Live Report: Destrage + The Doomsayer ad Assago (MI)

Di Stefano Burini - 12 Marzo 2014 - 0:01
Live Report: Destrage + The Doomsayer ad Assago (MI)

DESTRAGE + THE DOOMSAYER

08/03/2014 @Live Forum, Assago (MI)
 

 

Scelgono la serata della Festa della donna, i Destrage, per presentare al pubblico il nuovissimo “Are You Kidding Me? No.” e fin dall’arrivo ai cancelli del Live Forum di Assago (MI), complici il Carnevale Ambrosiano e l’entrata a prezzi tutto sommato popolari, l’affluenza pare quella delle grandi occasioni. In veste di opening act della serata troviamo inoltre i piemontesi The Doomsayer, capitanati dal granitico Stefano “Vlad” Ghersi e anch’essi in piena fase di promozione del recente debut album: “Fire Everywhere“. Ma entriamo un po più nel dettaglio…

 


 

La band cuneese fa il suo ingresso sul palco poco dopo le ventidue e trenta e, in men che non si dica, il non ancora troppo nutrito parterre viene investito da bordate di death/metalcore dall’impatto a dir poco spietato. La scaletta riprende le otto tracce presenti su “Fire Everywhere“, seppur riproposte in ordine differente, conservandone la grande energia e fornendo una resa fisica e sonora davvero importanti. La violenza del sound dei The Doomsayer trova perfetta espressione nel riffing serrato e cattivo, partorito dalle chitarre di Andrea Bailo e del secondo “live axeman”, oltre che nella devastante violenza sprigionata dal basso di Flavio Magnaldi e dalla batteria di Stefano Ghigliano, peraltro autori di stacchi ritmici tecnicamente ed emotivamente notevoli. Non è in ogni caso da meno, in quanto a potenza, il comparto vocale, con Stefano Ghersi assoluto protagonista sulle strofe, con il suo growl aspro e ferino, a preparare il terreno per gli efficaci ritornelli in voce pulita, affidati all’ugola limpida di Andrea Bailo. Proprio a proposito del Bailo, vale la pena notare che la resa live della sua voce è ancora migliore rispetto a quanto ascoltato in studio e che le prestazioni di alto livello fornite su pezzi come “The Eternal Self” e “I Am History” (forse loro le due migliori melodie di tutto l’album) costituiscono un ottimo viatico in ottica futura. Sulle note della bella “12.05.11” si chiude lo show dei The Doomsayer: potenti, diretti e grintosi esattamente come su disco; pochi fronzoli e molta sostanza che hanno convinto l’uditorio e fatto guadagnare a Ghersi e compagnia dei meritati applausi in attesa dell’entrata in scena dei Destrage.

 
Setlist
01. Revolt
02. Fire Everywhere
03. Diamonds
04. Echoes
05. The Eternal Self
06. I Am History
07. Tides
08. 15.05.11

 

Finita l’esibizione dei The Doomsayer, occorre attendere una mezz’ora buona prima di veder entrare in scena i Destrage, complice la grande ressa fuori dal locale e la conseguente difficoltà nel gestire gli ingressi. L’avvio del concerto è prevedibilmente affidato a “Destroy, Create, Transform, Sublimate” e il durissimo impatto sui presenti, scaldati a dovere e ormai pronti a saltare, cantare e scatenarsi, è il miglior biglietto da visita possibile. Paolo Colavolpe è il solito istrione ma anche i due chitarristi, Matteo Di Gioia e Ralph Salati, e il bassista Gabriel Pignata non mancano di incitare il pubblico con salti, smorfie e sorrisi; grande, inoltre, l’affetto dimostrato dal pubblico nei confronti di Federico Paulovich alla batteria, a più riprese oggetto di cori ed applausi. La potenza e la precisione sono da sempre il fiore all’occhiello dei Destrage e, nonostante i suoni non siano sempre al top, la band milanese non manca il colpo nemmeno stasera, infilando una dietro l’altra vecchie e nuove hit tra le quali si distinguono le acclamate “Neverending Mary” e “Double Yeah” (tratte dal precedente studio album, “The King Is Fat ‘n’ Old“) e le nuovissime “My Green Neighbour” e “Purania”, travolgenti e valorizzate da ritornelli quantomai orecchiabili ed efficaci. L’accidentata “Hosts, Rifles & Coke” è forse la traccia maggiormente penalizzata dai suoni in virtù della sua complessità ritmica; nessun problema, in ogni caso: con “G.O.D.” e il successivo  assolo di batteria, seguito dall’ottima “Before After And All Around”, i Destrage risalgono facilmente la china preparando il terreno per un finale a tutta forza. “Panda vs. Koala” vince e convince con il suo spirito goliardico e l’andamento movimentato ma è con la spettacolare “Are You Kidding Me? No.” e il suo gran finale dominato da una favolosa “tromba mariachi” che incrociamo l’apice della serata. O almeno, questo è quanto crediamo prima di sentir annunciare dalla voce di Paolo Colavolpe che c’è spazio per un bis: nientemento che la divertentissima “Jade’s Place”, una vera e propria hit sulla quale l’intero Live Forum canta e balla come se non ci fosse un domani e sulle cui note si va a porre il sigillo su un’altra ottima prestazione targata Destrage. Unico neo della serata, oltre ad una certa approssimatività dei suoni in alcuni frangenti, la grande mole di fan rimasti fuori dai cancelli a causa dell’inaspettato pienone; a ben vedere, tuttavia, pur nel dovuto rammarico per appassionati giunti magari anche da lontano e impossibilitati ad entrare e godersi la serata, la grande partecipazione è in ogni caso da intepretarsi come dato assolutamente positivo. Chissà, magari la prossima volta sarà il Mediolanum Forum ad ospitare il release party del successore di “Are You Kidding Me? No.”…

Setlist

01. Destroy, Create, Transform, Sublimate

02. omissis

03. Neverending Mary

04. My Green Neighbour

05. Double Yeah

06. Purania

07. Hosts, Rifles & Coke

08. G.O.D. + drum solo

09. Before After And All Around

10. Panda Vs. Koala

11. Are You Kidding Me? No.

Encore

12. Jade’s Place

Live Report a cura di Stefano Burini.

Fotografie per gentile concessione di Monster Energy.