Live Report: Misantropus a Roma
Live Report: Misantropus @ Dal Verme – Roma, 21/01/12
Report e foto a cura di Damiano Fiamin
Il progetto Misantropus nasce nell’ormai lontano 1998. Da allora, il gruppo laziale ha realizzato alcune autoproduzioni, in vinile e CD, ed ha fatto conoscere al pubblico il proprio doom metal strumentale, riuscendo a ritagliarsi una fetta di fan appassionati. Questo concerto, però, non è come tutti gli altri. La band ha, infatti, una scusa in più per riunire i propri fan: al Dal Verme si festeggia l’uscita di un nuovo CD e l’accordo discografico con l’etichetta Doomymood Records. Per l’occasione, il gruppo ci ha anche concesso un’intervista esclusiva. A distanza di pochi mesi, il trio torna ad esibirsi nella cornice del Pigneto, uno dei quartieri popolari della Capitale più famosi per la vita notturna; nonostante la serata sia decisamente invernale, fredda e umida, il pubblico non tarda ad affluire e riempie la saletta sotterranea in cui si terrà l’esibizione. Con un breve sfasamento temporale rispetto al programma, dovuto a piccoli inconvenienti tecnici, la band prende posizione e da il via allo spettacolo.
Il palco è piccolo, ma adatto alla proposta musicale del terzetto. Anche grazie alla compattezza dell’ambiente, la qualità del suono è buona, c’è solo un lieve riverbero occasionale a rovinare la resa complessiva dell’esecuzione, ma, fortunatamente, si tratta di un fenomeno tanto passeggero quanto raro. Il gruppo attacca subito con decisione, con i due fratelli Sanniti che spremono le corde dei propri strumenti e Vozza che tempesta la sua batteria con impeto, investendo gli astanti con una carica energetica indiscutibile. Il pubblico apprezza e si lascia trascinare sin dai primi brani. Le prime file, in particolare, sono scatenate e non si arrestano un momento, accompagnando con il proprio corpo la sequela di riff gravi e corposi che continuano a saturare lentamente l’aria.
Il vigore trasmesso dei Misantropus è notevole: nonostante la band non abbia una gran presenza scenica, riesce lo stesso ad intraprendere uno scambio di energia con gli spettatori, che vengono galvanizzati a sufficienza e incoraggiano il trio anche quando è costretto ad un nuovo stop causato da nuovi problemi alla batteria. Un paio di minuti di pazienza, una pinza e tutto si risolve per il meglio, con i due Sanniti e Vozza che continuano a presentare i brani contenuti nel nuovo disco, alternandoli con altri tratti dai precedenti lavori. Ancora una volta, l’unico neo da evidenziare è la scarsa interazione che c’è tra chi si trova sul palco e chi ci si trova davanti. Probabilmente per recuperare il tempo perduto, i Misantropus si lanciano in un’esecuzione tiratissima, inframmezzata unicamente dal nome dei pezzi e da qualche scabro ringraziamento. Dopo aver strappato un bis agli organizzatori, la band si accomiata dagli spettatori, dando appuntamento alla prossima occasione.
Il release party del terzetto laziale è stato davvero un buon concerto, uno di quelli che, nonostante tutto, ti lascia una bella sensazione dentro. Vuoi per l’indubbia capacità tecnica dei membri del gruppo, vuoi per la loro abilità di intrattenere i presenti lasciando parlare solamente la musica, usando unicamente gli strumenti per toccare gli animi di chi ascolta e annidarci un messaggio. Ovviamente, quanto può arrivare è differente a seconda della sensibilità di ognuno, ma, certamente, chi è stato al Dal Verme l’altra sera, tornerà ad ascoltare i Misantropus durante la loro prossima esibizione capitolina.
Scaletta:
Sun
Woman
Rain
Wind
Water
Life
Earth-Planet
Treesplanet
Animalspact
Moon
Bis:
Transformation
Formazione:
Alessio Sanniti – Chitarra
Vincenzo Sanniti – Basso
Andrea Vozza – Batteria