Live Report: Black Crowes a Milano
The Black Crowes
03/07/2013 @ Alcatraz, Milano
Il Festival “10 Giorni Suonati” (ormai alla Quarta Edizione) ci ha abituati a grandi eventi live; ZZ Top, Primus, Black Country Communion, Brian Setzer’s Rockabilly Riot, Lynyrd Skynyrd sono solo alcuni degli artisti che in questi anni si sono susseguiti sul palco del Castello Sforzesco di Vigevano.
Il cast dell’Edizione 2013, come ogni anno, comprende nomi di tutto rispetto; tra questi Deep Purple, Gov’t Mule e i protagonisti di questa sera, The Black Crowes. A differenza delle passate edizioni, tutti gli eventi sono stati programmati in diverse location a Milano e dintorni.
Mi trovo in coda fuori dall’Alcatraz e il pubblico accorso per questa tappa del “Lay Down With Number 13 World Tour 2013” è numeroso e variegato; ci sono rockers, bikers, hippies, fan della prima e dell’ultima ora, tutti accomunati da una grande passione per la musica dei “corvi neri” di Atlanta.
Non sono previsti gruppi spalla e i Black Crowes hanno deciso di proporre una scaletta diversa per ogni data del tour.
Appena entrato noto con piacere che è stato allestito il palco principale, ulteriore segnale di quanto il gruppo dei fratelli Chris (voce) e Rich Robinson (chitarra) goda ancora di un buon seguito in Italia.
Sul palco è presente solo l’essenziale; nessuna scenografia, solo un telo nero come sfondo e gli strumenti musicali. Ai Black Crowes non serve altro per conquistare il locale milanese, se non la loro carica e la loro musica.
Alle 20.30 i sei salgono sul palco, salutano e attaccano subito con “Jealous Again”, uno dei loro cavalli di battaglia, che accende subito l’entusiasmo dei presenti.
Chris Robinson balla, canta, suona l’armonica e ringrazia innumerevoli volte il pubblico che ricambia con calorosissimi applausi. Gli altri “corvi” non sono da meno e sono innumerevoli le occasioni in cui dimostrano le proprie abilità di musicisti e showmen; durante l’esecuzione di “Wiser Time” (proposta in una versione di oltre 10 minuti) i Black Crowes ci regalano una meravigliosa Jam Session molto apprezzata dal pubblico che non esita a partecipare battendo le mani a tempo.
Pelle d’oca con “She Talks To Angels” e “Whoa Mule” le cui esecuzioni lasciano il pubblico in contemplazione dei sei musicisti, ringraziati alla fine da uno scroscio di applausi. Questi, a mio parere, sono stati i momenti più emozionanti della serata.
Dopo la bellissima “Remedy”, basta un medley delle famose “Hard to Handle” e “Hush” perché tutti inizino a ballare e a cantare a squarciagola questi due classici meravigliosamente coverizzati dal gruppo di Atlanta. Degna di nota anche la bellissima cover di “No Expectation” dei Rolling Stones, eseguita come encore.
I Nostri si congedano con “Movin On Down The Line”, lasciando un pubblico che chiede l’ennesimo bis che purtroppo non ci sarà.
Il concerto è veramente finito; due ore esatte di rock n’ roll ideali nel mostrare una band che, nonostante i diversi cambi di formazione, reunion e pause, riesce ancora a conquistare una platea semplicemente suonando e divertendosi come se fosse la prima volta.
Infine una nota di merito al locale che si è dimostrato all’altezza dell’evento; aria condizionata funzionante e suoni ottimi hanno contribuito a non far rimpiangere ai presenti la bellissima e storica location dei “10 Giorni Suonati”, che nel 2011 aveva già ospitato i Black Crowes.
Uno dei migliori concerti a cui abbia mai assistito, che difficilmente verrà dimenticato dal sottoscritto e dai numerosi fan presenti.
Tornate presto Black Crowes!
Paolo Redaelli
Setlist
· Jealous Again
· Thick N’ Thin
· Hotel Illness
· Black Moon Creeping
· Bad Luck Blue Eyes Goodbye
· Medicated Goo (Traffic cover)
· Soul Singing
· Wiser Time
· She Talks to Angels
· Whoa Mule
· Thorn in My Pride
· Remedy
· Hard to Handle (Otis Redding cover) / Hush (Billy Joe Royal cover)
Encore:
· No Expectations (The Rolling Stones cover)
· Movin’ On Down the Line