Hard Rock

Live Report: Mr. Big + Jared James Nichols @ Live Music Club (MI) – 03/04/2024

Di Valeria Usiello - 5 Aprile 2024 - 12:14
Live Report: Mr. Big + Jared James Nichols @ Live Music Club (MI) – 03/04/2024

Live Report: Mr. Big + Jared James Nichols @ Live Music Club, Trezzo sull’Adda (MI) – 03/04/2024
a cura di Valeria Usiello

 

Jared James Nichols

Quella al Live Club di Trezzo è una serata che si annuncia già attesissima sin dall’apertura delle prevendite, sia per ‘l’addio al palcoscenico’ dei Mr. Big che per la presenza come supporto dell’acclamato Jared James Nichols.

Il concerto di Nichols è stato una magistrale lezione di un Blues Rock di altissimo livello, o forse sarebbe meglio dire delle possibili varianti di Rock misto Blues, che nulla hanno da invidiare al Dio della chitarra Stevie Ray Vaughan, sua degna ispirazione. Nonostante il set piuttosto breve, Jared porta in scena un maestoso lavoro alla chitarra e, cosa che desta sempre sorpresa, il tutto eseguito senza plettro, solo con le sue abili e velocissime dita.

Riff incendiari e ipnotici, la sua Les Paul va letteralmente a fuoco mentre scorre tra i brani recenti del suo Album omonimo, con la sola “Threw Me to the Wolves” a portarci indietro al lavoro del 2020. Una esibizione carica di assoli, senza fronzoli, da cui emergono chiari gli omaggi a Jimi Hendrix (non a caso ha lavorato con il leggendario produttore Eddie Kramer) e le suggestioni che ci portano a Aerosmith, Black Country Communion, Zakk Wilde, con qualche marcata somiglianza a Gary Clark Jr.

Degne di nota nella setlist “Hard Wired” che, dopo un inizio rilassato, vede il trio composto dal bassista Louis Collins e dal batterista Ryan Rice raggiungere la sua massima potenza in 4 infiniti minuti di piacere, e la versione interminabile di “War Pigs” (cover dei Sabbath) ad evidenziare quanto affiatato sia questo trio e soprendente Nichols alla chitarra.

Sfoggia denti bianchi, un accento del Wisconsin ed una voce un po’ grezza e rauca che, pur non restando impressa, è un dignitoso complemento della sua abilità con lo strumento. Suona con amore Jared, è quel modo in cui le corde della chitarra vengono piegate e il suono viene trasmesso direttamente dalla sua anima che resta appiccicato alle orecchie dei presenti, in un concerto che vorresti non finisse mai.

Se non avete mai visto Jared James Nichols dal vivo… beh, bisogna dire che vi state perdendo un grande momento di Musica. Ed anche un abbraccio massiccio allo stand del merch, dato che questo ragazzone umile si è concesso ai fan mentre beveva una birra al termine del concerto!

Setlist:
  1. Easy Come, Easy Go
  2. Down the Drain
  3. Hard Wired
  4. Threw Me to the Wolves
  5. Skin ‘n Bone
  6. Good Time Girl
  7. War Pigs (Black Sabbath – cover)

Jared James Nichols

 

Mr. Big

Non ha deluso le previsioni il sold out di questo concerto dei Mr. Big al Live Club di Trezzo d’Adda, come sempre accade quando i tour vengono presentati come “The BIG Finish” o tour di addio.

La setlist preannunciata già nell’estate del 2023 include tutto l’album rivoluzionario del 1991, “Lean Into It“, e la hit n. 1 “To Be With You“. E quale migliore occasione per far rivivere la ragazzina che, con un Walkman preso in prestito, ascoltava fino a consumarla la cassettina su cui aveva registrato dalla radio questa ballata strappalacrime!

Una recensione pezzo per pezzo, quando si tratta di live che propongono album che hanno fatto la storia del Rock, sarebbe poco lusinghiera. Per una sera lasciamo pertanto spazio alle infinite sfumature d’insieme che solo la musica di altissimo livello che parte dal palco e arriva al cuore dei presenti può creare, quel misto di nostalgia, passione, energia, capacità unica di attingere alle profondità delle nostre emozioni, permettendoci di esprimere e provare una vasta gamma di sentimenti.

I Mr. Big hanno saputo creare uno spettacolo di intrattenimento adeguatamente grande da accompagnare la loro musica. “Addicted To That Rush”, “Take Cover” e “Price You Gotta Pay” aprono la scaletta riportandoci all’era Atlantic Records del gruppo, per poi lasciare spazio all’intero “Lean Into It”, disco di platino del 1991.

