Live Report: Alice Cooper a Milano 30/07/2012
È una calda serata estiva di fine luglio all’ippodromo di Milano per il ritorno di Alice Cooper e la sua crew. Nel giro di un anno e mezzo o poco più lo zio Alice è passato già ben tre volte col suo tour “No More Mr. Nice Guy”, riempiendo ogni volta i locali; questa volta però la data è all’aperto, in un periodo dell’anno dove in tanti sono ormai al mare sotto gli ombrelloni. Nonostante questo però l’affluenza è stata degna di nota. Buona lettura!
Foto e report a cura di Michele Aldeghi.
Sono i Baroness ad aprire il concerto, band americana nata nel 2003 con all’attivo tre album e diversi EP. Ascoltando i loro primi dischi, First (EP) e Red Album mi ero immaginato un complesso aggressivo e invece mi sono trovato davanti quattro ragazzi quasi imbarazzati e intimoriti, immobili sul palco. Il sound del combo si è ammorbidito con l’uscita del nuovo album, che ha evidentemente cambiato la direzione musicale intrapresa. Per questo motivo i Baroness hanno deluso un po’ le aspettative che mi ero creato: sono sicuro che se la band riuscisse a essere più coinvolgente conquisterebbe maggiori consensi da parte del pubblico, anche di coloro che erano seduti in prima fila rivolgendo le spalle al palco durante la loro esibizione.
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Invece di Alice Cooper mi ero fatto un’idea diversa: trattandosi del terzo concerto in suolo italico in così poco tempo, soprattutto in un momento di crisi e di prezzi dei biglietti sempre più alti, mi aspettavo poca affluenza. Mi sono invece dovuto ricredere: all’inizio del puntualissimo spettacolo un nutrito pubblico chiamava “Alice Alice Alice”. Altra nota positiva è stato il cambio di scaletta rispetto ai concerti precedenti che, pur mantenendo i soliti cavalli di battaglia, questa volta ha saputo miscelare in maniera ottima le canzoni, puntando decisamente più sulle sonorità che sul lato teatrale dei suoi show. Ricordo ancora lo spettacolo svoltosi all’Alcatraz di Milano in cui ad ogni brano veniva messa in scena una scenetta in cui puntualmente Alice moriva o uccideva qualcuno della sua Crew, cosa che al Live di Trezzo si è potuto fare solo in minima parte per problemi logistici.
All’ippodromo si è svolto un gran concerto incentrato sull’aspetto visivo e soprattutto sul fronte musicale, segno che nonostante l’età Alice Cooper ha ancora qualche cosa da dire e da insegnare. Il frontman ha dato sfoggio di grandi capacità vocali dall’inizio alla fine del concerto, senza dare il minimo segno di cedimento e senza risparmiarsi nemmeno un attimo. La band che lo accompagna si è dimostrata molto affiatata: tre chitarre, basso e batteria sembravano ingranaggi perfetti di un’unica macchina ben oliata.
Degna di nota la bella (ma soprattutto brava) chitarrista Orianthi che ha dato prova di sapere stare sul palco come una prima donna rubando un po’ la scena con quei capelli biondi svolazzanti e gli assoli di chitarra; d’altronde non si tratta di una ragazzina di primo pelo: pur essendo molto giovane la musicista ha già suonato assieme a diverse star internazionali. Il risultato finale è stato un gran bel concerto; se siete rimasti a casa pensando di vedere la solita minestra beh sappiate che vi siete persi un ottimo show.
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