Live report: Angels of Babylon a Grandate (Co)
Ci troviamo in quel di Grandate, per l’esattezza al Woodstock, storico locale heavy metal della comasca noto per aver ospitato grandi nomi nel panorama internazionale e non come Eric Martin (Mr. Big), Kee Marcello (Ex-Europe) e Pino Scotto. Stiamo per assistere all’ultima data del tour Italiano degli Angels Of Babylon, band capitanata da Kenny Earl “Rhino”, batterista statunitense con un curriculum vitae di tutto rispetto. Di recente l’abbiamo visto sul palco del festival di Metalitalia.com a chiusura dello show dei sardi Icy Steel e qualche mese fa ha condiviso il palco con i Nightglow per rendere tributo ai Manowar.
Dopo la sua esperienza nell’epic metal band di Joey De Maio (durante la quale è stato pubblicato l’ottimo Triumph of Steel) e negli Holyhell, nel 2010 Rhino dà alla luce il primo album dei suoi Angels Of Babylon, band caratterizzata da un sound influenzato dal power e dal symphonic metal. La formazione ha subìto negli anni alcuni cambiamenti; da 4 componenti, tra i quali David Ellefson (attualmente nei Megadeth), sono diventati un power trio composto da Rhino alle pelli e alla voce, Andrea “Tower” Torricini (noto per la sua militanza nei Vision Divine) al basso e Tommy Vitaly alla chitarra.
La scaletta della serata (nonché del mini tour) è incentrata sul primo lavoro, “Kingdom of Evil”, dato che il nuovo album “Thundergod” uscirà a breve, ma la band ci propone in anteprima due brani tratti dalla loro ultima fatica discografica.
Quando gli Angels of Babylon attaccano con Night Magic notiamo subito la singolare disposizione dei componenti sul palco: Rhino troneggia in mezzo al palco con la sua batteria, mentre chitarra e basso sono ai lati. Il batterista statunitense si dimostra fin da subito il protagonista indiscusso della serata non solo confermando la sua abilità come drummer ma anche dimostrando ottime doti canore, dato che è proprio lui a cantare tutti i brani.
Rhino ama l’Italia, lo ribadisce più volte durante la serata e questo suo amore per il Bel Paese viene ulteriormente dimostrato con l’esecuzione di uno dei due inediti dal titolo “Sondrio”.
Il pubblico seppur non numerosissimo partecipa attivamente, applaude, risponde agli incitamenti di Rhino dimostrando di apprezzare la performance del power trio.
I suoni sono ottimi, la formazione a tre rende i pezzi del primo album più heavy e di impatto, le basi di tastiera sono state mantenute, ma sono molto meno predominanti.
Quando si pensa che tutto sia finito, Rhino prende la parola e introduce uno Special Guest: Daniele “Abba” Abate, cantante degli italiani Nightglow, col quale eseguono alcune cover dei Manowar; se fino a questo punto la risposta del pubblico è stata ottima, quando gli Angels of Babylon attaccano Spirit Horse of Cherokee, l’entusiasmo è alle stelle.
La serata sembra concludersi con un’ottima cover di Battle Hymns cantata a squarciagola da tutti i presenti, ma le sorprese non sono finite; al coro “ONE-MORE-SONG!” gli Angels of Babylon rispondono con una cover di Long Live Rock N Roll dei Rainbow che coinvolge tutto il locale.
Dopo le presentazioni e i saluti di rito, Rhino si concede ai suoi fan per foto e autografi.
Gli Angels of Babylon sono una band che merita sia in studio che in sede live. Oltre alla professionalità, Rhino e compagni hanno dimostrato di dare il massimo sempre e comunque, riuscendo a dimostrare di essere una band “giovane”, ma dalle grandi potenzialità. Questo era un “preludio” al tour promozionale per il nuovo album, ma è una premessa davvero di qualità.
Paolo Redaelli