Live report Blind Guardian @ Pala Atlantico Roma 06/05/2015
BLIND GUARDIAN + ORPHANED LAND
06/05/2015 @Pala Atlantico, Roma
Correva l’anno 1988 quando gli allora giovanissimi Blind Guardian, pubblicarono per la No Remorse Records, quel notevole “Battalions Of Fear”, che di fatto sancì il debutto ufficiale di una band destinata a lasciare un’impronta indelebile nell’universo del power metal teutonico e mondiale.
Oggi, dopo ben 27 anni dall’uscita di quel primo storico album e soprattutto dopo oltre due decadi di grandi soddisfazioni e dischi eccezionali, i Bardi dimostrano di avere ancora molte cose da dire e molte idee da esprimere, attraverso uno stile musicale assolutamente unico e irripetibile, da sempre in grado di distinguere il combo teutonico da tutte le altre band appartenenti all’universo power.
L’evoluzione del percorso artistico che da sempre caratterizza e rende così interessante ogni pubblicazione targata Blind Guardian, ha portato la band alla composizione di una nuova opera ambiziosa e mastodontica, rispondente all’evocativo titolo di “Beyond The Red Mirror”, album che rappresenta con fierezza il decimo tassello di una discografia maestosa ed esaltante.
In tutta la loro prosperosa carriera, i nostri non hanno mai smesso di portare la propria musica in giro per il mondo, conquistando orde di fans entusiasti del loro sound epico e battagliero, nonché sinfonico ed elegante. Nei mesi successivi all’uscita dell’album quindi, il combo tedesco ha intrapreso un nuovo tour europeo, toccando anche il Bel Paese per due concerti programmati nelle città di Milano e Roma, rispettivamente il 5 ed il 6 di maggio…..In entrambe la date italiane, i giovani e promettenti Orphaned Land sono intervenuti in veste di Special Guest ad allietare la platea con il loro metallo mistico e ricco di atmosfera….
Nonostante alcuni ritardi nell’apertura dei cancelli (come del resto vuole la maggior parte dei concerti organizzati in Italia), alle 20,00 in punto gli Orphaned Land irrompono sul palco dell’Atlantico, carichi e determinati a far divertire la platea accaldata e ancora non numerosissima, proponendo una setlist breve ma davvero interessante, che ha trovato il proprio inizio nelle note della massiccia e melodica “All Is One”, canzone che da il titolo all’ultima fatica in studio partorita dal gruppo israelitico, pubblicata nel 2013.
Il gruppo è in ottima forma e rimane ancorato agli anni più recenti della carriera, incastonando subito dopo la decisa “The Simple Man”, magistralmente interpretata dal carismatico vocalist Kobi Farhi, che fin da subito conquista l’attenzione del pubblico italiano con la sua timbrica solenne e ricca di pathos.
La successiva “Barakah”, riporta la band ai tempi dell’album “The Never Ending Way Of Orwarrior”, che subito dopo prosegue con la più recente e mistica “Brother”.
La breve ed intensa “El Meod Na’ala” rievoca gli esordi della band, la quale, ormai prossima al termine dello spettacolo, allestisce un ultimo ottimo trittico, composto dalla notevole “Sapari”, subito seguita dalla risoluta ed emozionante “In Thy Never Ending Way”, la quale intonata con grande attenzione dal pubblico presente, anticipa il gran finale che giunge con l’ottima esecuzione dell’evocativa “Norra El Norra (Entering The Ark), alla quale segue subito dopo la lunga e granitica “Ornaments Of Gold”, canzone che permette agli Orphaned Land di uscire a testa alta da una performance ben preparata e davvero interessanti, raccogliendo così gli applausi dell’ormai numeroso pubblico romano, ormai pronto ad accogliere con entusiasmo gli Headliner della serata.
Setlist
1 All Is One
2 The Simple Man
3 Barakah
4 Brother
5 El Meod Na’Ala
6 Sapari
7 In Thay Never Ending Way
8 Norra El Norra (Entering The Ark)/Ornaments Of Gold
Dopo la bella performance degli Orphaned Land (vera sorpresa per il sottoscritto) e dopo un rapidissimo cambio palco, l’atmosfera che permea l’ormai colmo palazzetto si fa epica ed elettrizzante.
Preannunciati dalle prime note della mastodontica “The Ninth Wave” (opener del nuovo album), alle 21,00 precise, ecco arrivare orgogliosamente sul suolo romano, dopo ben quattro anni di assenza, i leggendari Blind Guardian.
