Live Report: Moon Reverie a Curno (BG)
MOON REVERIE
06/12/2013 @Live Keller, Curno (BG)
Luca Poma: uno di quei nomi che chi bazzica l’underground metal bergamasco e più in generale lombardo, difficilmente non avrà mai sentito nominare. Attivo da parecchi anni con i Violet Eclipse, un gruppo-tributo al grande idolo Yngwie J. Malmsteen, e già passato ben sette anni or sono sulle pagine di Truemetal.it in una bella intervista curata dal nostro Marcello Catozzi, il virtuoso chitarrista bergamasco sta ora lavorando con la sua nuova band, i Moon Reverie, alla registrazione di un album composto da inediti che vedrà la luce nel 2014. La serata è stata quindi l’occasione per presentare, in una location “amica” come il Live Keller di Curno (BG), alcuni dei brani che andranno a comporre il nuovo album, inframmezzati dai grandi classici targati Malmsteen, Hendrix e Deep Purple che da sempre costituiscono parte integrante dei soui Live Show. Ma andiamo con ordine.
Poco dopo la mezzanotte inizia l’esibizione dei Moon Reverie e nonostante la band sia composta da musicisti tutt’altro che sprovveduti e, anzi, ben noti nell’underground bergamasco (tra i quali Manuel Togni degli Aleph alla batteria e Michele Locatelli degli Anticlockwise al basso), è immediatamente evidente che la scena è (quasi) tutta per il chitarrista, ultimo a salire sul palco nella sua usuale tenuta da neoclassic rocker.
Il concerto è aperto da “Forgiveness”, brano originale a base di metal neoclassico decisamente spinto cui fa seguito l’ottima “I’ll Come For You”, con la quale i Moon Reverie virano in territori più affini al melodic metal anni ’80. I riferimenti della band sono palesi e per nulla nascosti e vanno ad inserire la band nel filone del metallo malmsteeniano di fine anni ’80 primi ’90; eppure, le canzoni risultano belle ed ispirate, caratterizzate da linee vocali adeguatamente catchy (interpretate da Luca Pozzi) e dal guitar work a dir poco spumeggiante di Luca Poma. “Say Forever” prosegue mantenendosi esattamente a metà strada tra la power ballad e la cavalcata heavy metal, con il plus dato dall’apporto delle azzeccate tastiere sintetiche. “Eyes” si pone in evidenza per la bella melodia e il primo solo di chitarra davvero funambolico della serata: solo un antipasto in attesa dell’acclamata cover “You Don’t Remember I’ll Never Forget”, perfettamente re-interpretata e seguita da un medley dei Deep Purple nel quale la mitica “Black Night” va a fondersi con “Strange Kind Of Woman” con l’esuberante chitarrismo del Poma a fare, come sempre, da trait d’union. “The Raven” è la più speedy in scaletta e, complici dei suoni non propriamente perfetti, è forse la meno convincente fin qui proposta; il vero spettacolo nello spettacolo comincia, in ogni caso ora: giunge infatti il momento del lunghissimo e spettacolare assolo in solitaria per il tostissimo chitarrista bergamasco e ce n’è davvero per tutti i gusti. Elettrico e poi acustico in mezzo a tonnellate di scale neoclassiche sparate a velocità supersonica ma sempre e comunque interpretate con grande gusto melodico e con innata teatralità; teatralità che porta infine il Poma a confrontarsi con i due Re della chitarra, nientemeno che Jimi Hendrix ed Eddie Van Halen e, ovviamente con tutto il loro bagaglio scenico a base di pose e “tricks” di grande resa visiva.
Con la successiva ballata, ancora senza un titolo “ufficiale”, l’atmosfera muta decisamente, proponendoci un lento maestoso e davvero ben riuscito, sulle cui note si distingue, ancora una volta, il vigoroso cantato di Pozzi. “First And Last”, di nuovo a metà tra metallo neoclassico e cavalcata maideniana veloce, cromata e melodica, offre finalmente l’occasione per lasciare un po’ di gloria anche a Togni e Locatelli, impegnati in due riusciti assoli. Chiudono l’esibizione, “Line Of Fire”, un hard rock purpleiano ipervitaminizzato e fortemente improntato ai duelli chitarra/tastiera, e due cover di gran lusso: “Speed King” e una rovente “Purple Haze” sul cui finale Poma conclude con l’usuale catarsi chitarristica con cui da anni termina i suoi show. Fuoco e fiamme, dunque, e nel vero senso della parola.
Luca Poma è uno di quegli artisti che da anni portano avanti con coerenza e volontà la loro passione per l’Heavy Metal a livello underground, arrivando peraltro a togliersi qualche piccola grande soddisfazione, come la possibilità condividere il palco con tre guitar-player del calibro di Uli Jon Roth, Kee Marcello e Vinnie Moore. Da premiare la sua costanza e la sua tenacia; nel frattempo attendiamo con ansia il 2014 e l’uscita dell’esordio dei Moon Reverie, ci sarà sicuramente da divertirsi.
Setlist:
01. Forgiveness
02. I’ll Come For You
03. Say Forever
04. Eyes
05. You Don’t Remember I’ll Never Forget (Yngwie J. Malmsteen) + Deep Purple Medley (Black Night & STrange Kind Of Woman)
06. The Raven
07. Guitar Solo + Voodoo Chile (Jimi Hendrix Cover) + Acoustic Solo
08. Ballad (Title work in progress)
09. First And Last
10. Line Of Fire
11. Speed King (Deep Purple Cover)
12. Purple Haze (Jimi Hendrix Cover)
Live Report e fotografie a cura di Stefano Burini