Live Report: Pain of Salvation @Kraken, Stoccolma, Svezia 27/09/2018
PAIN OF SALVATION + VULKAN
27/09/2018 @Kraken, Stoccolma, Svezia
Live report e foto a cura di Davide Sciaky
Recentemente avevo già visto i Pain of Salvation – al Brutal Assault, poco più di un mese fa, con una scaletta ridotta e un mixaggio non all’altezza – quindi, dopo aver vissuto quello come una sorta di antipasto, aspettavo con trepidazione un concerto da headliner dove poterli sentire come si deve.
Quando un gruppo suona nel proprio Paese di origine, poi, si sente sempre la carica in più di chi gioca in casa e si sente a proprio agio magari con anche famiglia e amici nel pubblico.
Ufficialmente il tour è finito una settimana prima del concerto di Stoccolma, ma con un intervallo così breve tra i concerti cambia poco, se non che in quest’occasione la setlist è stata ancora più lunga che nelle date precedenti; in occasione di questa serata, infatti, gli svedesi hanno tirato fuori ‘Linoleum’ e ‘Beyond the Pale’, canzoni non suonate negli ultimi mesi che portano il concerto a sforare le due ore di durata.
In un Kraken già abbastanza pieno, i Vulkan si occupano di aprire le danze: in poco meno di un’ora suonano cinque o sei lunghe canzoni in cui si sentono pienamente le influenze di Porcupine Tree e Pink Floyd, ma anche una certa impronta personale.
Il pubblico in un primo momento non sembra presissimo, ma dopo qualche canzone comincia a salire l’entusiasmo e gli spettatori si fanno catturare dalla musica; applausi a tempo e grida fanno intendere che dopo qualche esitazione iniziale i presenti hanno apprezzato la band.
Arriva quindi il turno dei Pain of Salvation che salgono sul palco con un sorriso, salutano il pubblico e mentre calano le luci si lanciano in un trio di canzoni dell’ultimo album, ‘Full Throttle Tribe’, ‘Reasons’ e ‘Meaningless’; il pubblico risponde con calore da subito cantando le prime parole di ‘Reasons’a gran voce e scapocciando sulle canzoni più dure.
Tra una canzone e l’altra Daniel Gildenlöw scherza con il pubblico che ride spesso; non capendo lo svedese mi perdo alcuni passaggi, ma è comunque bello vedere un gruppo così a proprio agio con il proprio pubblico.
Prima di suonare ‘Disco Queen’ il frontman si siede su una sedia in fondo al palco e comincia a parlare di una serie di vinili appoggiati vicino ad un giradischi; arrivato all’ultimo disco chiede a Daniel Karlsson, il tastierista, di reggergli il microfono vicino in modo da far sentire a tutti i suoni mentre sfila il vinile dalla custodia, apre il giradischi, posa il disco e lo fa partire – mentre ogni passaggio è accolto da un coro di grida di apprezzamento dal pubblico.
Dopo la simpatica gag Johan Hallgren torna sul palco indossando una giacca di paillettes in un’esplosione di luci colorate mentre la band inizia a suonare ‘Disco Queen’; sul palco i musicisti sono sempre tutti sorrisi davanti ad un pubblico che risponde con un grande entusiasmo, chiaramente felici di essere accolti così tornando a casa dopo un lungo tour in tutta Europa.
Il concerto prosegue con tante canzoni che spaziano su tutta la ventennale discografia della band, ‘Kingdom of Loss’, ‘Handful of Nothing’, ‘Failing’, fino ad arrivare alla lunga cavalcata di ‘On a Tuesday’ che dopo i suoi dieci minuti accompagna l’uscita della band mentre l’ultima nota rimane in sospeso nell’aria.
A questo punto un membro della crew sale sul palco, ancora al buio, e comincia a portarsi via gli strumenti rimasti; sulla setlist dei musicisti stessa avevo notato la voce in fondo “Encore (?)”, ma le urla e applausi del pubblico trasformano rapidamente il punto di domanda in un punto esclamativo.
I cinque, quindi, tornano sul palco per suonare ‘Used’ e la struggente ‘The Passing Light of Day’ ed infine ritirarsi con un sorrisone stampato in faccia in mezzo allo scrosciante applauso del pubblico.
Giocare in casa magari aiuta, fatto sta che i Pain of Salvation stasera escono da campioni.
Setlist:
- Full Throttle Tribe
- Reasons
- Meaningless
- Linoleum
- Disco Queen
- Kingdom of Loss
- Handful of Nothing
- Pilgrim
- Inside Out
- Beyond the Pale
- Falling
- The Perfect Element
- On a Tuesday
Encore:
- Used
- The Passing Light of Day
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