Live Report: Overkill + Guest @ Live Club (MI)
Live Report Overkill- White Devil Armory Europe Tour 2014
Live di Trezzo d’Adda 4/11/2014
Questa sera sarà una serata impegnativa anche per i thrasher più incalliti. Tre gruppi si alterneranno sul palco del Live di Trezzo sull’Adda, ormai abituato ad ospitare concerti e festival di vario genere, prima della golosa ciliegina sulla torta rappresentata dagli Overkill, pronti a presentare ai fan italiani i brani del loro ultimo lavoro. Purtroppo a causa delle avverse condizioni meteo, pioggia come se non ci fosse un domani, e relativo intasamento veicolare sulla tangenziale milanese, non ci permettono di arrivare in tempo per i Darkology, band cui è affidata l’apertura dello spettacolo. Quindi si parte!
Report a cura di Luca Cardani
Band decisamente divertente quella degli svedesi Enforcer, dediti a un heavy metal di stampo anni ’80 sconfinante, a tratti, nel thrash. Il cantante e chitarrista Olof Wikstrand non si ferma un attimo e, tra corse sul palco e incitazioni costanti, travolge il pubblico con la sua grinta. Brani come “Mesmerized by Fire”, “Scream of the Savage”,”Death Rides This Night” sparati a tutto volume, ricevono il giusto tributo di applausi; che diventano ovazioni sulla cover dei Venom “Countess Bathory”, cantata dall’altro chitarrista Joseph Toll. Un miglior bilanciamento dei suoni (chitarre che a volte spariscono) avrebbe giovato di più allo spettacolo, che comunque rimane d’impatto grazie alla convinzione dei Nostri. Sicuramente non hanno inventato nulla di nuovo, ma sanno proporsi dannatamente bene, tanto che è impossibile non farsi coinvolgere. Pollice su!
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Palco completamente al buio e la musica di “Per Un Pugno Di Dollari” di Morricone, al termine della quale è tempo per la band di Tommy Victor di investire il pubblico con tonnellate di decibel. La partenza è bruciante con “For Dear Life” e “Beg To Differ”. Vengono suonate ad un volume altissimo e sotto il palco si possono intravedere i primi accenni di pogo. La sezione ritmica domina incontrastata su “Unconditional” e vede il bassista Tony Campos, perennemente serio quasi al limite dell’incazzato, incitare i fan sotto di lui per ottenere un circle pit che mai arriverà. Pur suonando una scaletta che guarda molto al passato con brani come “Cut-Rate”, ”Snap Your Fingers, Snap Your Neck” e toccando solo con due brani l’ultimo lavoro, già dal quarto pezzo la band perde nettamente la presa sul pubblico che osserva distante e quasi annoiato la, seppur buona, prestazione musicale offerta. I Prong questa sera hanno cercato di offrire il miglior spettacolo possibile, ma ben lontano da un decente grado di soddisfazione. Non ci siamo ragazzi!
Setlist:
01.For Dear Life
02.Beg To Differ
03. Unconditional
04.Eternal Heat
05.Lost And Found
06.Ruining Lives
07.Cut-Rate
08.Rude Awakening
09.Turnover
10.Carved Into Stone
11.Another Worldly Device
12.Whose Fist Is This Anyway?
13.Snap Your Fingers, Snap Your Neck
14.Power Of The Damager
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E finalmente arriva il momento da tutti tanto atteso. Luci abbaglianti e l’intro “XDM” seguita da un’esplosiva “Armorist” cantata a tutta potenza da un Bobby Blitz in forma eccellente, annunciano il massacro sonoro che colpirà il Live di Trezzo. L’energia, la voglia e l’attitudine sono le stesse di 30 anni fa, la gestualità di Bobby è qualcosa di unico e coinvolgente e quando sparisce dietro al palco durante gli assoli, cosa che avverrà per ogni brano, ci pensano D.D. Verni e la chitarra di Dave Linsk a tenere il motore su di giri. Nonostante la scaletta sia incentrata sugli ultimi tre lavori, non mancano due gioielli come “Overkill” e l’immancabile “Rotten To The Core”, estratte direttamente dal loro primo album “Feel The Fire”. Il pogo è assicurato oltre ad episodi di crowd surfing, che mandano più di una persona al di là delle transenne. Una piccola flessione si ha con “End Of The Line”, ed un assolo di chitarra che lascia, sinceramente, il tempo che trova, ma si riparte subito con “Long Time Dying” e “Under One”, dove il basso di Verni raggiunge volumi assurdi. I pezzi scorrono veloci fino a “Ironbound”, cantata da tutto il pubblico e come sempre accompagnata dai movimenti semplici, ma intensi di Ellsworth, che segna la fin della prima parte del concerto. Breve pausa prima dell’encore, poi la più tranquilla “Bitter Pill” deve cedere il passo alla devastante “Elimination”, e al messaggio universale condiviso da tutti i presenti che non lascia spazio a fraintendimenti: “Fuck You”. Tra medi alzati al cielo e cori che scandiscono il nome della band, gli Overkill salutano e se ne vanno, così come si fa tra buoni amici che condividono le stesse passioni, prima fra tutte quella per la buona musica. E questa sera questi non più giovanissimi ragazzi ci hanno regalato proprio quella!
Setlist:
01.XDM
02. Armorist
03. Overkill
04. Electric Rattlesnake
5. Wrecking Crew
06. Black Daze
07. Rotten to the Core
08. Bring Me the Night
09. End of the Line
10. Guitar Solo
11. Long Time Dyin’
12. Under One
13. Pig
14. Hello From the Gutter
15. Ironbound
Encore:
16. Bitter Pill
17. Elimination
18. Fuck You (The Subhumans cover)
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