Live Report: Moonsorrow a Zurigo

Di Angelo D'Acunto - 9 Gennaio 2011 - 22:26
Live Report: Moonsorrow a Zurigo

Serata da ricordare quella di Sabato 18 dicembre al Dynamo, struttura interamente gestista da giovani e sede delle molte feste univesitarie zurighesi, per la seconda (ed ultima) volta nel 2010 i Moonsorrow salgono sul palco per deliziare il pubblico con il loro Viking Metal di grandissima classe. La location è di dimensioni modeste, tanto che le circa 300 persone presenti sono sufficienti a riempirlo quasi completamente, ma si rivelerà alquanto funzionale per creare il giusto ambiente tra band e pubblico.

Scattano le 20 e con la dovuta precisione svizzera sale sul palco il primo gruppo spalla della serata, tocca infatti ai losannesi Abinchova l’onore e l’onere di scaldare il pubblico: il gruppo è molto giovane e si vede ma il loro melodic death condito da folk (che ricorda un po’ i connazionali Eluveitie) dal vivo funziona abbastanza bene, ottima la prova del chittarrista, discreta quella del cantante che a mio avviso risulta troppo monotono mentre buona ma con ampissimo raggio di miglioramento la prova della violinista/female voice che potrebbe (e dovrebbe) essere maggiormente sfruttata. Comunque la band nei 20 minuti a loro disposizione compie il proprio dovere e diverte, promossi quindi e rimane la convinzione che i margini di miglioramento sia ancora molti… in questo senso il debut album previsto per marzo 2011 potrà essere un segnale più chiaro del loro potenziale.

 

 

 

Rapido cambio di palco e tocca quindi ai belgi Aktaru ad intrattenerci per la prossima mezz’ora, la band propone un folk metal improntato principalmente sulle ariose melodie della tastiera unite ad un growl potente che si può descrivere come un incrocio tra i Finntroll e gli Amon Amarth. Purtroppo già dopo il secondo pezzo è chiaro che le similitudine con queste 2 band finiscano qui: i pezzi seppur divertenti sono infatti estremamente lineari (a volte addirittura banali…) e finiscono presto con l’annoiare , per fortuna il poco tempo a loro disposizione ci impedisce di arrivare a questo punto e sulle note della ariosa “Rock ‘n Troll” salutiamo gli Aktaru.

 

 

 

L’attesa per gli headliner della serata è palpabile: cori di “Sankarihauta” si levano dal pubblico e alle 22.30 spaccate entrano in scena i Moonsorrow, e la loro entrata non poteva essere migliore, la band cala infatti un tris d’assi da cardiopalma: “Jumalten kaupunki”, “Sankarihauta” e “Kylän päässä” non lasciano sopravvissuti e molto spesso i nostri cori sovrastano la musica della band lasciando Ville Sorvali visibilmente compiaciuto. L’entusiasmo del pubblico funge da ulteriore motivazione alla band che per tutta la durata dello show si mostrerà coinvolta e “in palla”. Appena il tempo per riprendersi dallo sfolgorante inizio ed ecco che la band sciorina in ordine “Pimeä”(devastante!), “Ukkosen jumalan poika” (direttamente da Suden Uni; accolta con un boato), “Kivenkantaja” (stellare i cori del pubblico) e  “Jotunheim”. Uno sguardo all’orologio per capire che siamo ormai alla fine dello show (23.40 con fine show fissato alle 24.00) ma per i Moonsorrow sembra non essere così: ecco infatti Sorvali annunciare fieramente l’esecuzione integrale del singolone “Tulimyrsky” che dal vivo risulterà essere davvero irresistibile. Dopo un’estasi pagana di mezz’ora abbondante la band si congeda tra applausi scrosciante, sembra finita fino a quando il rumore delle onde del mare invade la sala e le prime note dell’inno “Sankaritarina” fuoriescono dagli speakers tra il boato del pubblico.

Concerto quindi da incorniciare, per quanto mi riguarda tra il migliori show del 2010, con la band che non ha risparmiato neanche una nota andanto a suonare quasi mezz’ora oltre l’orario di cartellone mostrando ancora una volta la loro enorme classe che contradistinque i Moonsorrow, band all’apice della ormai inflazionata scene Viking. Grandissimi!

Luca “Trollhammaren” Racina