Live Report: Blind Channel + Rock Band From Hell @ Alcatraz, Milano – 15/04/2024
Live Report: Blind Channel + Rock Band From Hell @ Alcatraz, Milano – 15/04/2024
a cura di Valeria Usiello
E’ una serata tutta finlandese quella che va in scena all’Alcatraz di Milano. La quota tedesca che spettava all’esibizione dei GHØSTKID, a poche ore dal concerto, viene cancellata per problemi familiari della band. In apertura i Rock Band From Hell, seguiti dai Blind Channel in un locale già a capienza ridotta e che appare semi vuoto sin dall’apertura delle porte.
Rock Band From Hell
Come da programma, i Rock Band From Hell che si definiscono una ‘spumeggiante Punk Pop band’ finlandese inaugurano la serata scandinava. Arrivano dalla capitale del Nord della Finlandia Jani Tillman, voce, Mikko Nykänen alla batteria ed il chitarrista Jere Siivikko: sono facce delicate senza alcunché di diabolico, come ci si aspetterebbe dal nome, e non hanno osato nemmeno un tatuaggio. Provengono da un’area geografica alquanto distante dai paesi in cui il Punk è nato e cresciuto, e si dichiarano anche fan del Rock Classico di Zeppelin, Sabbath e Deep Purple. Eppure, c’è ben poco di Rock in quello che hanno proposto stasera.
La scaletta striminzita prevista per questo tour a tre viene allungata per poter rimediare in parte all’assenza dei GHØSTKID ed include un pezzo pop-rock “Love Me Till I Die”, una cover del brano di P!NK “So What”, il nuovo singolo appena pubblicato “MIA” e “Sex is on Fire”, che il pubblico sembra aver apprezzato per la melodia accattivante. Le canzoni colpiscono per i testi cupi, tipicamente nordici, e in queste melodie davvero poco infernali ci sono delle palesi suggestioni Trap e almeno una parolaccia, tanto per riprendere lo slang giovanile. Hanno portato sul palco l’energia di tipica di un concerto Pop Punk con un cuore di Metal ma l’anima di questa band, se c’è, sembra sepolta sotto una massa di autotune e basi preregistrate (in puro stile Reckless Love, tanto per riprendere una band di casa) e le parti di chitarra valide faticano ad emergere.
Non è uno spettacolo che resta impresso nella memoria, anche se il giovanissimo pubblico presente è sembrato lasciarsi coinvolgere a sufficienza dall’energia del trio scandinavo.
A volte seguire le tendenze in modo molto impersonale ti fa perdere l’identità: se veramente vogliono diventare famosi questi tre ragazzi, in quale genere potranno mai farlo?
Nota a margine: quello che sicuramente tutti i presenti ricorderanno della serata sono i prezzi visti allo stand del merch della band: maglietta a maniche lunghe 65 Euro, felpa 95 Euro.
Sul serio?
Setlist:
Cloud9
Fed up
Love Me Till I Die
Never Wanna See You Again
Drums – solo
MIA
So What – P!NK cover
Guitar – solo
Sex is on fire
Why don’t you die
Blind Channel
E’ un pubblico composto in gran parte da giovanissime ragazze quello che accoglie sul palco “i Backstreet Boys della scena Metal“, ossia i grintosi finlandesi Blind Channel, l’unica band del nu metal conosciuta anche dai non estimatori del genere per aver rappresentato la Finlandia all’Eurovision Song Contest del 2021.
La boy-band di Oulu è oggi meno boy-band. Sono maturati molto dal passaggio in quella vetrina internazionale che aveva fatto vincere, con immensa sorpresa, gli italiani Måneskin. A differenza dei vincitori nostrani, i Blind Channel hanno confermato questa sera di non aver barattato la propria anima con il successo dell’Eurovision per diventare più commerciali, più mainstream, ma sono rimasti fieri esponenti del loro Metal alternativo, rendendolo forse anche più raffinato.
