “diabolica” a volte: se uscivi con lui per un bel po’ di tempo, era praticamente certo che qualche problema sarebbe venuto fuori…
Phil è stato il mio migliore amico per oltre 37 anni.
Quando divenne ovvio che Phil non ce l’avrebbe fatta a battere il cancro, noi due abbiamo parlato del gruppo, ed era un suo desiderio che gli Y&T continuassero ad andare avanti. Solitamente facciamo una dedica a Phil ad ogni show.
Invece per quanto riguarda Brad Lang sono veramente contento di come abbia preso il posto di Phil dato che è un ottimo cantante e bassista, e di come i fan l’abbiano accettato. Brad aggiunge molta energia ad uno show degli Y&T, e ama suonare in questo gruppo così tanto che è una sorta di ispirazione anche per tutti gli altri membri.
Gli Y&T sono sulle scene da molti decenni ormai… Com’è cambiato il vostro approccio alla musica con il passare degli anni? Quali erano i gruppi che vi ispiravano all’inizio e quali sono quelli che lo fanno ora?
L’approccio musicale della band è sempre stato lo stesso nelle nostre menti, ma è stato influenzato durante gli anni da qualsiasi esperienza che abbiamo affrontato. Impari, cresci e cambi la tua attitudine riguardo a ciò che scrivi o suoni a seconda di come ti senti in quel momento. Se sei “sincero” in quello che componi, la tua crescita personale influenzerà naturalmente anche quella musicale.
Appartenete ad una generazione che ha vissuto il passaggio dall’Hard Rock all’Heavy Metal, giocando un ruolo chiave in questo cambiamento. Tuttavia il vostro nome sembra essere parecchio sottovalutato, tanto da essere ormai conosciuto bene solo tra gli appassionati del genere…
A cosa pensi che sia dovuto? Hai dei rimpianti per alcune scelte che avete fatto a quei tempi?
Successi o fallimenti possono verificarsi così velocemente, per così tante ragioni differenti, e solitamente si possono solo fare delle ipotesi a proposito del perché delle cose vadano in una certa maniera. Molte volte è semplicemente come il lancio di un dado. Io credo che se lavori duro, hai talento, e tieni gli occhi aperti, allora andrai bene, e se riesci davvero a sfondare molte volte la fortuna gioca la parte più importante. Sicuramente ci sono alcune cose che rimpiango come delle scelte fatte a suo tempo, ma generalmente abbiamo fatto quel che pensavamo fosse meglio fare a suo tempo. L’unica cosa buona che si possa fare guardando indietro è cercare di riconoscere una cattiva decisione in modo da non ripeterla. Inoltre, anche se non abbiamo ottenuto il successo enorme avuto da pochi altri, sono abbastanza soddisfatto della nostra posizione attuale. Già il fatto di poter suonare davanti a folle di fan così appassionate ed aver avuto una carriera quasi quarantennale è certamente un successo.
Come descriveresti il tuo stile in poche parole, per quelli che non conoscono la tua musica?
Gli Y&T fanno Rock – con attitudine, melodia e buona padronanza musicale – suonato con passione!
Avete rilasciato molti album a partire dal 1976. Se dovessi consigliare a qualcuno che incarna al meglio l’essenza degli Y&T quale sceglieresti? E qual è quello a cui sei più legato a livello emozionale?
Consiglierei “Black Tiger” per quanto riguarda il materiale più vecchio, “Ten” per quello “intermedio” e “Facemelter” per la nuova fase. Ma in generale credo che ascoltare il nuovo “Live at the Mystic” sia la cosa migliore da fare per ascoltare la storia intera degli Y&T. Direi che ascoltandolo si otterrebbe il meglio di tutte queste fasi con una sola uscita.
Il vostro ultimo album in studio Facemelter è stato rilasciato nel 2010, ed è uno dei migliori dischi Hard Rock del nuovo millennio secondo la mia opinione. Quanti anni ci vorranno per avere un altro lavoro? Avete già cominciato a scrivere nuove canzoni?
Alcuni di noi hanno già cominciato a scrivere qualcosa per un nuovo disco targato Y&T, ma non ho assolutamente idea di quando tutto sarà pronto.
Probabilmente avremo qualcosa di nuovo da rilasciare nel 2014, ed è a quel periodo che diamo nuovamente appuntamento a tutti i nostri fan!
Discografia Y&T:
- 1976 Yesterday & Today
- 1978 Struck Down
- 1981 Earthshaker
- 1982 Black Tiger
- 1983 Mean Streak
- 1984 In Rock We Trust
- 1985 Down for the Count
- 1987 Contagious
- 1990 Ten
- 1995 Musically Incorrect
- 1997 Endangered Species
- 2010 Facemelter