Fin dai primi istanti, il gruppo teutonico da prova tangibile di essere in perfetta forma, scatenando un vero e proprio turbine di ottima musica che immediatamente suscita gli applausi della platea, completamente rapita dall’interpretazione del grande Hansi Kursch, il quale (come da tradizione per la band teutonica), non perde occasione di coinvolgere pienamente il proprio pubblico, che risponde cantando a gran voce il ritornello di un brano maestoso e potente.
Subito dopo è il power metal più diretto e sanguigno a prendere il controllo della situazione, con le note della furiosa “Banished From Sanctuary”, che a sua volta cede poi il passo alle sognanti e crepuscolari atmosfere della celeberrima “Nightfall”, accolta con grande fervore dalla platea, la quale ha ottimamente sottolineato l’essenza del fiero ritornello, cantandone ogni singola nota, per un risultato sublime e davvero emozionante.
I nostri si divertono a ripercorrere interamente le fasi della propria carriera, regalando un’ottima esecuzione della (relativamente) recente “Fly”, originariamente apparsa nell’album intitolato “A Twist In The Myth”, pubblicato nel 2006.
Alla sognante “Fly”, segue la ulteriormente recente “Tanelorn (Into The Void)”, la quale torna con rabbia ed eleganza a fendere l’aria a colpi di un metallo violento e melodico al tempo stesso.
La successiva “Prophecies”, torna invece con successo a rappresentare il nuovo album, prima di lasciare spazio alla celebre “Lost In The Twilight World”, la quale riporta le lancette del tempo direttamente ai primi anni di attività del combo tedesco.
La seguente “Miracle Machine” (nuovamente tratta da “Beyond The Red Mirror”), inaugura la fase acustica dello show, la quale prosegue poco dopo, con l’esecuzione della mitica e classica “Lord Of The Rings”, cantata con grande pathos da Hansi, supportato ottimamente dal resto della band e dal pubblico presente, per un altro momento indimenticabile della serata.
Con la seguente e storica “Traveler In Time”, torna ad esplodere il power più ruvido, che anticipa l’esecuzione della superba “Majesty”, richiesta a gran voce da una platea sempre più coinvolta da uno spettacolo che regala ancora emozioni indescrivibili con l’esecuzione della regale “And Then There Was Silence”, caratterizzata da un intermezzo centrale, in cui il pubblico è stato il vero motore dell’esibizione, seguendo perfettamente le linee vocali interpretate con maestria dal bravissimo vocalist, la cui voce riesce sempre a trasmettere un’energia incredibilmente potente.
Dopo pochi istanti di pausa, lo spettacolo riprende con la mitica “Into The Storm” (preceduta naturalmente dalla celebre intro guerresca, “War Of Wrath”, la quale originariamente inaugurava i primi momenti del celeberrimo capolavoro intitolato “Nightfall In Middle Earth”, pubblicato nel 1998).
Dopo questo tuffo nel passato, i nostri tornano con fierezza al presente con la bella “Twilight Of The Gods”, seguita a ruota dall’affascinante “Valhalla”, la quale ha visto ancora una volta una partecipazione stellare da parte del pubblico, il quale ha interpretato con passione ogni singola nota dell’eccezionale ritornello che ne caratterizza la base.
Ormai quasi al termine di questo incredibile viaggio, i Bardi si preparano a salutare il caloroso pubblico romano con un ultimo terzetto assolutamente perfetto, formato dalla lunga e intricata “Wheel Of Time”, subito seguita dalla splendida ed immancabile “The Bard’s Song – In The Forest” e concluso dalla meravigliosa e classica “Mirror Mirror”, che come di consueto conclude impeccabilmente ogni concerto targato Blind Guardian, lasciando alla platea stremata ed entusiasta, i ricordi e le emozioni di una serata ricca di grande musica e divertimento!
Setlist
01. The Ninth Wave
02. Banish from Sanctuary
03. Nightfall
04. Fly
05. Tanelorn (Into the Void)
06. Prophecies
07. Lost in the Twilight Hall
08. Miracle Machine
09. Lord of the Rings
10. Traveler in Time
11. Majesty
12. And Then There Was Silence
13. War of Wrath
14. Into the Storm
15. Twilight of the Gods
16. Valhalla
17. Wheel of Time
18. The Bard’s Song – In the Forest
19. Mirror Mirror
Francesco Sgrò