Industrial

Live Report: Sick N’ Beautiful + Hand of Juno @Traffic, Roma – 22.02.25

Di Alessandro Rinaldi - 27 Febbraio 2025 - 14:57
Live Report: Sick N’ Beautiful + Hand of Juno @Traffic, Roma – 22.02.25

Per un amante della musica, non c’è cosa migliore di iniziare il weekend assecondando la più grande passione che gli appartiene: la musica. Ed in effetti, era passato troppo tempo dal mio ultimo concerto.

Roma è la città più grande d’Italia, la Capitale dell’ozio e del vizio,  delle mille tentazioni ed intrighi. Ma quando si tratta di musica estrema, i suoi muscoli si sgonfiano immediatamente, mostrando un fisico flaccido e maltrattato, e diventa quasi una città di provincia. L’ultimo baluardo per i metallari più estremi, resta il Traffic, che da anni porta al popolo romano tantissima musica, con un’offerta molto varia ed eterogenea, ma soprattutto di qualità: sito in via Prenestina, a due passi da casa, è un locale vecchio stile, che trasuda passione e distorsione. E’ il Foro Romano del Metal e principale punto di ritrovo per chi ama la nostra musica. E questa sera, ho scelto qualcosa di diverso rispetto a quello che sono abituato ad ascoltare.

Poco dopo le 22, con il consueto ritardo che alimenta l’attesa, si esibiscono le Hand of Juno nate nel 2021 dalle ceneri delle Killing Baudelaire e che da poco ha fatto uscire il suo primo album, Psychotic Banana. Con una nuova line up: Francesca Mancini alla chitarra, Marco Valerio al basso, Melissa Bruschi alla voce ed Elisa Montin alla batteria. Ed è proprio la posizione della batteria che cattura immediatamente la mia attenzione, posizionata non alle spalle della frontwoman ma alla sua sinistra: un modo per dare spazio e visibilità ad una delle eccellenze di questa giovane band, perché non molti sanno che Elisa è stata incoronata come la miglior batterista del mondo durante il concorso Hit Like a Girl 2017 tenutosi negli States. Bastano poche note per capire il talento della giovane veneta, che con Marco Valerio, formano una ritmica molto valida e decisamente scenografica, su cui si destreggia la chitarra di Francesca, con una personalità apparentemente più introversa, ma non meno efficace di quella dei suoi compagni. E poi c’è Melissa Braschi una straordinaria cantante dalle spiccate doti vocali, che riesce a passare con grande disinvoltura da un clean melodico ad un growl in grado di strapparti il cuore dal petto.  Le Hand of Juno sono decisamente promettenti, di cui sentiremo ancora parlare.

Ed arriva il momento degli headliner, che non hanno bisogno di presentazioni. I Sick N’ Beautiful sono una band con una considerevole gavetta alle spalle: hanno partecipato a Wacken nel 2022 (non sono molte le realtà italiane che possono vantare questo tipo di esperienza), e hanno fatto un tour di supporto ai Cradle of Filth e, notizia fresca di giornata, anche quello dei Lordi di quest’anno. Come loro stessi amano raccontare, i Sick N’ Beautiful sono la nave di Satana nello spazio, ed è composta da freaks provenienti da diverse parti dell’Universo: Herma alla voce, Big Daddy Ray al basso, Evey alla batteria e Nemes e L0r1 alle chitarre. Ed effettivamente, il loro stile, potrebbe ricordare una versione metal di “Guida galattica per gli autostoppisti” di Douglas Adams, in cui ognuno dei musicisti rappresenta un extraterrestre, con le rielaborazioni del caso. E con tanti effetti speciali. Già, perché la musica dei Sick N’ Beautiful è un interessante quanto sapiente mix di generi, in cui ascolterete dell’ottima musica, con riff pesanti ma controbilanciati da elementi industrial che strizzano l’occhio alla melodia: una proposta musicale seria, convincente, moderna e molto fresca. E i ragazzi non sbagliano un colpo: Evey martella con grazia e costruisce con Big Daddy Ray e Nemes una solida ritmica su cui graffia il virtuoso solista L0r1. E poi c’è lei, Herma, una frontwoman dalle notevoli capacità di intrattenimento, che dà quel tocco di teatralità che non guasta mai, trasformando un semplice concerto in un’esperienza. Già, perché l’aspetto visivo, è uno dei loro punti di forza e non si limita esclusivamente al look o al concept: potreste trovare Herma  con un frullino in mano a levigare una chitarra, oppure con un lanciafiamme, o emettere raggi dalle dita, dando vita a fantascientifici effetti luce.  Ma è stata anche l’occasione per ascoltare, una gustosa quanto efficace anticipazione di alcune canzoni di Horror Vacui, il nuovo lavoro che vedrà la luce il 18 aprile. Non li avevo mai visti dal vivo – il vero banco di prova per un gruppo –  e l’impressione che avevo avuto guardando i loro video live, è stata confermata: i Sick N’ Beautiful sono una realtà affermata, con grande personalità, e sono riusciti a crearsi un proprio spazio nel panorama musicale con una proposta originale e convincente.

Un’osservazione. In tempi in cui il dibattito sull’ autotune è più vivo che mai, in questa serata ho avuto la fortuna di ascoltare due grandissime front woman, dalle grandissime capacità vocali e d’interazione con il pubblico. Nell’underground italiano c’è tanto materiale da valorizzare, eppure, spesso, queste band fanno fatica ad imporsi proprio perché non hanno alle spalle delle realtà pronte a dar loro la fiducia che meritano. Allo stesso tempo il pubblico italiano, talvolta troppo esterofilo e scettico quando si tratta di prodotti nostrani, spesso preferisce “puntare sul sicuro” piuttosto che andare a vedere qualche realtà meno conosciuta – in contrapposizione dell’ésprit del metal.

Sono uscito dal Traffic ampiamente soddisfatto.

Un’ultima nota di colore, come nelle migliori storie. Durante l’esibizione dei Sick N’ Beautiful, sono stato investito da un raggio di luce che ha trasportato, sulla mia spalla, questa piccola reliquia, pardon, meteorite.