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Live Report: Motionless In White + Fit For A King + Brand Of Sacrifice @ Alcatraz (MI) – 29/01/2025

Di Martina L'Insalata - 1 Febbraio 2025 - 3:15
Live Report: Motionless In White + Fit For A King + Brand Of Sacrifice @ Alcatraz (MI) – 29/01/2025

Live Report: Motionless In White + Fit For A King + Brand Of Sacrifice @ Alcatraz (MI) – 29/01/2025
a cura di Martina L’Insalata

 

 

Per chi come me considera ogni giorno come Halloween, oggi, 29 gennaio, questa impressione è ancora più vivida: il palco dell’Alcatraz vede ospiti i Motionless In White in una attesissima data da headliner proprio come da abitudine negli Stati Uniti.

A preparare il pubblico a dovere per la serata ci pensano i Brand Of Sacrifice, seguiti dai Fit For A King: i primi salgono sul palco scaldando già bene gli animi con la sigla dei Pokémon in sottofondo, proponendo poi un deathcore che ricorda un po’ band come i Lorna Shore – non a caso in scaletta, assieme a brani come Demon King, Altered Eyes ed Exodus, compare anche Lifeblood registrata con Will Ramos.

Il set è il più breve tra tutti ma il quintetto canadese riesce a catturare l’attenzione del pubblico e a far partire la serata col piede giusto, lasciando la scena alla band successiva.

I texani Fit For A King sono molto attesi: può sembrare che il pubblico sia meno azzeccato, che forse visti al fianco di colleghi come gli Architects possano trovare maggiore riscontro, ma in verità nessuno di noi si smentisce; iniziano con Vendetta, una tra le mine di The Path, il loro sesto disco in studio. L’energia sul palco è coinvolgente e i partecipanti rispondono ottimamente.

Dopo la nuova Technium, che nella versione studio vede la partecipazione dei The Plot In You, la band propone un trittico di pezzi da The Hell We Create, disco datato 2022: Eyes Roll Back, Reaper e Keeping Secrets. Su Backbreaker il pubblico risponde benissimo, mentre su When Everything Means Nothing abbiamo il piacere di ascoltare il bassista Ryan O’ Leary su un cantato melodico contrapposto al growl di Ryan Kirby che per l’ultima canzone non le manda a dire: “sulla prossima dovete fare qualcosa, qualsiasi cosa, purché vi divertiate”. Concludono con God of Fire, una vera e propria chicca che ci lascia soddisfatti e compiaciuti di aver potuto assistere a una band di questo livello.

Ora però viene il bello: dalla regia arrivano un po’ di Bad Omens di qua, un po’ di Bring Me The Horizon di là e il mood è perfetto. Alle 21 si spengono le luci, Sandstorm di Darude risuona a tutto volume e tutti noi amiamo non prenderci troppo sul serio.

I Motionless In White salgono sul palco e lo fanno in grande stile con Meltdown continuando poi con Sign Of Life, sulla scia dell’ultimo disco Scoring At The End OF The World.

“Se ricordo bene, finora abbiamo sempre e solo suonato sul palco più piccolo in questo posto”, afferma Chris Motionless. “Assurdo che siamo sull’altro palco, quello più grande”: per la band di Scranton è effettivamente un grande traguardo quello di essere headliner nel nostro Paese all’interno di questa venue, on the big fuckin’ stage, finally. Ci tengono a ringraziare i fan di lunga data con Abigail, brano del loro primo disco Creatures che ormai è più che adolescente su cui arrivano le Cherry Bombs, quartetto di ballerine, a supporto di coreografie e pistole ad acqua.

Da sottopalco fino all’ultima fila, migliaia di voci cantano altri classici come Masterpiece e Voices, ma anche su Thoughts and Prayers e Rats: “voi qui in Italia siete tutta un’altra cosa”, commenta Chris. Su Slaughterhouse torna sul palco Ryan Kirby dei Fit For A King mentre su Reincarnate abbiamo Kyle Anderson dei Brand Of Sacrifice.

Abbiamo iniziato parlando di Halloween: quale momento se non quello di Werewolf perfetto per rispolverare un po’ di horror alla Thriller? E quale canzone perfetta per essere suonata subito dopo se non Not My Type: Dead As Fuck 2? Le cheerleader, i pon pon e il trucco da zombie: è tutto così perfettamente americano e poi improvvisamente tutto così italiano. Che ci fa una maglia del Napoli sul palco? Non lo sapremo mai ma ci regala un siparietto divertente fatto di olè olè e confusione prima di tornare seri con una canzone a sorpresa, per noi Break The Cycle, cambiata in scaletta ogni sera.

Siamo già quasi alla fine e Chris ordina letteralmente di fare il panico: dopo la title track dell’ultimo disco torniamo di nuovo indietro nel tempo con Everybody Sells Cocaine e Soft. Le ballerine ci tirano le caramelle, è proprio il momento trick or treat della serata.

L’encore è composto dalla ballad Another Life e da quello che ormai è un altro classicone della band, Eternally Yours. Petali di rose nere, romanticismo gotico e la promessa di tornare sul palco addirittura prima del previsto era proprio tutto quello che ci voleva dai Motionless In White e tutto quello che ci era mancato.

Evento FB: https://www.facebook.com/events/366582046368430