Live Report: Gotthard@Alcatraz (MI)
GOTTHARD + PRETTY MAIDS
22/2/2017 @ Alcatraz (MI)
Per festeggiare le nozze d’argento con i loro fan, i Gotthard freschi della loro ultima fatica (Silver), scelgono l’Alcatraz di Milano per quella che è l’unica data italiana del loro nuovo tour. Ad aprire per la band svizzera stasera ci saranno i Pretty Maids, formazione storica del panorama hard & heavy europeo.
Ore di inizio show 19:35, probabilmente le persone che vorranno andare a un concerto dovranno prendere ferie o permessi visto l’orario poco consono per una città come Milano. A parte questo, la band capitanata da Ronnie Atkins fa la sua comparsa sul palco sulle note di “Mother Of All Lies“, ed è subito spettacolo per i presenti. Purtroppo la prima cosa che salta subito all’occhio sono i problemi di voce del buon Ronnie, che non riesce a tenere tonalità alte per quanto si sforzi, preferendo rimanere su quelle medio basse, e che insieme al carisma e all’esperienza, non sono pesati più di tanto sulla sua prestazione. Ken Hammer con la sua 6-corde incendia l’Alcatraz con i suoi fenomenali assolo, Chris Laney che sui pezzi più pesanti abbandona la sua tastiera per imbracciare la chitarra, e la sezione ritmica Rene Shades al basso e Allan Tschicaja, sfoderano tutta la loro grinta regalando emozioni al pubblico, passando da sonorità più melodiche come “Love Games” a quelle più spinte come in “Back To Back”, riscuotendo sempre calorosi e meritati applausi. Con “Future World”, i Pretty Maids terminano la loro ora di spettacolo, tempo limitato per una band che merita decisamente di più, ci sarebbe da chiedersi come sarebbe stata la loro esibizione senza i problemi vocali di Atkins.
Tracklist:
01 Mother Of All Lies
02 Kingmaker
03 Face The World
04 Rodeo
05 I.N.V.U.
06 Bull’s Eye
07 Little Drops Of Heaven
08 Back To Back
09 Red, Hot And Heavy
10 Love Games
11 Future World
Per questa serata di festa, gli svizzeri decidono di dedicare l’apertura dello show pescando a piene mani dal loro ultimo full-length, “Silver River”, che vede Nic Maeder impegnato sia con la chitarra oltre al microfono, “Electrified” e “Stay With Me” inframezzate dall’immancabile “Hush” e dalla presentazione di Daniel Löble degli Helloween al posto di Hena Habbeger, assente per motivi di salute, dietro le pelli, scatenano il delirio del pubblico, che non vede l’ora di vedere che cosa la band ha in serbo per questo spettacolo che segna i venticinque anni di una carriera coronata di ottimi successi. La chitarra di Leo Leoni la sua simpatia e le sue battute conquistano l’Alcatraz in poco tempo, mentre la voce e l’allegria di Maeder sono trascinanti anche su pezzi più vecchi come “Mountain Mama” e “Sister Moon”, preceduta dall’assolo di basso di un perfetto Marc Lynn, assolo cui partecipa anche Löble usando le bacchette direttamente sulle corde del basso, fantatisco!
Immancabile ormai il momento acustico con un medley letteralmente da pelle d’oca, “One Life, One Soul”, “Let It Be”, “Angel”, Heaven”, strappano una lacrima a qualcuno dei presenti, oltre allo stesso Leoni. “Miss Me”, ci riporta a un’atmosfera più scanzonata e allegra, tanto è vero che lo stesso Maeder invita a ballare sul palco una ragazza del pubblico, e cerca di trasformare l’Alcatraz in sala da ballo chiedendo al pubblico di fare lo stesso. “Top Of The World”, impreziosita dall’assolo di chitarra di Freddy Scherer, “Lift U Up” e il roboante assolo di batteria di Löble, mettono fine alla prima parte dello show.
Acclamati dal pubblico, i Gotthard riprendono le loro posizioni ed Leoni a introdurre il primo pezzo dell’encore dicendo: “venticinque anni fa, tutto iniziò così”. Sacrosanta verità, visto che si vola indietro nel tempo con il primo brano del loro primo disco “Standing In The Light”, prima dell’inevitabile conclusione con “Anytime, Anywhere”. Anche stasera i Gotthard hanno dimostrato tutto il loro valore, hanno messo il cuore e l’anima in ogni singola esecuzione, hanno regalato emozioni che molti non scorderanno, forse qualche vecchio in brano in più poteva rendere ancora più ricca la serata, ma il loro lavoro lo hanno fatto e lo sanno fare bene, e quindi auguriamoci altri venticinque anni così.
Tracklist:
1.Silver River
2. Electrified
3. Hush (Joe South cover)
4. Stay With Me
5. Mountain Mama
6. Remember It’s Me
7. Feel What I Feel
8. Sister Moon (w/bass solo as intro)
9.What You Get
10. One Life, One Soul (acoustic)
11. Let It Be (acoustic)
12. Angel (acoustic)
13.Heaven (acoustic)
14.Miss Me
15. Firedance
16. Top of the World (w/guitar solo (Freddy))
17. Lift U Up
18. Drum Solo
Encore 1:
19. Standing in the Light
20. Come Together (The Beatles cover)
21. All We Are
Encore 2:
22. Anytime Anywhere