Live Report: Freedom Call @ The Theatre
LIVE REPORT FREEDOM CALL + VEXILLUM + WHITE SKULL + DEIMOS
@ The Theatre, Rozzano (MI), 04/05/2013
Stasera ci troviamo in quel di Rozzano per assistere allo show dei tedeschi FREEDOM CALL, portatori (da loro stessi definito) dell’happy metal, infatti fuori dal The Theatre è presente un gruppetto di metallari in attesa del cosiddetto “happy metal party”.
Ad accompagnare gli headliner abbiamo uno special guest italiano di tutto rispetto. Iniziamo con i DEIMOS, band di Pavia nata nel ’06 come tributo ai Gamma Ray, per poi iniziare a comporre pezzi propri nel ‘09 una volta stabilizzata la line up. Propongono i pezzi del loro debut album “TerminUs” uscito l’anno scorso, nel locale sono presenti soltanto una ventina di persone, ma i nostri vengono comunque accolti calorosamente.
Dopo un rapido saluto il concerto ha inizio con Wargreed, dando un assaggio di sano heavy metal con sfumature power. Federico Lanterna e Luca Gabrieli alle chitarre suonano riff corposi attorniati da assoli veloci e melodici, Massimo Goletti viaggia sulla doppia cassa senza tralasciare piatti e pelli mentre Santo Clemenzi fluidifica il tutto con morbide linee di basso. Il vocalist Antonio Pecere ha una notevole estensione vocale oltre che una buona interazione col pubblico, che per quanto scarso risponde ai brani con grande entusiasmo, in particolare alla cover dei Megadeth “Tornado Of Souls”; scelta insolita considerato che i Deimos, come già accennato, nascono come tributo ai Gamma Ray. La performance è stata breve quanto intensa e la band si ritira accompagnata da meritati applausi.
Setlist:
01. Wargreed
02. Gates of Babylon
03. Vultures
04. Tornado Of Souls (Megadeth cover)
05. Stonetears
Dopo questa scossa iniziale, il pubblico è pronto per acclamare i grandiosi WHITE SKULL, emblemi dell’heavy metal italiano fondato nell’84 dal chitarrista Tony Mad Fontò. Durante la loro carriera hanno subìto importanti cambi di line up, ma che non hanno impedito di sfornare 2 demo, il celebre EP “Asgard” e otto album; che li hanno portati a suonare con artisti del calibro di Overkill, U.D.O., Doro Pesch, Grave Digger, e altri. Inoltre hanno partecipato a diversi festival come l’Italian Gods Of metal, Blind Guardian Open Air, Metal Dayz, Tradate Iron Fest, e altri. Stasera In particolare “sventolano” con orgoglio la nona fatica “Under This Flag”,mentre salgono sul palco i fans fanno sentire il loro supporto, Danilo Bar irrompe sulle note del classico “The Roman Empire”, seguita da “Red Devil”. In quanto a potenziale sonoro non si smentiscono mai, Danilo e Tony forgiano ritmiche micidiali e le dita di Tony (discendente di Yngwie Malmsteen per stile e movenze) slittano sul manico a velocità folle. Jo Raddi crea una solida base di basso indurendo il sound e sostenendo Alex Mantiero, che alla batteria si dimostra una vera macchina da guerra pestando senza sosta. In fine Federica Sister si impone attraverso lo scudo col teschio e la sua voce graffiante, tenendo in pugno il pubblico, che nonostante apprezzi molto lo show, rimane tranquillo e sparpagliato a differenza delle prime due file scalmanate. Con l’intramontabile “Asgard” concludono un’esibizione come sempre di grande impatto, si può dire che il teschio bianco ha saldamente impiantato nel Theatre la “bandiera dell’heavy metal”.
