Live Report: Kotipelto & Liimatainen + Eternal Silence @ Legend Club (MI) 9/04/2016
KOTIPELTO & LIIMATAINEN + ETERNAL SILENCE
09/04/2016 @ Legend Club, Milano | Live Report
Per una volta trovarsi in coda è un piacevole presagio. Le porte del Legend Club non sono ancora aperte e la coda partendo dall’insegna esterna al parco si allunga fino alla cassa. Non ci sarà poi molto da aspettare e presto potremmo assistere ad un spettacolo che in fondo è almeno inusuale. Un concerto per voce e chitarra acustica di gruppi power metal. I primi saranno gli italiani Eternal Silence o meglio tre dei loro componenti che metteranno in scena i loro primi due dischi: il disco d’esordio “Raw Poetry” e il secondo intitolato “Chasing Chimera” che si distingue per un’attitudine sinfonica ed è più improntato ad esaltare le melodie stesse. A seguire gli headliner della serata: niente meno che Timo Kotipelto, voce e anima degli attuali Stratovarius e Liimatainen co-fondatore ed ex. chitarrista dei Sonata Arctica (fino al disco “Unia” del 2007). La loro storia di duo acustico è da ricondursi a fine 2009 quando esaurita l’esperienza con la loro band esordiente Cain’s Offering cominciarono a esibirsi in piccoli locali in giro per la Finlandia. Il successo di quel tour acustico rimbalzerà per le reti sociali e digitali, così da indurli a registrare quei brani in versione acustica su un cd intitolato “Blackoustic” (a questo LINK la recensione ben dettagliata dell’album) a firma di Kotipelto & Liitmatainen. Nel 2015 pubblicheranno un secondo album con i Cain’s Offering intitolato “Stormcrow” confermandosi di nuovo su buoni livelli. Confermando anche la tradizione di imbarcarsi poi in un tour acustico, quasi fosse un de-affaticamento. Solo che stavolta decidono di estendere il tour al di fuori dei confini nazionali e tra le tappe in calendario vi saranno due date in Italia: l’8 aprile a Parma e la data del 9 aprile a Milano che diverrà oggetto del nostro report. Ben presto quindi mi ritrovo all’interno del Legend ed è cospicuo il numero di persone che già lo affollano.
Ore 21.15, Eternal Silence
Così ci reincontriamo di nuovo. Li avevo lasciati al loro concerto di presentazione del secondo album intitolato “Chasing Chimera” svoltosi a Rozzano ed allora avevano di spalla niente meno che gli Spellblast. Qui al Legend sono stati chiamati ad un doppio compito: supportare due artisti entrati a far parte della storia del metal ed allo stesso tempo reinventarsi in acustico. Quindi la formazione si riduce a tre componenti (esclusi il bassista Alessio Sessa e il batterista Davide Massironi): Marika Vanni alla voce, Alberto Cassina alla chitarra/seconda voce e Davide Rigamonti alla chitarra. La scenografia è minimale. Tre sgabelli e il logo della band. Si comincia. La set-list prende avvio con ‘Reverb’ tratta da “Chasing Chimera”. Brano con rimandi agli anni ’80 e fortemente improntato alla melodia trova una naturale collocazione in un repertorio acustico. La successiva ‘Astronomer’ rientra nel nuovo repertorio di brani improntati ad un metal sinfonico ove l’alternanza di voci di Alberto e Marika dona una certa richezza e varietà al brano. L’esecuzione acustica riesce comunque a conservare l’energia melodica dell’originale. Da qui in avanti gli Eternal Silence suoneranno anche brani dal disco d’esordio (‘Braving my destiny’, ‘Incubus’, ‘Braided Fates’, ‘Run in Search for Flames’ e ‘Forlon Farewell’) alternandoli a brani dell’ultimo tra i quali la più riflessiva ‘My Cage’ e il brano di chiusura intitolato ‘Dreambook’. Gli Eternal Silence hanno mostrato di meritarsi questa serata importante grazie a brani eseguiti in una veste inusuale ed in grado di essere coinvolgenti sin dai primi ascolti.
Set-List:
1. Reverb
2. Astronomer
3. Braving my destiny
4. My Cage
5. Never Forgotten
6. Incubus
7. Braided Fates
8, Forlorn Farewell
9. Run in Search of Flames
10. Dreambook
Ore 22.15, Kotipelto & Liimatainen
Il locale è ormai piuttosto pieno. Caldo, inzia a fare davvero caldo, ma lo sguardo rimane rivolto al palco. Così quando appaiono Kotipelto e Liimatainen le voci da sommesse si ingigantiscono in un moto di entusiasmo.
