Live Report: Tribulation + Livgone @ Legend Club (MI) – 27/02/2025

Live Report: Tribulation + Livgone @ Legend Club (MI) – 27/02/2025
a cura di Martina L’Insalata
Giovedì 27 febbraio, in occasione del tour europeo in supporto alla loro ultima uscita Sub Rosa in Æternum, si sono esibiti al Legend Club di Milano i Tribulation, band black metal svedese.
Prima di loro, a supporto, i Livgone, band francese pronta a settare il mood della serata con il proprio doom atmosferico del primo disco, Almost There, uscito lo scorso anno.
Dopo il cambio set ecco una lunga musica da requiem a introdurre la serata, rendendo la scenografia sul palco composta da vetrate ad argo gotico, teschi e luci soffuse, ancor più suggestiva.
“Good evening, we are Tribulation”. Gli svedesi salgono sul palco con The Unrelenting Choir, seguita da Tainted Skies che cattura l’attenzione del pubblico più sottopalco. “Stasera suoniamo una scaletta più lunga del solito”: così fanno un tuffo nel passato con Nightbound e The Lament, dal disco Down Below del 2018, ma anche con Suspiria – canzone dal lungo intermezzo strumentale, Randa e Ultra Silvam, dal disco The Formulas of Death datato 2013.
L’impressione che si ha però è che, sebbene la setlist sembri piuttosto ben bilanciata tra vecchi e nuovi pezzi, manchi qualcosa affinché la band riesca davvero a tirare fuori tutto il suo potenziale: che sia un Legend meno numeroso di quanto ci si aspetti o un palco che sembra stare troppo stretto? Non sembra esserci una risposta precisa. È piacevole, ma potrebbe andar meglio.
Per fortuna la canzone successiva in scaletta è Melancholia, dall’album The Children of the Night, e quella dopo ancora è In Remembrance, da Where the Gloom Becomes Sound: il pubblico sembra essere più preso e rispondere positivamente. “Se avete ascoltato l’ultimo disco, allora unitevi a noi su Hungry Waters”, afferma Johannes Andersson, voce del gruppo.
Anche qui, il pubblico è ricettivo e tra chi è più vicino al palco traspare entusiasmo per quella che, a conti fatti, risulta essere la canzone più melodica suonata finora. Su Saturn Coming Down c’è più movimento, come anche sul riff di Murder in Red, tra le poche canzoni proposte dov’è possibile ascoltare la voce pulita e baritonale tipica dei generi che ruotano attorno all’estetica goth, un po’ Sisters of Mercy e un po’ 69 Eyes per intenderci, giusto per fare un paragone con qualche loro vicino di casa.
Siamo agli sgoccioli: ancora una volta un salto indietro nel tempo con Lacrimosa, pezzo dall’outro strumentale finale scandito dalle note di un piano che accompagna la band giù dal palco. Come sempre, è solo il momento prima dell’encore, affidato a Strange Gateways Beckon.
Il finale è suggestivo ma forse un po’ poco soddisfacente, come una di quelle serate in cui ti diverti ma poi torni a casa e realizzi che forse di davvero epico poteva esserci qualcosa in più.
Ad ogni modo, senza alcun dubbio, si confermano unici nel loro mix di generi: estremi, oscuri, vampiri.