Setlist:
01. The Roman Empire
02. Red Devil
03. Tales From The North
04. Cleopthra
05. Under This Flag
06. Nightmares
07. The Killing Queen
08. Asgard
Dopo l’ultima apparizione come opener ai Luca Turilli’s Rhapsody, calcano il palco i toscani VEXILLUM, sempre forti dell’ultimo album “The Bivouac” inciso l’anno scorso, aprono con “The Wanderer’s Notes” dando al pubblico una scossa power/folk. In sede live danno sempre il massimo, i loro kilt svolazzano per il palco mentre dalle chitarre di Michele Gasparri e Andrea Calvanico fuoriescono ritmiche incalzanti abbinate ad assoli frizzanti, fortificati dalle linee di basso di Francesco Saverio Ferraro e dai costanti colpi si piatti e pelli di Efisio Pregio ormai ben instaurato nella band. Dario Vallesi si rivela sempre un grande frontman, grazie alla sua interazione i fans cantano ed applaudono a tempo spontaneamente, la sua resa vocale dal timbro “dickinsoniano” è impeccabile. Dopo la gloriosa “Avalon”, giunge un notevole assolo di batteria che precede “The oak And Lady Flame”, dove per la prima parte osserviamo Dario cantare e suonare dolci arpeggi con la chitarra acustica. Infine con “The Hunt” terminano una grande performance, ritirandosi mantenendo sempre alto il vessillo del power/folk italiano accompagnato da forti applausi.
Setlist:
01. Intro
02. The Wanderer’s Notes
03. Dethrone The Tyrant
04. Avalon
05. Drum solo
06. The Oak and Lady Flame
07. The Marketsquare Of Dooly
08. The Hunt
Siamo giunti al culmine della serata, il pubblico in trepidante attesa dei fantastici FREEDOM CALL, anch’essi visti l’ultima volta di supporto ai Luca Turilli’s Rhapsody, difatti il frontman nonché fondatore Chris Bay, aveva colto l’occasione per annunciare ai fans che sarebbero tornati a maggio dell’anno venturo.
Il pubblico si rianima ed acclama “FREEDOM CALL, FREEDOM CALL,…”, non appena entrano in scena si sollevano urla ed applausi carichi di energia e la band attacca con la doppietta “Back Into the Land of Light” tratta dall’ultima fatica “Land of the Crimson Dawn” inciso l’anno scorso e l’omonima “Freedom Call”. Purtroppo anche durante il loro show l’affluenza non è quella sperata ed il Theatre rimane semivuoto, ma Chris e soci non si scoraggiano e da musicisti professionisti quali sono, suonano e si divertono come sempre alternando pezzi nuovi e classici, Chris e Lars Rettkowitz sono freschi e spumeggianti come le lo ritmiche, Ilker Ersin è visibilmente allegro vista la scorta di birra che ha di fianco, ma ciò non gli impedisce di omogeneizzare il sound con linee di basso molto decise. Klaus Sperling (militante negli Iron Mask) si diletta a pestare piatti e pelli giocherellando con le bacchette con estrema scioltezza, soprattutto durante l’assolo.
Chris si dimostra sempre un grande frontman, ha sempre un’ottima interazione col pubblico che ringrazia più volte scambiando sempre due parole in italiano, incita a cantare, applaudire e saltare soprattutto durante “Tears of Babylon”; inoltre con molta originalità introduce una “Mr. Evil” in versione reggae con tanto di occhiali da sole e cilindro.
Non poteva mancare il monologo di presentazione per “Power & Glory”, dove Chris attribuisce il ruolo di “Power” al chitarrista e di “Glory” al bassista, mentre il batterista rappresenta l’“Happy metal party”; con questa canzone l’allegria dilaga e dopo altri due pezzi si ritirano per una meritata pausa, mentre i fans gridano “We want more!!!”. Al rientro irrompono con la trionfale “Warriors” cantata all’unisono e volutamente prolungata dal buon Chris, infine chiudono questa formidabile performance con “Land of Light” ritirandosi coperti di applausi; cosicché pure al Theatre la chiamata alla libertà si è fatta sentire!
Setlist:
01. Back Into the Land of Light
02. Freedom Call
03. Hero on Video
04. Rockstars
05. Tears of Babylon
06. Farewell
07. Hunting High And Low
08. Drum Solo
09. Mr. Evil
10. Rockin’ Radio
11. We Are One
12. Power & Glory
13. A Perfect Day
14. Metal Invasion
Encore:
15. Warriors
16. Land of Light
Live Report a cura di Giacomo Cerutti
Foto a cura di Carmine Rubicco