Live Report: Overkill + Exhorder + Heathen @Campus Industry (PR) – 21/04/2023

Di Gianluca Fontanesi - 22 Aprile 2023 - 16:02
Live Report: Overkill + Exhorder + Heathen @Campus Industry (PR) – 21/04/2023

Quando vi dicono che Reggio Emilia è una città vivibile, ridete in faccia ai vostri interlocutori. Provate a girarci in macchina, provate a dirigervi verso Parma il venerdì sera e tastate con mano. Avete un appuntamento? Potreste perderlo. Un concerto? Ancora peggio. Mi avvio in maniera pacifica e con tutti i più buoni presupposti del mondo, mettendo persino su il nuovo del cantante dei Gloryhammer che pare eccessivamente tamarro ma nello stereo ha la stessa vita di una zanzara. Ingorgo totale: camion, suv (perché a Reggio le utilitarie sono quei suv maledetti), persino un Panzer IV. Navigo a vista in una provincia più intasata di Berlino e mi sale un crimine talmente alto che arriva l’ora di passare all’artiglieria pesante. Metto su City, Strapping Young Lad. In genere scoperchia le case e magicamente il traffico si dirad… Col cazzo.

Arrivo a un rotonda con un free style di madonne, mi chiama Eminem per sapere come ho fatto, durante Detox una vecchia mi guarda come se fossi Satana in persona, tira su il finestrino per proteggersi e se potesse mi metterebbe al rogo come ai vecchi tempi. C’è un semaforino tra Reggio e Parma che crea tipo cinque chilometri di fila in entrambi i sensi di marcia, e quando lo superi è come passare dal caldo liquido amniotico dell’utero al mondo reale: piangi quasi di gioia.

Arrivo al Campus non in perfetto orario, purtroppo mi perdo totalmente i Keops e un paio di pezzi degli Heathen, ma l’importante è esserci e finalmente ci sono. Va detto in ogni modo che gli orari del concerto non sono molto abbordabili, con apertura piuttosto presto che avrebbe potuto mettere in difficoltà parecchi lavoratori.

Ciancio alle bande, il Campus è gremito di gente e la serata è quella delle grandi occasioni: bar e banchetti del merch presi letteralmente d’assalto e gli Heathen che scaldano adeguatamente il pubblico con una mezz’ora di assoluto livello. Non sono un grande intenditore di uomini, ma credo proprio che Lee Altus questa sera non sia presente. La band è in buona forma, coesa e, nonostante qualche stecca a livello vocale porta a casa comunque applausi scroscianti.

Il palco per le tre band di supporto è ridotto: si usa quindi una seconda batteria e tutta la strumentazione degli Overkill verrà poi usata come artiglieria pesante solo per loro.

Esco con il mio socio qualche minuto per prendere una boccata d’aria, lui mangia io no perché mi scofano sempre un Ritter prima di ogni concerto e mi salva la vita, ormai è un rito. Compro all’immancabile banchetto (che concerto sarebbe senza il banchetto dei cd???) il disco dei Sijjin che cercavo da tempo e sul palco si presentano gli Exhorder.

Questi, signore e signori, inquilini, coinquilini e casigliani, mi hanno letteralmente arato. Band poco prolifica, solo tre album all’attivo di cui l’ultimo pubblicato 3 anni fa dopo di 27 di silenzio, ma dal vivo é un’autentica macchina da guerra. Il loro sound è un thrash piuttosto tecnico e strutturalmente non linearissimo, che ricorda parecchio gli Exodus e ha più o meno la stessa furia dirompente. Il cantante e chitarrista Kyle Thomas è in forma strepitosa e conquista il pubblico praticamente subito; divertente il mini siparietto jazz usato come escamotage per presentare la band. Il concerto spazia attraverso tutta la breve discografia e i pezzi dell’ultimo album hanno una resa dal vivo pazzesca; suonano anche il primo brano composto come band nei lontanissimi anni ’80 ed è un gran bel momento.

Il cambio di palco è abbastanza breve, il locale è caldo e gli Overkill iniziano a macellare che è un piacere. La scaletta è la stessa delle date precedenti e offre anche una manciata di brani dal recentissimo Scorched, album piuttosto ben accolto e di cui la maggior parte del pubblico conosce già le canzoni a memoria. La tenuta di palco dei cinque è di quelle d’altri tempi: interazione massima col pubblico e un trasmissione di energie reciproca che vale sempre il prezzo del biglietto. Derek Tailer è un vero e proprio circense e ne ha per tutti! Il buon Blitz è in forma smagliante e non sbaglia un colpo; se ne va a bordo palco praticamente durante ogni parte strumentale dei brani e torna sempre in maniera talmente prepotente che sembra possa cadere giù da un momento all’altro! Tutto fila in ogni caso liscio tranne un blackout totale verso la fine della setlist, dove il palco perde totalmente la luce e interrompe di fatto il concerto. Un plauso in questo caso all’organizzazione, che risolve il problema in 3 minuti d’orologio e tutto finisce in una risata, cosa non da poco.

Usciamo dal Campus felici e contenti di esserci stati, mi avvio verso casa e trovo una combo che farebbe impallidire qualsiasi professionista di Street Fighter: doppio suv + camper + corriera, roba che potrebbe costringerti ai 35 all’ora attraverso mezza Pianura Padana. Però è notte, ho appena assistito a un ottimo concerto e messo su Black Medium Current, che è talmente capolavoro che merita silenzio, rispetto e anche l’andare a passo d’uomo per poterlo ascoltare il più possibile.

Considerazioni del giorno dopo

Posso dire alla fine della fiera che i miei preferiti sono stati gli Exhorder? Non per la qualità dello spettacolo, ci mancherebbe altro, ma solo per gusto personale. Un appunto che devo fare al concerto degli Overkill sono sicuramente i suoni, per me non ottimali e leggermente impastati, soprattutto vicino al palco. Da lontano invece la situazione migliorava parecchio e me lo sono goduto di più; peccato non abbiano suonato Welcome To The Garden State, che avrei gradito parecchio, ma sono dettagli. Non penso che qualcuno possa essere uscito insoddisfatto dalla serata di ieri sera ed è anche bello vedere come il Campus stia crescendo e diventando un punto di riferimento per i concerti metal qui al nord. Bravi tutti, ci rivediamo con i Watain.

Setlist Overkill:

Scorched
Bring Me the Night
Electric Rattlesnake
Hello From the Gutter
Powersurge
Wicked Place
Coma
Horrorscope
Long Time Dyin’
The Surgeon
Mean, Green, Killing Machine
Ironbound
Elimination

Encore:
Overkill
Rotten to the Core
Fuck You
(The Subhumans cover)