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Zune (tutta la band)

Di Alberto Fittarelli - 7 Ottobre 2005 - 10:44
Zune (tutta la band)

Non solo il metal estremo tradizionale, nell’underground italico, sta
mostrando le sue carte migliori: anche quello più contaminato e sperimentale.
Gli Zune fanno parte di questa categoria e lo dimostrano con un demo di
soli 3 pezzi, 20 minutes before night fall,
in bilico tra metal, hardcore e sperimentazione tout-court: con risultati
davvero interessanti.
Alla band (al gran completo) il compito di presentarci il proprio lavoro!

Ciao ragazzi, iniziamo ovviamente introducendo il gruppo ai lettori, che ne dite?

Loris: Ok! Ciao a tutti. Noi siamo un gruppo sconosciuto di nome Zune e veniamo da Pordenone. La nostra musica è composta da rabbia, passione e malinconia. Con l’intento di fare incazzare, appassionare ed intristire più gente possibile…

Mi sembra di poter individuare, nella vostra musica, un’influenza più o meno paritaria di metal estremo/grind e di hardcore: siete d’accordo?

Cris: Personalmente credo che sia evidente un impalcatura ritmica derivante dall’Hardcore (anzi direi Post-core), specialmente negli stacchi e nel fatto di non cercare di seguire le canoniche strutture metal. Tuttavia ci sono sicuramente delle pesanti influenze derivate dal metal estremo a livello di melodie e atmosfere. Per quanto riguarda gli elementi grind, forse sono accennati ma credo stiano davvero cominciando ad affiorare solo nei brani che stiamo componendo in questo periodo…
Alberto: le nostre radici sono assolutamente Hardcore, ma l’influenza del death metal nel nostro sound mi sembra evidente…

A questo proposito, quali sono le vostre maggiori influenze? Se dico Converge vi ricordo qualcosa? 🙂

Cris: … adoro i Converge ed il filone Post-core, ma credo che i miei riferimenti musicali siano legati al metal estremo: Death, Black e Doom… ma anche certo post-rock. Direi che una risposta che sintetizzi il tutto e risponda ad ambedue le domande potrebbe essere: il dolore.
Loris: per me i Converge sono stati un grosso riferimento per la moltitudine di idee che hanno saputo produrre ed esprimere nella musica ma i miei riferimenti, ed in generale anche del gruppo, sono rivolti ora al metalcore più tecnico.
Al: per quello che mi riguarda At the Gates e Zao sono state delle grosse ispirazioni, mentre non sono un grosso estimatore dei Converge. Mi interessa molto la scena crust, hip hop e techno-goa.

Come detto, questo è il vostro secondo demo, ma presenta già delle ottime idee a livello di melodie (per quanto la musica resti estrema) e comunque una buona maturità complessiva. Come nasce un vostro pezzo?

Loris: I nostri pezzi nascono, di solito, dopo aver preso un periodo di pausa ognuno dal gruppo
(questo periodo è fondamentale perchè non ci vediamo ne sentiamo ed al ritorno abbiamo idee e nuovi stimoli per fare cose nuove). All’inizio si costruisce il pezzo”grezzo”per poi lavorare sui particolari. La cosa più difficile, comunque, è smettere di modificare il pezzo e dargli una versione definitiva.

Immagino che stiate già lavorando su del nuovo materiale, vi va di parlarcene?

Loris: I nuovi pezzi non si allontanano molto dallo stile di quelli vecchi, ma differenziano dalle nuove contaminazioni che abbiamo assimilato in questo ultimo periodo. Penso che il nuovo materiale sia più pesante, caotico e straziante del vecchio. Non dico altro perché mi risulta difficile
dire oltre a queste, le solite stronzate che dicono tutti…
Al: si ci stiamo dedicando a dei nuovi pezzi che avranno una continuità tematica e musicale tra di loro, una specie di concept su paranoie e deliri

Com’è la vostra situazione live? Si sa che l’Italia offre poco, a meno di non andare in perdita costante… avete programmi per il futuro?

