Heavy

Live Report: Ghost@Lice Club, Trezzo sull’Adda (BG)

Di - 27 Novembre 2015 - 10:00
Live Report: Ghost@Lice Club, Trezzo sull’Adda (BG)

GHOST +  DEAD SOUL G.

23/11/2015 @Live Club, Trezzo sull’Adda (MI)

 

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Dead Soul

Un duo, più che una band vera e propria, costituito da Anders Landelius alla voce e Niels Nielsen alla chitarra, cui per l’occasione si aggrega un secondo chitarrista. Niente sezione ritmica, ma grande utilizzo di chitarre distorte, effetti elettronici e basi campionate, che da subito creano un compatto muro sonoro che si abbatte sul folto pubblico già presente in sala. La voce calda e il look blues di Landelius, per quanto piacevole, cerca di scaldare un pubblico che rimane freddino all’offerta musicale proposta, ma sempre ben disposto a concedere qualche applauso agli artisti sul palco. Certamente una scelta musicale controcorrente, difficile da digerire se l’orecchio non è abituato a un certo tipo di sonorità elettroniche, ma senza ombra di dubbio differente e coraggiosa, e il coraggio va sempre premiato.

 

 

È tempo che l’oscurità cali ancora una volta su tutti i presenti, soffuse luci rosse provengono dal palco, le note dell’intro si diffondono per il locale, due lunghi minuti di attesa e i Ghouls salgono sul palco, e lo spettacolo può iniziare.  A “ Spirit” viene affidato il doppio compito di scaldare i motori, e annunciare la presenza di Papa Emeritus III, illuminato da perfetti giochi di luce che rendono quasi eterea la sua figura. Ad impreziosire il brano d’apertura una frase, semplice, diretta, in perfetto italiano, carica di significato e con ovvi riferimenti alle tragiche cronache di questi giorni: “Non abbiamo paura”.  “From the Pinnacle to the Pit” , continua l’opera di apertura dedicata a “Meliora”, ultimo album della formazione svedese, per passare agli unici due brani estratti dal primo album “Ritual” e “Con Clavi Con Dio”, brano sul quale Papa, incensiere in mano, dispensa dolci fragranze nell’aria e lascia che il pubblico canti l’invocazione del brano all’unisono. Papa Emeritus, trova anche il tempo di ringraziare il pubblico il presente, cui promette una “calda” serata, prima dell’esecuzione di una superba “Majesty”, accompagnata dai cori e dal battito di mani dei presenti. Con “Body and Blood”, la teatralità del gruppo raggiunge uno dei picchi massimi della serata, con la presentazione sul palco delle Sorelle del Peccato, due ragazze vestiste da suore il cui compito sarà, per la durata del brano, servire la comunione con tanto di ostie e calice ai presenti nelle prime fila, siparietto divertente. “Devil Church” e “Cirice” , mostrano ancora una volta quanto le canzoni dell’ultimo album siano travolgenti anche in sede live, ma è con “Year Zero”, che si ha il colpo di scena della serata. Papa abbandona tiara e veste, per mostrarsi al pubblico in smoking, con immancabile simbolo dei Ghost sulla giacca, e guanti bianchi. Ma quello che rende unico questo personaggio, è anche la sua capacità interpretativa, non solo è cambiato l’abito, ma le movenze dapprima solenni, ora sono più melliflue, al limite dell’effemminato, quasi fosse una persona diversa. Quello che è rimasto immutato, è il crescente calore del pubblico che canta il brano a squarciagola. Le luci si spengono ancora una volta, l’arpeggio di “Spoksonat” è il preambolo del brano che tutti stavano aspettando; devastante nella sua semplicità “He Is”, fa letteralmente tremare il locale, da brividi! “Mummy Dust”, una spettacolare versione acustica di “Jigolo Har Megiddo”, mantengono lo show su alti livelli, ma che sulla cover di Roky EricksonIf You Have Ghosts”, trova purtroppo la sua conclusione.  Ma prima di sparire dietro le quinte Papa Emeritus III annuncia, non prima di aver battuto le dita sul microfono, che hanno ancora un brano prima di allontanarsi dai loro fan, l’esoterica “Monstrance Clock”, ancora una volta cantata da tutti raggiunge perfettamente lo scopo e concede ai Ghost un’uscita di scena di alta classe. Con la benedizione (o maledizione) papale, i presenti si allontanano ampiamente soddisfatti e certi che le tenebre, prima dell’arrivo dei Ghost, non sono mai state così affascinanti.

 

Tracklist

Intro: Miserere mei, Deus (Gregorio Allegri song) (Gregorio Allegri) 
1. Spirit
2. From the Pinnacle to the Pit
3. Ritual
4. Con Clavi Con Dio
5. Per Aspera ad Inferi
6. Majesty
7. Body and Blood
8.Devil Church
9. Cirice
10. Year Zero
11. He Is
12. Absolution
13. Mummy Dust
14. Jigolo Har Megiddo (acoustic)  
15. Ghuleh/Zombie Queen
16. If You Have Ghosts (Roky Erickson cover)  

Encore:
17. Monstrance Clock
Outro: The Host of Seraphim (Dead Can Dance song) (Dead Can Dance)  

 

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