La produzione dello spettacolo sembra molto curata per una band ai primi anni di vita: dalla lunga Intro in cui si ascolta una finta ‘Radio Exit’ con interviste ironiche alla band e brani che vanno dalla Samba carnevalesca al Rock dei Linkin’ Park, agli abiti di scena e alle luci stroboscopiche che accompagnano sul palco i Blind Channel avvolgendo da subito il pubblico in una sorta di esplosione nucleare. L’attacco potente con uno dei brani più amati dai fan “Deadzone” e “Where’s the Exit” fanno scatenare l’energia sul palco con riff e cori accattivanti, e giù dal palco grazie al giochino in cui il cantante ha fatto accovacciare tutti sul pavimento per il vecchio “conto fino a 3, e voglio che saltiate tutti” (…già sperimentato con successo dai Rock Band From Hell pochi minuti prima!).
In scaletta c’è spazio per tutto, si percepisce subito il risultato delle loro diverse influenze: un mix perfetto di Metal ed Hip Hop, con Rock Techno e sintetizzatori a sufficienza. I titoli delle canzoni sono tutti cattivi, eppure la band che proviene da una delle regioni europee meglio conosciute per la produzione di metal pesante, ha saputo aggiungere un tocco di glam e smorzare gli estremi proponendo un nu metal accessibile e festival-ready.
Le due voci di Joel Hokka e Niko Moilanen si passano la palla a vicenda in modo perfettamente armonico, evidenziando una gran sintonia tra loro: ricordano i Linkin Park sì, in versione metalcore, con toni più spigolosi e più rimandi Rap, ma con molta più energia e godibilità. Tocca poi ad Aleksi destreggiarsi tra tastiere, campionamenti e percussioni, oltre a fornire supporto ai cori, per dare corposità e potenza al suono. Non manca nemmeno il lato più morbido con “Phobia” e “Die Another Day”, il momento cellulare dopo il pogo che Joel e Niko hanno continuato ad incitare per tutta la serata.
Tra i momenti salienti del concerto, l’attesa cover BYOB dei SYSTEM OF A DOWN inserita come bonus tra un brano cantato ad una voce da Niko e “Wolves in California” che ha infiammato il pubblico e scatenato pogo ed headbanging allo stesso tempo facendo saltare il tetto dell’Alcatraz, e la commovente “Die Another Day” anticipata dai molteplici rimandi ai brani che parlano apertamente della salute mentale, come esplicitamente dichiarato dalla band. I sei finlandesi sembrano essere tutti d’accordo nel dichiarare che i Blind Channel sono nati come modo sano per esorcizzare i propri demoni e quelle patologie di cui non si parla mai abbastanza, proprio le stesse che ci hanno portato via persone come Chester Bennington e Chris Cornell.
Il set principale termina con “Bad Idea” che li vede scatenarsi prima degli ultimi due brani che occupano la scaletta in attesa del successo internazionale dell’Eurovision “Dark Side”. Hook maestosi e sintetizzatori martellanti concludono questa setlist di 20 canzoni con la gran parte dei pezzi a supporto del nuovo album ed alcuni brani del passato frutto di una sapiente scelta che riescono a far percepire l’evoluzione della loro intera carriera. Mi ha impressionata in modo molto favorevole vedere come questo organico musicale ha portato avanti la serata tutta d’un fiato, senza esitazioni, suonando come una band strutturata con equilibrio nei suoi componenti: basso, batteria, chitarra e tastiere, ad ogni strumento il suo ruolo, la sua parte, il suo pensiero musicale.
Il saluto al pubblico è stato in chiave ironica, proprio come la Intro, con Everybody (Backstreet’s Back) dei Backstreet Boys.
Una serata godibile di puro divertimento quella vissuta all’Alcatraz, come uno spettacolo di Metal dovrebbe essere. Senza aspettative, solo emozioni – “Exit Emotions” – dicono loro. E la curiosità di vedere l’evoluzione di questa band che sembra ormai matura abbastanza per i grandi festival internazionali e per un pubblico con orecchie più educate.
Setlist:
Deadzone
Where’s The Exit
Over My Dead Body
Red Tail Lights
We Are No Saints
Phobia
XOXO
Not Your Bro
Died Enough for You
Die Another Day
Keeping It Surreal
One Last Time…Again
Violent Bob (Deja Vu)
B.Y.O.B. (System of a Down – cover)
Wolves In California
Balboa
Bad Idea
Happy Doomsday
Flatline
Dark Side
Photo Report dei Blind Channel: https://www.truemetal.it/heavy-metal-news/photo-report-blind-channelalcatraz-2024-1152931
Pagina Facebook ufficiale: https://www.facebook.com/BlindChannelBand