Live Report: Possessed a Romagnano Sesia (NO)

Di Daniele D'Adamo - 3 Maggio 2013 - 15:41
Live Report: Possessed a Romagnano Sesia (NO)

POSSESSED + MALIGNANT TUMOR + GRIND ZERO + VEHEMENT

30/04/2013 @ Rock’n’Roll Arena, Romagnano Sesia (NO)

 

 

Trent’anni e non sentirli. Questo, in sintesi, potrebbe essere il resoconto della performance dei Possessed martedì trenta aprile a Romagnano Sesia. Trent’anni da quel “Seven Churches” che coniò il termine ‘death metal’ dando avvio a un intero genere.
 

 

I californiani non si sono risparmiati, in sede live. Hanno sfoggiato un’aggressività e una freschezza invidiabili da molte band. Jeff Becerra, unico membro della line-up originale, pur se obbligato su una sedia a rotelle, non ha lesinato potenza e coinvolgimento. I Possessed, supportati da un gran pienone di appassionati accorsi esclusivamente per loro, hanno proposto il loro intero repertorio andando a ripescare anche qualche brano dal primo demo. Romagnano Sesia è stata l’occasione per presentare anche una nuova canzone che andrà sulla track-list del prossimo album. Nessuna sbavatura nella performance dei Nostri. Impeccabilità di esecuzione, un muro di suono impenetrabile e precisione hanno tenuto banco per tutta l’ora e un quarto in cui hanno suonato. Se si vuole trovare un neo, si deve attribuire all’acustica del Rock’n’Roll Arena che, in diversi momenti, ha trasformato la furia assassina dei Possessed in puro caos sonoro con un indistinguibile marasma musicale. A parte questo Jeff Becerra, Tony Campos, Emilio Marquez, Daniel Gonzalez e Kelly McLauchlin hanno ‘allietato’ l’uditorio, piuttosto eterogeneo per fasce di età e sesso, che non si è fermato un solo attimo pogo e stage-diving, con gli storici riff assassini e taglienti.

A preparare e scaldare l’audience prima dei californiani, ci hanno pensato i cecoslovacchi Malignant Tumor. Provenienti dal grindcore, attivi fin dal 1991, i cechi, dopo aver cambiato diverse line-up e genere, hanno proposto al pubblico un punk’n’roll senza fronzoli. Diretti, essenziali ma, soprattutto, divertenti. Il pubblico ha molto apprezzato la performance gratificando la band con cori e applausi continui. Un’accoglienza che neppure la stessa band si aspettava. I Malignant Tumor sono stati la vera rivelazione della serata, dando quasi per scontata l’ottima performance degli headliner.

Prima dei ciechi è stata la volta dei Grind Zero. Band italiana fautrice di un death di buona fattura, hanno proposto brani dal loro primo full-length. Purtroppo poche orecchie hanno assistito al loro concerto. Stilisticamente validi seppur con buon margine di crescita.
 
Hanno aperto ufficialmente le danze alle ventuno circa i Vehement, formazione metalcore ancora nostrana. Una gig di circa mezz’ora in cui i Nostri hanno profuso sul pubblico una buona energia. Unica pecca, la prolissità dei brani troppo granitici e ripetitivi.

Report e foto a cura di Carmine Rubicco