La band sale sul palco a pieno ritmo, con chitarra e basso pronti all’assalto, ed i due brani iniziali di catalogo fanno esplodere subito l’energia dei Mr. Big, che rimangono ancora una delle poche band di fine anni 80 in grado di far esaltare il pubblico passando senza sosta da una canzone Hard Rock a una canzone Pop Rock con tanto di ballate nel mezzo. Non sono però i pezzi mainstream a catturare l’ammirazione, bensì la loro capacità di essere melodici, potenti e groovy al tempo stesso. Il loro ispirarsi ai propri idoli degli anni Settanta emerge ancor di più ora che la band ha la maturità per enfatizzare l’animo classico, grooving, blues-rock di molti dei loro pezzi meno ascoltati, come “My Kinda Woman” che viene suonata live per la prima volta in assoluto, ‘vergine’ dice Eric!

Apice della serata il momento ballata, una versione quasi ‘a cappella’ di “To Be With You” che fa cantare anche uomini di mezza età! Al cuore non si comanda, e senza dubbio questo è il momento decisivo del concerto. Non importa se i detrattori dei Mr. Big storcano il naso con i brani più popolari, questo non significa necessariamente che il pezzo sia indicativo del vasto catalogo del gruppo. La parte finale della setilist inizia invece in modo più morbido con la cover di “Wild World” di Cat Stevens ma procede in crescendo grazie ad alcune cover come “Colorado Bulldog” e qualche altro brano che rappresentano certamente le influenze collettive musicali dei presenti.

Il concerto si conclude con una inaspettata inversione delle parti nella cover “Good Loving che vede Eric imbracciare il basso e Billy il microfono, ed un’altra cover energica e divertente “Baba O’Riley” degli Who che include gli assoli magistrali sia di Paul che di Billy. E sì, i Mr. Big provengono da una generazione in cui ogni spettacolo deve prevedere l’assolo di ogni singolo membro, sia esteso che nei pezzi di maggior spicco.

Nell’insieme comunque la band sembra andare armoniosamente d’accordo, inclusa l’impeccabile batteria di Nick D’Virgilio, acclamatissimo da Eric per le sue origini italiane, che sostituisce degnamente il batterista/cantante fondatore Pat Torpey morto nel 2018.

Per quanto riguarda il gruppo, non si può tacere che l’età passa – e passa per tutti, ma non per questo motivo diventa una nota peggiorativa. Eric Martin, dopo i recenti problemi alla voce che gli hanno fatto richiedere un supporto d’emergenza proprio al nostro Michele Luppi in procinto di partire per la Svezia (e vestire i panni di Joey Tempest come cantante della band di Kee Marcello!), ha offerto una grande esibizione con una voce piena di sentimento, coinvolgendo il pubblico in modo amabile. Non raggiunge più le note di un tempo, e a tratti si sente la fatica, eppure quando un musicista ha la capacità di gettare la sua anima dal palco, dando tutto se stesso per poter offrire un degno spettacolo, il cuore del fan saprà sempre ascoltarlo e perdonare qualche momento meno impeccabile.
Paul Gilbert invece è apparso come uomo divertente che sorride, canta, fa le smorfie ed i suoi fulminei assoli di chitarra sono musicalmente eclettici, proprio come i suoi lavori da solista. Anche il fragoroso assolo di basso di Billy è stato un momento carico di entusiasmo, nonostante sembrasse che il volume fosse aumentato all’improvviso e lo strumento risuonasse diretto nelle viscere.

Tutto sommato, la serata ha regalato un concerto ed una performance meravigliosa, a conferma di quanto detto da Martin: “I love playing with these guys. And if I’m being honest, I don’t want it to ever end!”.

E se questo è veramente un addio, possiamo ben dire che è stato un addio con il botto!

Setlist:
  1. Blitzkrieg Bop – Intro (Ramones)
  2. Addicted to That Rush
  3. Take Cover
  4. Price You Gotta Pay
  5. ‘Lean into It’:
  6. Daddy, Brother, Lover, Little Boy (The Electric Drill Song)
  7. Alive and Kickin’
  8. Green-Tinted Sixties Mind
  9. CDFF-Lucky This Time (Jeff Paris – cover)
  10. Voodoo Kiss
  11. Never Say Never
  12. Just Take My Heart
  13. My Kinda Woman
  14. A Little Too Loose
  15. Road to Ruin
  16. To Be With You
  17. Wild World
  18. Assolo (Chitarra)
  19. Colorado Bulldog
    Assolo (Batteria-Basso
  20. Shy Boy (Talas – cover)
  21. 30 Days in the Hole (Humble Pie – cover)
  22. Good Lovin’ (The Olympics – cover)
  23. Baba O’Riley (The Who – cover)

Mr. Big Paul Gilbert

 

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