Prog Rock

Live Report: PFM – Premiata Forneria Marconi canta De André Anniversary@Auditorium Parco della Musica, Roma – 30/12/2024

Di Francesco Maraglino - 6 Gennaio 2025 - 8:00
Live Report: PFM – Premiata Forneria Marconi canta De André Anniversary@Auditorium Parco della Musica, Roma – 30/12/2024

 

In gioventù, il vostro recensore non perdeva neanche un concerto della sempiterna band di progressive rock italiana PFM, autentico culto e mito di chi amava la musica di qualità in quegli anni: dai concerti della sua più verde età nella terra pugliese di Taranto, presso luoghi mitici per i ragazzi locali dell’epoca come il Teatro Alfieri o il Circolo Italsider, mete joniche dei gruppi del prog tricolore e dei cantautori, fino a quelli della sua più matura vita romana dove ha avuto l’opportunità, negli anni, di vedere la Premiata Forneria Marconi esibirsi in posti come il Teatro Olimpico o il Tendastrisce.

Per vari motivi, il vostro cronista mancava da tanto ad un concerto della band, e, dunque, non poteva perdersi l’occasione di questa esibizione dell’autentico tempio capitolino della musica, l’Auditorium Parco della Musica. Un’esibizione che era dedicata – ancora una volta – a Fabrizio De André, per celebrare la leggendaria tournée del cantautore col gruppo rock. Dall’ultima volta i cui chi vi scrive ha visto la PFM dal vivo (in un festival prog con Ian Anderson come ospite), tante cose sono cambiate. Andato via da tempo il grande  Francone Mussida, le redini della formazione sono da tempo saldamente nelle mani del cantante/batterista Franz Di Cioccio e del bassista Patrick “Vai, Zivas” Djivas. Ma con loro sono pressoché sempre presenti anche lo storico violinista e polistrumentista Lucio “violino” Fabbri e, in qualità di guest-star, il glorioso tastierista fondatore Flavio Premoli. Completano la line-up gli eccellenti Alessandro Scaglione alle tastiere, Eugenio Mori alla batteria e Giacomo Castellano alla chitarra.
Insieme a loro, nel concerto romano, presenti anche Luca Zabbini (chitarra, tastiere e voce, dai Barock Project) e Michele Ascolese, chitarra classica e acustica per tanti anni proprio al fianco di Faber.

L’esibizione inizia poco dopo le 21,30, e ad accogliere i musicisti c’è un palco assai spoglio. Sono preannunciati, infatti, problemi tecnici che non hanno consentito l’utilizzo di tutta l’attrezzatura, e l’inizio è appena un po’ meno spumeggiante di quanto ci si possa aspettare, con versioni peraltro impeccabili di  Bocca di Rosa e La Guerra di Piero.

Ma con Andrea e, soprattutto, Un Giudice, si alza la temperatura ed il ritmo dello show, e a parlare è la musica raffinata, fantasiosa, immaginifica e calda a cui la PFM ci ha sempre abituato, al servizio delle canzoni meravigliose di un autentico poeta.

Arrivano, intense, Rimini ed una splendida Giugno 73, con un grande  Franz alle percussioni a tastiera; segue poi, un lungo momento dedicato a “La Buona Novella”, della quale la PFM aveva fatto un remake su disco nel 2010.

E’ un momento articolato, lungo e di grande raffinatezza, tra Universo e Terra (Preludio), L’Infanzia di Maria, Il Sogno di Maria e, infine,  le  Maria Nella Bottega del Falegname e Il Testamento di Tito già presenti anche nei dischi del tour con Faber.

Il più tipico sound della PFM, mix di tanti suoni da tante culture, esplode nelle entusiasmanti Zirichiltaggia e Volta La Carta, commuove in una versione con la voce registrata di Fabrizio de La Canzone di Marinella, si fa lancinante nella sempre emozionante Amico Fragile – con grandi assoli di Giacomo Castellano – e, infine, trascina la platea grazie alla rendition della immortale ed iconica Il Pescatore.

Richiamata a gran voce per il bis, la Premiata fa il proprio unico tuffo nel proprio repertorio originale con la popolare Celebration (E’ Festa) e, dopo un brevissimo assolo di  batteria, con  la parte strumentale della meravigliosa Impressioni di Settembre, nel tripudio generale.

Il vostro recensore, in definitiva, è uscito dal concerto con la convinzione che occorra  che riprenda le vecchie abitudini di gioventù, e vada a vedere la PFM ogni volta che passa dalle sue parti.

Francesco Maraglino