Live Report: The Big 4 – segui l’evento in diretta
IL BIG 4 IN DIRETTA SU TRUEMETAL.IT
6 luglio 2011 – Milano, Arena Fiera di Rho
Ore 13.30: si apriranno le porte e la massa eccitata dallo scottante sole di questo 6 luglio si riverserà sulla desertica distesa di cemento che dà al palco su cui, dal primo pomeriggio, s’esibiranno i grandi della storia del thrash metal, i cosiddetti The Big 4. Certo, taglienti come sempre, umilmente, ci permettiamo di affermare, per l’ennesima volta, che la mancanza degli Exodus pesa. Ma si sa, qui non esiste riconoscenza, così come nei lontani anni ottanta un giornalista identificò solo in Metallica, Slayer, Megadeth e Anthrax, l’origine e la fonte di stilemi che ha reso immortale questa attitudine artistica. È pure vero che il destino, spesso, non perdona e riconosce, in modo o nell’altro, i meriti. Ecco quindi che alla chitarra degli Slayer presenzierà ancora una volta Gary Holt, storico axeman dei già citati Exodus. Infatti, Jeff Hannemann non ha ancora recuperato dal “fatale” morso del ragno che continua a indebolirne il braccio. Così come sarà Andreas Kisser dei Sepultura a sostituire Scott Ian, da poco in paternità. Con tali rimaneggiamenti a livello di formazione si potrebbe quasi parlare di un festival “mutilato”, ma a conti fatti lo spettro sonoro viene allargato notevolmente dalle influenze di due musicisti eclettici e fondamentali come Holt e Kisser. Aggiornamenti costanti relativi alle gallerie fotografiche direttamente sulla nostra pagina di FACEBOOK!
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Ore 13:00: in anteprima vi mostriamo come si presenta la distesa di asfalto rovente dell’Arena Fiere di Rho, ribattezzata dai presenti “Death Valley” a causa del calore e dell’umidità percepiti. In questo momento la location è ancora deserta in quanto i cancelli non sono stati aperti ed il pubblico non ha ancora fatto il suo ingresso…
Ore 13:20: …ecco il palco degli Anthrax, subito dopo la conclusione del sound-check…
Ore 13:30: …ecco i ragazzi che si lanciano al recupero dell’ambito braccialetto che dà accesso alla “vasca”, quella riservata ai primi arrivati, quelli che si godranno i Big 4 da vicino!
13:58: …e per ultima, lo staff di TrueMetal.it pronto al lavoro!!!
[da sinistra: Andrea Rodella, Francesco Sorricaro, Daniele ‘Troll’ Peluso’, Nicola Furlan, Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli]
15:15: l’afflusso della gente è in continua crescita… occhi incollati allo stage, braccia ancorate alle transenne: ancora 45 minuti per il primo, devastante, impatto mosh della giornata… aspettiamo gli Anthrax!!!
PS- Ci scusiamo fin da ora con voi per eventuali ritardi o mancanze d’informazione, ma ci sono problemi con la fornitura di energia elettrica agli stand della location.
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ANTHRAX
[Live Report a cura di Nicola Furlan]
[Photo a cura di Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli]
Tocca alla storica band newyorkese capitanata dal talentuoso hardcorer Scott Ian (presente solo su parte dei brani…) aprire lo storico evento thrash, The Big 4. L’esemble sale on-stage con formazione inedita: alla chitarra, a sostituzione temporanea del sopranominato mainman, presenzia Andreas Kisser, storico chitarrista dei brasiliani Sepultura. Scott Ian si sta infatti godendo un po’ di pace familiare dopo la nascita del primo figlio, così come annunciato dallo stesso poco tempo fa: “Le mie priorità sono mia moglie e la nascita del nostro primo figlio”. Oltre a questo, a completare il tutto, ecco la storica triade Bello/Benante/Belladonna, supportata da Rob Caggiano, ormai a contatto con la band da oltre un decennio… e non ultima la sorpresona, in deroga al neo ruolo di babbo, ecco Ian salire sul palco per spaccare alla grande!
Favolosa la setlist proposta. Una scaletta ricca di classici, cover comprese (Antisocial e Got the Time), pescati un po’ da tutto il repertorio con la chicca di Fight ‘Em Till You Can’t, canzone d’apertura del prossimo annunciato nuovo full-length “Worship Music”. Passano poi in rassegna le varie Caught in a Mosh, Indians, Only, Medusa e le immancabili hit di fine show, Metal Thrashing Mad e I Am The Law.
Chi s’aspettava una band in in grade forma non è rimasto deluso. Benante su tutti, instancabile macchina schiacciasassi quanto a dinamica, gli Anthrax sembrano davvero rivivere una seconda giovinezza, un po’ come tanti gruppi dediti al thrash metal. Qualche piccola sbavatura sugli acuti di Belladonna è perdonabile, sopratutto considerata la ‘veneranda’ età del cantante. Anche i suoni sono stati ben settati. Il controllo dei volumi ha permesso di enfatizzare i momenti più groove, dando vita al caratteristico mosh sound che da sempre identifica il loro aspetto compositivo. Sinceramente, non poteva esserci inizio migliore.