Cris: Effettivamente la situazione qui da noi è penosa. Gìà i locali dove suonare sono pochi, in più fanno suonare sempre i soliti quattro gruppi che si portano dietro gli amici. I gestori non vogliono rischiare di perderci e comunque fanno storie già per darti un minimo di rimborso, per poi farti suonare in un posto di merda, senza promuovere un minimo la serata…ovviamente se gli dai il demo neanche lo ascoltano. Non gliene frega niente della qualità della musica, gli basta che venga gente… Alla fine le uniche soluzioni sono, come al solito, sfruttare le amicizie giuste, rompere le palle a destra e a manca oppure rivolgersi a qualche
centro sociale, o sbatterti ed organizzarti il concerto di persona.
Ed è quello che faremo questo autunno. Suonando abbiamo visto che la gente apprezza l’impatto ed il chaos che creiamo del vivo, quindi vorremo cercare di spostarci un po’ in zone nuove…
Al: Le possibilità qui da noi sono limitatissime, problema che nel nord Europa non esiste, tant’è che alcuni dei festival metal core più importanti si svolgono in Germania e Belgio…
Pensa che quando abbiamo suonato a Pordenone con i Throwdown c’erano ragazzi venuti dalla Svizzera per
l’occasione!
…In Italia il metal core rimarrà sempre un genere destinato a non fare clamore..

Siete interessati anche ad altre forme di espressione artistica e, se sì, pensate che un giorno potrete conciliarle con la musica degli Zune?

Cris: …credo che un album dovrebbe essere un’opera d’arte unica dove musica ed immagine sono indissolubilmente legate. Personalmente mi interesso di grafica, quindi per quanto possibile vedrò di fare in modo che per i nostri lavori sia sempre così.
Al: Io dipingo e faccio fotografie, ma non credo che questo mio interesse non sarà mai conciliabile con gli Zune, soprattutto perché i miei gusti sono molto orientati sul cyberpunk…al massimo proverò a vendere un paio di tele ai concerti…

Quali sono, secondo voi, i gruppi da tenere d’occhio per il futuro e perché? Vale sia per la nostra nazione che per il resto del mondo, ovviamente…

Cris: Qui in Italia sono sicuramente da tener d’occhio i romani Inferno, Stigma, Ornaments, La Quiete e la scena di Treviso… Dal vivo poi gli Slowmotion Apocalypse sono imperdibili! All’estero direi Burst, Tarantula Hawk, Dredg, Kylesa e buona parte del rooster Hydrahead e Neurot
Recordings.
Loris: In Italia mi hanno molto impressionato gli Inferno, A flower kollapsed, The Secret e a parte loro la scena italiana non ha molti gruppi che mi piacciano veramente. All’estero adoro Misery Signals, Zao, Messhuggah, The Dillinger Escape Plan nonché quasi tutti i gruppi della Ferret e Trustkill records.
Al: per l’Italia Ohuzaru , A Flower Kollapsed e Fabri Fibra, per il resto del mondo All Shall Perish e Coldplay!

Se doveste buttare via qualcosa che avete imparato a conoscere nella scena musicale, cosa scegliereste? Qual’è stata, se esiste, la vostra esperienza peggiore?

Cris: Prenderei volentieri a calci in culo buona parte di gestori di locali incompetenti… L’esperienza peggiore? Trovarmi a discutere con gente dalle vedute chiuse e senza la minima voglia di sperimentare e di sbattersi per qualcosa di nuovo. E purtroppo devo dire che il mondo metal ne è pieno…
Loris: purtroppo concordo a volte i metallari non si ricordano che siamo nel 2005 e che le cose prima o poi cambiano…
Al: sinceramente la scena metal core attuale mi ha abbastanza rotto il ca**o, e a parte pochi nomi non vedo grandi cose qui intorno… Molta gente tende a credersi una superstar senza averne motivo, e inizia ad avere degli atteggiamenti fastidiosi…spero poi che spariscano alcuni gruppi di merda che rubano solo spazio e tempo.

Quale invece vi ha dato e vi dà lo stimolo di continuare con entusiasmo?

Cris: Personalmente amo la musica in sé e quindi credo che non smetterei mai di suonare, qualsiasi sia il riscontro che abbiamo o avremo in futuro. Tuttavia buona parte delle soddisfazioni mi arrivano soprattutto dall’avere a che fare con quelle poche persone veramente creative e coinvolte, la scena d.i.y. in particolar modo (quest’anno abbiamo avuto una bella esperienza partecipando ad una compilation per Sons of vesta) nonchè conoscere gente nuova…

Chiudiamo con una promessa per il futuro!

Al: Non faccio mai promesse ma ho delle speranze… spero di suonare molto di più in giro, cercheremo di stare il più possibile sul palco o in mezzo alla gente che ci supporta… e spero di fare al più presto un full lenght!

Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli