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Live Report: Beast in Black @ Fryshuset Klubben, Stoccolma, Svezia 29/03/19

Di Davide Sciaky - 2 Aprile 2019 - 17:31
Live Report: Beast in Black @ Fryshuset Klubben, Stoccolma, Svezia 29/03/19

BEAST IN BLACK + TURMION KÄTILÖT

29/03/2019 @Fryshuset Klubben, Stoccolma, Svezia

L’ultimo concerto dei Beast in Black a Stoccolma aveva visto i finlandesi di supporto ai Rhapsody Reunion al Fryshuset Klubben, un locale dalla capacità di 800 persone.
Solo un anno dopo i Beast in Black tornano nello stesso locale da headliner e registrano l’ennesimo soldout di un tour del nord Europa che ha riempito quasi tutti i locali da cui è passato.
In apertura troviamo i Turmion Kätilöt, altro gruppo finlandese, Industrial, a cui viene messo a disposizione il palco intero e non solo una frazione come di solito capita alle band di supporto.
I Turmion sono attivi da più di 15 anni, ben più degli headliner, e hanno un seguito piuttosto importante come si vede a questo concerto.
Arrivati sul palco in abiti di scena improbabili tipicamente Industrial, un cantante con la panza che straborda da sotto la maglietta e una maschera antigas cucita sul ginocchio, l’altro con un vestito che sembra uscito da un locale gay sadomaso e così via, i sei si lanciano in uno show divertente e coinvolgente.
Il pubblico, già abbondante dall’inizio del concerto, è evidentemente in gran parte familiare con la musica dei finlandesi che viene spesso cantata a gran voce; non mancano salti, applausi a tempo e gran headbanging.
Nei 50 minuti a loro disposizione i Turmion Kätilöt scaldano, ma pure infiammano, il pubblico con una grande energia e lasciano il loro primo concerto in Svezia sicuramente soddisfatti da un’ottima risposta.

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E’ il turno degli headliner che partono con la divertentissima ‘Cry Out for a Hero’ definendo immediatamente il mood della serata.
I Beast in Black sono portatori sani del Power Metal più zuccheroso e ignorante che possa esistere e la loro musica è un concentrato di melodia e cori da cantare a squarciagola.
Se tutti i musicisti sul palco sono molto abili, è forse il cantante Yannis Papadopoulos che risalta più di tutti con la sua voce potentissima e i grandi acuti che sfoggia nella terza canzone, l’omonima ‘Beast in Black’.
Avendo pubblicato solo due album, entrambi vengono rappresentati abbondantemente nella setlist: il nuovo “From Hell with Love” viene suonato per intero, con l’esclusione della sola ‘Oceandeep’, e dell’album precedente vengono suonate otto canzoni su dieci.
Il concerto procede quindi coprendo quasi tutta la produzione dei finlandesi in un effluvio di melodia, ma anche con potenti e velocissimi scambi di assoli tra i due chitarristi Anton Kabanen e Kasperi Heikkinen.
Il ritmo del concerto rallenta bruscamente con la splendida ballad ‘Ghost in the Rain’ per la quale Yannis chiede al pubblico di accendere luci, cellulari, accendini, o “fiammiferi se siete vecchia scuola come piace a me”.
Si torna poi a ritmi accelerati con ‘Die by the Blade’, uno dei singoli del nuovo album, per passare a ‘Crazy, Mad, Insane’, ormai un classico per i finlandesi che indossano delle maschere delle Tartarughe Ninja per suonare la canzone.
Dopo un’altra accoppiata di singoli nuovi, ‘Sweet True Lies’ e ‘From Hell with Love’, i Beast in Black salutano il pubblico e lasciano il palco.
Ovviamente non può mancare l’encore, a maggior ragione dopo le grandi urla e applausi del pubblico che richiamano la band sul palco per un ultimo trio di canzoni, ‘No Surrender’, ‘Blind and Frozen’, ‘End of the World’, che chiudono un concerto ottimo sotto tutti i punti di vista.
I true duri e puri storceranno il naso, ma chi apprezza melodia e spensieratezza non potrà che adorare i Beast in Black e due ore abbondanti di concerto che sono quanto di più divertente e zuccheroso si possa trovare nel Metal oggi.

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