Live Report: Vanexa allo Zone Festival di Tavagnasco (TO)
ZONE FESTIVAL – Tavagnasco, 3 ottobre 2009
Arriviamo a Tavagnasco in largo anticipo rispetto all’inizio del festival, siamo ai piedi delle Alpi, a pochi chilometri dalla Val D’Aosta e di fronte a noi si presenta una gigantesca tensostruttura come teatro della manifestazione; struttura che nonostante la mite giornata si trasformerà con il passare delle ore in un’autentica ghiacciaia! Acustica del posto pessima ma palco e impianto ottimi. Da notare anche una folta presenza delle forze dell’ordine, con svariati mezzi e circa una trentina di effettivi per tenere a bada una “folla” che nel momento clou della serata arriverà a duecento persone scarse, mah…
Soliti convenevoli e scambi d’opinione con vecchie conoscenze, poi incominciano ad aggirarsi tra i fan i Vanexa con tanto di banchetto che esponeva alcune memorabilia anni ’80 – tra cui l’artwork originale di Back From The Ruins -, e dopo poco, un disponibilissimo e scherzosissimo Dennis Stratton (da citare il suo avvicinarsi di soppiatto alle spalle di alcuni fan intenti a spulciar e tra le bancarelle dei cd, autografandogli il Jacket!).
Intorno alle 19 inizia il concerto vero e proprio di fronte ad uno sparuto gruppo di persone con i FUZZ ORCHESTRA, trio milanese dedito a un Noise Rock con pezzi estratti dai loro due dischi e che francamente ha lasciato un po’ perplessi i presenti, evidentemente più avvezzi a sonorità Metal. Seguono poi gli ELETTROCIRCO (band nata dall’unione di musicisti provenienti da Ivrea e Val d’Aosta), con l’omonimo album d’esordio di recente pubblicazione che viene proposto per intero: una sorta di ibrido, tra influenze Hard Rock, Prog settantiano e psichedelia a farla da padrone.
Con i BRAIN DEAD è finalmente l’ora dell’HEAVY METAL: la band eporediese gioca praticamente in casa e sulle note del loro Thrash d’assalto si incomincia a vedere davvero un
po’ di headbanging. Attivi ormai da anni – il loro primo demo risale al 2001 -, sono una band ben rodata dal vivo (hanno anche partecipato al GOM 2008 vincendo il concorso indetto dall’organizzazione, oltre ad aver suonato di spalla a Whiplash ed Artillery) e scaricano sul pubblico la loro potenza con i pezzi tratti dal loro cd d’esordio In The Deep of Vortex.
E si arriva finalmente al piatto forte della serata: i Vanexa. Tornati in pista dopo anni d’oblio avranno come ospite su alcuni pezzi l’ex Maiden Dennis Stratton. Aprono con l’accoppiata In The Shadow Of The Cross/Midnight Wolwes e subito si vede che la classe non è acqua (tra l’altro l’intero concerto è stato registrato in audio e video, per un futuro live), con un polemico Tiranti che ringrazia i presenti e manda a quel paese i pantofolai di turno (e che poi sono sempre i primi a lamentarsi!). Segue una tellurica versione di One Thousand Nights e su Against The Sun ecco salire sul palco Stratton: da lì in poi sarà un triple guitar attack, con I Wanna See Fires, Hanged Man, le acclamatissime Phantom Of The Opera e Metal City Rockers (una doppietta da infarto!), una commovente Remember Tomorrow (cantata, e pure bene, dal solo Stratton!).
Piccola pausa e su A Night Rain on The Ruins entra Irene Fornaciari (scherzosamente ribattezzata Iron Fornaciari…) che eseguirà tre pezzi (le cover di Superstition di Stevie wonder, Piece of my Heart di Janis Joplin la propria Spiove il Sole), dove si materializza il fantasma di Stevie Ray Vaughan visto gli arrangiamenti eseguiti. Davvero una chicca per intenditori! Siamo agli sgoccioli e, come da copione, piazzata praticamente alla fine (visto anche il titolo) ecco It’s Over e per chiudere l’anthemica Rainbow in the Night (con Stratton di nuovo on stage) cantata in coro da tutti i presenti a suggello di un ottimo show. Come al solito gli assenti hanno sempre torto!!!
Marco “Mark One” Gulino.
Set List Vanexa:
1)In the shadow of the cross
2)Midnight Wolves
3)One thousands Nights
4)Against the sun(Stratton)
5)I wanna see fires(Stratton)
6)Hanged Man(Stratton)
7)Phantom of the Opera(Stratton)
8)Metal City Rockers(Stratton)
9)Remeber Tomorrow(Stratton)
10)A Night rain On the Ruins(Irene Fornaciari)
11)Superstition(Irene Fornaciari
12)Spiove il Sole(Irene Fonaciari)
13)Piece of My Heart(Irene Fornaciari)
14)It’s Over
15)Rainbow in the Night(Stratton+Fornaciari)
Si ringrazia di cuore Marco “Mark One” Gulino per aver fornito il Report dell’evento.
Foto gentilmente messe a disposizione da Sergio Pagnacco.