Yesterday is like a dream
Nothing’s what it seems to be
Another hit, just another score…
L’apertura di concerto è affidata quindi a ‘Sleep Well’ dal terzo album solista di Kotipelto intitolato “Serenity”. Funziona subito e non solo il brano, in realtà vi è la solita chimica immutata tra la voce di Timo e il sentire del pubblico italiano, nulla di diverso sia che si parli di Stratovarius o di Cain’s Offering. Infatti dopo averci deliziato con ‘Black Diamond’ è il turno di ‘A night to Forget’ tratta dal loro ultimo album “Stormcrow”. Boato del pubblico. E’ una serata diversa dal solito. Non vi sono richieste da parte dei convenuti, si ascolta rapiti e divertiti i due finlandesi. La voce di Timo è a suo agio o meglio è maledettamente a suo agio. Liimatainen lo accompagna felice e sempre più provato dal caldo e dal sudore. Così appare come una bellissima fenice. ‘Season of Change’ da quel capolavoro di “Episode” (1996) sorprende i più ed allieta la serata con le sue atmosfere onirico epiche. La voce del pubblico è sempre presente, accompagna i due, per poi diventare letteralmente protagonista come nella bellissima ‘Forever’, forse uno dei brani più sentiti della serata (ai punti). “Finalmente adesso suoneremo anche delle belle canzoni…delle cover” così esordisce uno scherzoso Timo che spesso duetterà in gag spassose con il suo compare Jani. La prima cover è ‘Out in the Fields’ tratta dallo storico album “Run for Cover” di Gary Moore rilasciato nel 1985. La voce di Timo funziona perfettamente ed in questa versione acustica riesce ad esaltarne la componente melodica. Mi piace ricordare poi di come Kotipelto abbia dichiarato di voler omaggiare la sua band preferita da ormai trenta anni… ”Ma quanti anni hai?” ha replicato un Liimatainen sempre pronto alla battuta. E’ tempo quindi di rendere omaggio agli Iron Maiden. Così prendono vita in una dimensione acustica ‘2 Minutes to Midnight’ e ‘The Trooper’. Riescono a farsi piacere entrambe e non mancheranno cori appassionati dei presenti e incitazioni per i due artisti. Da menzionare infine anche la cover di ‘Holy Diver’ di R.J.Dio che è tributo al metal di ogni tempo. E’ bene poi omaggiare anche la musica dei Sonata Artica con un brano scritto dallo stesso Liimatainen, la bella ‘My Selene’. Poi il concerto scorre rapido, piacevole tra brani del presente degli Stratovarius quali ‘Shine in the Dark’ e ‘My Eternal Dream’ (gli unici estratti dall’ultimo disco intitolato “Eternal” del 2015) che funzionano in qualunque contesto e brani eternamenti presenti quali ‘Speed of Light’, ‘Paradise’ e la conclusiva ‘Hunting High And Low’…e non si può fare altro se non far cantare a squarcia gola…
…I’m drifting away with the wind I go I am Hunting High and Low
diving from the sky above looking for, more and more, once again…
Conclusioni sparse
…bravi però gli Eternal Silence a coinvolgerci con le loro melodie vive e piene di energia…
…mai visto così affabile e con voglia di scherzare il buon Timo Kotipelto, sarà anche la dimensione acustica che gli consente di esprimersi al meglio anche vocalmente…
In ultimo poi ottima, sia come partecipazione che come numero, la risposta del pubblico italiano ad un evento infrequente e che pur non rientrando nei canoni metal (il mio ultimo concerto acustico metal risale al concerto dei Virgin Steele a Pavia del 2007) merita rispetto e ammirazione.
Set-List:
1) Sleep Well
2) Black Diamond
3) A Night to Forget (Cain’s Offering)
4) Season of Change
5) Out in the Fields (Gary Moore, cover)
6) Shine in the Dark
7) Alone (Heart, cover)
8) My Eternal Dream
9) My Selene
10) Perfect Strangers (Deep Purple, cover)
11) 2 Minutes to Midnight (Iron Maiden, cover)
12) Forever
13) Coming Home
14) Holy Diver (Dio, cover)
15) The Trooper (Iron Maiden, cover)
16) Speed of Light
17) Unbreakable
18) Paradise
19) Hunting High And Low
Through the storms we’ve wandered, many mountains we have climbed
but all the bad times are behind.
The road is free –
I’m coming Home.