[Il Photo Report completo a cura di Daniele ‘Troll’ Peluso sarà disponibile domani, 7 luglio, in home page!!!]
Setlist:
Caught in a Mosh
Madhouse
Antisocial
Got The Time
Indians
Fight ‘Em Till You Can’t
Medusa
Only
Metal Thrashing Mad
I Am The Law
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MEGADETH
[Live Report a cura di Andrea Rodella]
[Photo a cura di Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli]
La seconda band a calcare il palco dell’Arena Fiere di Rho è quella che risponde al nome di Megadeth. Reduci dalla prima trionfale parte del tour estivo dei Big 4 e, ancora prima, da quella celebrativa per i 20 anni dall’uscita di Rust In Peace, i Nostri si presentano con la formazione che da un po’ di anni a questa parte li caratterizza. Ovviamente il rosso Dave Mustaine è sugli scudi e, da buon egocentrico, catalizza subito l’attenzione su di sè. Se da una parte la scaletta sembra essere abbastanza ben equilibrata tra pezzi d’annata e brani nuovi, in realtà la performance soprattutto vocale lascia un po’ a desiderare. Fuori forma, MegaDave non riesce a colpire più di tanto con la sua altalentante voce nasale. D’altra parte i musicisti che lo circondano sono decisamente una garanzia di qualità: Shawn Drover è migliorato parecchio dai suoi primi concerti con i Megadeth ed Dave “Junior” Ellefson incanta ancora con il suo basso pulsante.
In ultimo, ma non certo d’importanza, Chris Broderick si può considerare l’unico vero erede di un certo Marty Friedman. Symphony Of Destruction, la nuova Public Enemy N°1, Peace Sells e Holy Wars… costituiscono il poker calato in chiusura di uno show non memorabile, ma comunque sufficiente.
Rivedere i Megadeth in un contesto più consono giova sicuramente alla loro reputazione, ma sacrificati ad un’ora dalle 18 alle 19, oltre a provocare problemi all’ego di Mustaine, non permette di godere appieno della loro performance. Rimandati al prossimo tour.
[Il Photo Report completo a cura di Alberto ‘Hellbound’ Fittarelli sarà disponibile domani, 7 luglio, in home page!!!]
Setlist:
Trust
In My Darkest Hour
Wake Up Dead
Hangar 18
Head Crusher
Poison Was the Cure
1,320′
Sweating Bullets
Public Enemy No. 1
A Tout Le Monde
Symphony of Destruction
She-Wolf
Peace Sells
Holy Wars… The Punishment Due
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SLAYER
[Live Report a cura di Francesco Sorricaro]
[Photo a cura di Daniele ‘Troll’ Peluso]
Alle ore 19.45 hanno suonato gli Slayer. Il report, per quanto mi riguarda, potrebbe benissimo chiudersi qui; perchè a quell’ora, sul palco del Big 4 sono saliti dei veri e propri re guidati da uno che lo è anche di nome e che incarna da solo tutto quello che l’immaginario attorno a questo gruppo leggendario scatena da anni in migliaia di fan.
Quello dei micidiali thrasher californiani è uno show inattaccabile, certamente uno dei loro migliori in Italia, che non ha temuto neanche i suoni scadenti che ne hanno penalizzato appena l’inizio.
Gary Holt è ancora chiamato a sostituire Hanneman, e ancora una volta, il chitarrista degli Exodus, ha dimostrato non solo di non temere il ruolo, ma anzi di spassarsela godendo come un cinghiale ad affiancare i suoi compagni occasionali scorrazzando in lungo e in largo con la sua chitarra bianca sporca di sangue e sfoderando una prova maiuscola come da par suo.
La scaletta proposta da Araya e soci non si è distata molto da quelle del recente tour europeo ed ha sfoderato le solite colate laviche di thrash tagliente e trasudante male puro, con sugli scudi delle splendide versioni di War Ensenble, Chemical Warfare, Dittohead e, naturalmente, Raining Blood. Il frontman cileno è davvero in stato di grazia, sia vocalmente, raggiungendo picchi che forse non ricordava neanche più di poter raggiungere, ma soprattutto a livello di stato d’animo; probabilmente la tanto sofferta operazione, togliendo di mezzo quei dolori lancinanti, gli ha permesso finalmente di tornare a divertirsi semplicemente sul palco, e di sfoderare liberamente i suoi sorrisi compiaciuti e così goduriosi per i fan.
Fino a questo momento il migliore show della giornata, senza alcun dubbio, che qualitativamente e per intensità sarà difficile superare anche per gli stessi Metallica, che pure suoneranno molto di più….
[Il Photo Report completo a cura di Daniele ‘Troll’ Peluso sarà disponibile domani, 7 luglio, in home page!!!]
Setlist:
World Painted Blood
War Ensemble
Postmortem
Temptation
Stain of Mind
Disciple
Dead Skin Mask
Hate Worldwide
Mandatory Suicide
Chemical Warfare
Dittohead
Seasons in the Abyss
Snuff
South of Heaven
Raining Blood
Black Magic
Angel of Death
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…a domani per i Metallica!!!